La danza senza tempo di Andrés Iniesta
(fonte immagine) Provare a prendere Andrés Iniesta, il meno leggibile tra i calciatori degli ultimi quindici venti anni, è stata un’impresa complicata per i migliori interditori da lui incrociati sui campi da calcio; intercettare un visionario può essere impossibile. Ci è riuscito Gianni Montieri, poeta, scrittore, giornalista culturale che i lettori di minima&moralia conoscono molto […]
L’etica di Cristiano (e lo spirito del capitalismo)
Tre prove Cristiano Ronaldo è tre immagini identiche estratte da una serie senza fine. Tre prove. Nel 2014 la finale di Champions League è un derby. Cristiano Ronaldo gioca una partita inguardabile. Il Real sta perdendo contro l’Atletico Madrid (allora erano nove Coppe dei Campioni a zero – un’egemonia cittadina inscalfibile se non quella sera) […]
Sorveglianza e sortilegio. Italia-Francia: alla fine della notte
le illustrazioni nel testo sono di Piero Nudo (@ignudo_ su instagram) “Intanto c’è un giocatore dell’Italia a terra dalla parte opposta. Trezeguet non ha fatto un bel gesto. Gli italiani sono dal guardalinee. Trezeguet ha detto ‘continua, continua’. ‘C’è stata una gomitata’, dice Buffon. Elizondo non ha visto, sta cercando di capire” Fabio Caressa “E […]
Memorie di Italia ’90
di Raffaele Nencini
Trent’anni fa, dall’8 giugno all’8 luglio 1990, il nostro paese ospitava il campionato mondiale di calcio. Le attenzioni dell’opinione pubblica globale convergevano: lo sport in assoluto più popolare, atleti, spettatori e commentatori da tutti i continenti, l’Italia paese ospitante, la sua nazionale valida pretendente al titolo. Chi è vecchio abbastanza per ricordare quell’estate rammenterà sicuramente l’euforia del momento. Chi non lo è, e ha vissuto la manifestazione solo nella dimensione sociale della memoria, sa comunque molto bene di cosa parliamo.
Cosa non funziona in “The English Game”
di Luca Todarello
Nel 1905 Alexander Bassano, fotografo dell’alta società inglese del XIX secolo (suo è anche lo scatto utilizzato da Alfred Leete per Lord Kitchener Wants You, manifesto britannico per il reclutamento di anime per la Grande guerra), immortala in uno scatto Lord Arthur Fitzgerald Kinnaird, ultimo discendente di una ricca famiglia di banchieri anglosassoni.
Si tratta probabilmente di uno dei primi lavori che un artista dedica alla celebrazione di un calciatore: Lord Kinnaird è stato infatti una stella del calcio dei pionieri e sarà anche presidente della FA, la Football Association inglese, per ben trentatré anni.
Cosa ricordiamo di Roberto Baggio
Cos’è stato, dunque, Roberto Baggio? Cosa continua a essere, a sedici anni dalla sua ultima partita, ventisei dopo il rigore nella finale di Pasadena contro il Brasile, trenta dalle notti magiche dell’Olimpico, quando sedusse una nazione intera dopo averlo fatto con Firenze?
Giacché Robi, Roberto, il Divin Codino, Baggio, è stato il calciatore più popolare della sua generazione, come minimo, ognuno avrà una risposta, la sua; e se molte sono destinate a coincidere, la diffrazione della memoria baggesca è già di per sé un elemento prezioso.
Il calcio moderno secondo Paolo Condò. Cinquanta ritratti per un’unica storia
di Federico Vergari
Un 4-3-3 decisamente votato all’attacco, come se il modulo di per sé non lo fosse già.
In porta c’è Yashin, fino ad oggi unico portiere della storia ad aver vinto un pallone d’oro. Calciatore russo negli anni in cui essere o non essere russi faceva la differenza e ti posizionava da una parta o dall’altra del mondo. Per intenderci – nell’anno in cui si festeggia il mezzo secolo dell’uomo sulla luna – Yashin era uno di quei russi che non dicevano astronauta, ma cosmonauta.
La difesa richiede qualche sacrificio: Tardelli terzino destro, Beckenbauer centrale, libero di impostare il gioco e al suo fianco Maldini, quello degli ultimi anni che non starà nel suo, ma garantisce ordine, tigna, pazienza e personalità. Terzino sinistro Giacinto Facchetti, rigorosamente col numero tre sulle spalle. Il centrocampo è un mix di estro, piedi buoni e geometri: Guardiola, Iniesta e Boban. Infine l’attacco, scritto e cancellato circa dieci volte: George Best e Roberto Baggio leggermente dietro e punta centrale Marco Van Basten.
Amen.
L`ultimo tifoso del Palermo
di Marco Mantello Cara Maria Carmela, verlobt, in einer Beziehung, non so se ti ricordi di me quando andavamo a scuola o al mare sono l’ultimo tifoso del Palermo il ragazzo col megafono sono quello che taglia i capelli e al cliente gli dice sta’ fermo sono essenzialmente afono ma ho il dovere morale di […]
I giallo-verdi hanno vinto il derby
di Marco Mantello 1. Ministero dell’agricoltura Certi uscieri diventano viola a vedere quella vacca di una suora sulle tracce di un inserto culturale Altri accettano scommesse sull’odore che farà domattina. È per quello che hanno tutti la mascherina Le Viviani è una vita che non sono più sorelle l’intervallo si prendono a spinte e […]
Diego Maradona: un romanzo mondiale
Pubblichiamo un pezzo uscito sul Mattino, che ringraziamo. Marco Ciriello è l’autore di Maradona è amico mio, in libreria per 66thand2nd. (fonte immagine)
di Marco Ciriello
Ama, prega, festeggia, svieni, risorgi. Le montagne russe maradoniane. Tra spiritualità e ribellione, ascensione e cadute, in palio la salute, quella di El Diego, portata ancora una volta al limite, per passione. Suonala ancora e ancora e ancora. Il re dello sperpero: del genio e del sé. Argentina contro Nigeria, ma c’è più spettacolo sugli spalti che in campo. Sotto: una brutta Selecciòn, dove Lionel Messi diventa finalmente adulto, facendo la formazione e segnando; sopra – e dove sennò? – lo spettacolo di arte varia maradoniana.
Commenti recenti
Stato dell’arte e proposta teorica