Ieri ho letto sul sito della Columbia Journalism Review questo pezzo che era stato molto segnalato in rete. L’ha scritto Francesca Borri, reporter italiana free-lance, autrice di due libri sulle guerre. L’avevo tradotto forse dignitosamente perché mi sembrava potesse innescare un dibattito sull’informazione. Francesca mi ha scritto e mi ha gentilmente inviato il suo originale in italiano. Se volete commentare sul sito della CJR o scrivere all’autrice, questo è l’indirizzo: http://www.cjr.org/feature/womans_work.php. La foto,
Aleppo dopo un missile, è di Stanley Greene.

di Francesca Borri

Mi ha infine scritto. Cioè: dopo oltre un anno, un attacco di tifo e un proiettile al ginocchio, ha visto la televisione, il mio direttore, e ha pensato che l’italiana rapita fossi io: e mi ha infine scritto. Mi ha scritto: ma se hai internet, non è che twitti il sequestro?

Cioè, poi uno torna la sera, che poi tornare neppure è il verbo giusto, qui, con i mortai intorno che ti esplodono ovunque, e la polvere la fame, la paura, uno si ferma la sera, in una base dei ribelli in mezzo all’inferno, e spera di trovare un amico, una parola una carezza: e trova solo Clara, invece, che sta in vacanza a casa tua e ti ha scritto otto volte, Urgente!, perché sta cercando il tesserino per entrare alle terme, e dico: otto volte, e per il resto solo messaggi tipo questo Paolo: bellissimo il suo pezzo: come il suo libro sull’Iraq – solo che non è sull’Iraq, il mio libro: è sul Kosovo.

Non so: l’unica cosa che ho capito, onestamente, è che uno ha questa immagine romantica, no?, il freelance pronto a rinunciare alla sicurezza di uno stipendio fisso in cambio della libertà di seguire le storie che più ha voglia di seguire: e invece non sei affatto libero, l’opposto: sei al traino delle notizie in prima pagina. Perché la verità è che l’unica possibilità che ho di lavorare, oggi, è stare in Siria: cioè: stare dove non vuole stare nessuno – la verità è che la seconda lingua, ad Aleppo, dopo l’italiano è lo spagnolo: perché ai greci non è rimasto neppure di che pagarsi il biglietto aereo. E più che Aleppo, a essere precisi: il fronte: perché poi ti chiedono solo il sangue, solo il bum bum – cioè, racconti gli islamisti, e tutta la loro rete di attività sociali, racconti la ragione della loro forza, un pezzo molto più difficile del fronte, provi a spiegare, non solo a emozionare, e ti rispondono: ma qui in 6mila battute non è morto nessuno.

In realtà avrei dovuto capirlo da lì, da quella volta che Marco mi chiese un pezzo da Gaza, perché Gaza, al solito, era sotto bombardamento e perché tanto Gaza, mi arrivò questa mail, la conosci a memoria: che importa che stai ad Aleppo. E perché io invece sono finita in Siria perché ho visto su Time le foto di questo tipo, Alessio Romenzi, uno che si è infilato nelle condutture dell’acqua ed è sbucato a Homs quando ancora nessuno sapeva che Homs esisteva: e un giorno ho visto queste foto, mentre ascoltavo i Radiohead, ho visto quegli sguardi, dritti, giuro, ma degli sguardi che ti si inchiodavano addosso, perché Assad li stava sterminando uno a uno, e nessuno neppure sapeva che Homs esisteva, e giuro: era una morsa alla coscienza che alla fine potevi solo dire: devo andare in Siria. Ma subito: devo andare in Siria – e invece la cosa più frustrante, qui, è che scrivi da Roma o scrivi da Aleppo, per loro è uguale. Ti pagano uguale: 70 dollari a pezzo. Luoghi in cui ogni cosa costa il triplo, perché poi in guerra si specula su tutto, e per dire, dormire, qui, sotto il tiro dei mortai, un materasso per terra e l’acqua gialla che domani ho di nuovo il tifo, costa 50 dollari a notte, l’auto 250 dollari al giorno. Con il risultato che finisci per massimizzare, non minimizzare, il rischio. Perché non solo non puoi permetterti un’assicurazione, quasi mille dollari al mese, ma più in generale, non puoi permetterti un fixer, cioè un locale che ti curi la logistica, l’organizzazione, non puoi permetterti un interprete: ti ritrovi in città sconosciute completamente solo. In mezzo ai proiettili. Sono perfettamente consapevoli che con 70 dollari a pezzo ti obbligano a tagliare su tutto, e sperare di morire, se sei colpito, perché non potresti mai permetterti di essere ferito: però poi il pezzo lo comprano comunque: anche se non comprerebbero mai il pallone della Nike cucito dal bambino pakistano. E come quella volta a Castelvolturno, gli scioperi dei braccianti clandestini: che mi arrivò questa mail: voglio un pezzo indignato! 50 euro al giorno! prendono solo 50 euro al giorno!, ma che mondo è? – e tutti noi eravamo lì per 20 euro al pezzo.

E poi con questa storia delle nuove tecnologie c’è questa idea, no?, questo equivoco di fondo: che l’informazione sia velocità, una gara a chi pianta per primo la bandiera sulla luna. E così è ovvio, le agenzie sono imbattibili. E però è una logica autolesionista: perché hai materiale standardizzato, e il tuo quotidiano, la tua rivista non ha più alcuna unicità: alcuna ragione per cui dovrei pagare per averti. Cioè: per le notizie ho internet: e gratis. A un giornale chiedo di più. Chiedo analisi, chiedo approfondimento – chiedo di capire, non solo di sapere. Perché la crisi, oggi, è dei giornali, non dei lettori: i lettori ci sono, e contrariamente a quanto pensano i direttori, sono lettori intelligenti, che vogliono cose intelligenti: semplicità, ma non per questo semplificazione – perché poi io ogni volta che pubblico il pezzo di colore, cioè, poi trovo sempre queste dieci mail, gente che mi dice sì però, bellissimo pezzo: magnifico affresco: però io voglio capire cosa succede in Siria, e io vorrei tanto rispondere che non posso fare un’analisi, perché se tento un’analisi me la cestinano dicendo e tu chi sei, bimba, per fare un’analisi?, anche se ho due lauree, un master due libri e dieci anni di guerre sparse, alle spalle, e la mia giovinezza, onestamente, è finita ai primi pezzi di cervello che mi sono schizzati addosso, avevo ventitrè anni ed ero in Bosnia. Perché come freelance, la verità è che siamo solo giornalisti di seconda classe. Anche se poi siamo solo freelance, qui, perché questa è una guerra bastarda, è una guerra del secolo scorso, una guerra di trincea combattuta a colpi di fucile, ribelli e lealisti sono così vicini che si insultano mentre si sparano: al fronte, la prima volta giuro, non ci credi, con queste baionette che hai visto solo nei libri di storia, ed eri convinto non si usassero più dai tempi di Napoleone, oggi che la guerra è la guerra dei droni: e invece qui è metro a metro, strada a strada, e fa paura, minchia, fa paura perché io scrivo, intanto, e qui esplode tutto – e però ti trattano come un ragazzino: fai una foto da copertina e ti dicono: ma eri solo nel posto giusto al momento giusto, fai un pezzo da esclusiva, come quello dalla città vecchia, che siamo stati i primi a entrarci, con Stanley, e ti dicono: e come giustifico che il mio inviato non è riuscito a entrarci e tu sì? Uno mi ha scritto: lo compro ma lo firma lui.

E poi sei donna: e ti chiedono sempre di scrivere di donne. E d’accordo quella volta che non avevo il velo sotto l’elmetto, e nel rifugio erano tutti uomini e mi hanno lasciato sotto i mortai: e infatti è il mio pezzo più citato: ma onestamente è stata una volta sola, mentre gli altri giornalisti: e perché sono tutti maschi, onestamente, e sono loro a ripeterti che non sei abbastanza coperta, e non ti siedi in modo abbastanza decente, e non guardi in modo abbastanza umile, e non sei abbastanza rispettosa della cultura locale, e e e – e anche se loro poi non hanno mai aperto un Corano. E indipendentemente dal velo, comunque: come Jonathan, l’altra sera: bombardavano tutto, e io stavo lì in un angolo con quest’aria che che altra aria puoi avere? se forse tra un minuto muori, e Jonathan se ne viene, mi squadra, mi fa: questo non è un posto per donne – e a uno così, ma che vuoi dirgli?, idiota: questo non è un posto per nessuno. Perché onestamente è solo segno di sanità mentale, se ho paura, perché Aleppo è tutta cordite e testosterone, e poi sono tutti traumatizzati, Henri che non parla che di guerra, Ryan strafatto di anfetamine, e però a ogni bambino squarciato vengono solo da te e ti domandano: come stai?, perché tu sei femmina e fragile, e a te verrebbe da rispondere: sto come stai tu – e perché le volte che ho un’aria ferita, in realtà, sono le volte che mi difendo, tirando fuori ogni emozione ogni sentimento: sono le volte che mi salvo.

Perché poi uno pensa: la Siria. E invece è un manicomio. Il ragazzo italiano che non trovava lavoro e ora combatte con al Qaeda e la madre è qui a inseguirlo per Aleppo per prenderlo a padellate, il turista giapponese che sta al fronte, e sta veramente qui in vacanza, dice che ha bisogno di due settimane di adrenalina, il neolaureato svedese in giurisprudenza che è venuto a raccogliere prove sui crimini di guerra e Damasco voleva andarci in autostop: o i musicisti americani con le barbe da bin Laden, che dicono che così sembrano siriani, anche se sono biondi e alti due metri, e hanno portato medicine per la malaria anche se qui la malaria mica c’è: e vogliono distribuirle suonando, tipo pifferaio magico – e per non dire i vari funzionari di Onu sparse, che tu gli dici: c’è un bambino con la lesmaniosi, possiamo curarlo in Turchia? no non possiamo, si scusa la mail: è un bambino specifico, e noi possiamo occuparci solo dell’infanzia in generale.

E perché poi anche noi: perché sei un giornalista di guerra, e alla fine stai sempre un metro sopra gli altri, no?, con quest’aura dell’eroe tu che rischi la vita per dare voce ai senza voce, e hai visto cose che gli altri non hanno mai visto, e sei una miniera di aneddoti, a cena, sei l’ospite figo ed è una gara per averti, e – e invece poi arrivi, e scopri approssimazione ovunque e questo mantra: it’s a secret, it’s a secret, perché invece di fare rete tra noi, di fare muro, fare sindacato, siamo i nostri primi nemici, e la ragione dei 70 dollari a pezzo non è che mancano le risorse, perché poi le risorse per il pezzo sulle amiche di Berlusconi si trovano sempre: la ragione vera è che chiedi 100 dollari e un altro è pronto a vendere a 70: ed è la concorrenza più feroce, tra noi, zero collaborazione, zero aiuto – come Beatriz, oggi, che per essere la sola a scrivere del corteo mi indica la strada sbagliata, e mi fa infilare tra i cecchini: cioè: tra i cecchini: per un corteo come mille altri. Perché poi diciamo di essere qui come Romenzi, qui perché un giorno nessuno possa rispondere: ma io non sapevo, e invece siamo qui solo per vincere un premio, per avere infine due righe dal direttore: avere spazio, con tutti questi fotografi che inseguono il singolo scatto, e non gli importa niente della continuità, della completezza della narrazione: del ritratto di insieme – e i fotografi solo perché i writers sono quasi tutti in Turchia: raccontano quello che gli raccontano i fotografi. E siamo qui a intralciarci da soli come se avessimo tra le mani il pezzo da Pulitzer: e invece non abbiamo proprio niente, stretti tra il regime che ti rilascia il visto solo se sei contro i ribelli e i ribelli che non è che sei libero, con loro, vedi solo quello che vogliono che tu veda, esattamente come con il regime – e la verità è che siamo un fallimento, i lettori che a stento ricordano dove sta Damasco, dopo due anni, e il mondo che della Siria dice di istinto: quel casino della Siria, perché della Siria non si capisce niente, solo sangue, sangue sangue ed è per questo che i siriani la verità è che ci detestano, come l’ultima foto, quel bambino con sigaretta e kalashnikov, un bambino di sette anni, ed è ovvio che la foto è costruita, e però è su tutti i giornali, adesso, e tutti a strillare: che barbari questi siriani, che barbari questi arabi, e all’inizio mi fermavano, mi dicevano grazie, grazie che mostri al mondo i crimini di Assad, oggi uno mi ha fermato, mi ha detto: Vergognati.

Ma perché poi: io per prima. Ma perché se davvero avessi capito qualcosa, di questa guerra, non avrei avuto paura di amare, paura di osare, nella vita, se solo davvero avessi capito qualcosa, della Siria, di questa vita che forse tra un minuto finisce, e invece di essere qui, adesso, stretta al muro in quest’angolo rancido e buio, a rimpiangere disperata tutto quello che non ho avuto il coraggio di dire, ora che è tardi, è tardi per tutto, e come ho potuto perdere quanto di più bello avevo? – e perché è questa l’unica cosa da raccontare, di una guerra, il solo pezzo che davvero avrei dovuto scrivere, ora che è tardi, invece che distrarmi tra ribelli lealisti, sunniti, sciiti, l’unica cosa da capire: la storia che mi è rimasta impigliata tra le dita: voi che potete, voi che domani siete vivi, ma che state aspettando? perché non amate abbastanza?, l’unica cosa da scrivere, da queste macerie, se solo davvero avessi capito qualcosa: voi che avete tutto, ma perché avete così paura?

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64 commenti

  1. Il pezzo è interessante, ma il punto è questo, che mette in evidenza un certo Joe nei commenti alla versione originale dell’articolo:

    “I’ve no idea who you are writing for at $100 a piece. Nobody in the mainstream media world pays that little… Maybe its different in Italian…and I know things in the journalism world are bad…but as far as English languages goes…it’s not the case.”

    Va bene la solidarietà, va bene la passione, ma accettare 50 euro per un pezzo di guerra, per quello che ne posso capire, magari mi sbaglio, mi sembra immorale almeno quanto pagarlo così poco.

  2. Quando hai tutto, hai anche paura. Forse è anche per questo che sei lì. A questo punto è meglio proseguire, senza voltarsi indietro, è molto più nobile.

  3. “La crisi è oggi crisi dei media, non dei lettori. I lettori sono ancora lì, e contrariamente a quello che credono molti redattori, sono brillanti lettori che chiedono semplicità senza semplificazione. Vogliono capire, non semplicemente sapere.”
    Una delle questioni che solleva Francesca (insieme ad altre, molte altre) è quella contenuta nella frase qui sopra. E, purtroppo, non riguarda solo l’informazione, ma ogni grado e stato della comunicazione. Io mi occupo in prevalenza di teatro e ho la netta percezione, da anni, che la stragrande maggioranza del pubblico è estremamente più sensibile, profonda e intelligente della media degli addetti ai lavori. È come se il filtro adottato fra chi fa le cose e il pubblico sia gestito da cinici e sciocchi presuntuosi che ritengono di sapere cosa quest’ultimo desideri. Non possono che rifarsi ai propri desideri che sono invariabilmente tarati sul basso, sull’orrore, sulla risata grassa, sul pettegolezzo, certo non sulla comprensione, non sull’emozione se non fine a se stessa. Non considerano i nostri lavori (il giornalismo, lo spettacolo, la letteratura) come il tentativo di offrire al pubblico strumenti di comprensione del reale attraverso occhi diversi dai suoi, ma come una specie di macelleria concettuale, una serie di scosse adrenaliniche e superficiali senza termine e fine. Così, devo aspettare che Christian scovi e traduca questo articolo dall’inglese. Articolo che, altrimenti, non avrei mai letto. Chissà cos’altro mi sono perso di Francesca.
    Al di là di considerazione morali, vorrei porre un quesito: il sistema che pone le persone sbagliate nei posti giusti è, concettualmente ed economicamente, conveniente? A chi? Al pubblico no di certo. E credo che faccia anche guadagnare di meno.

  4. Una nota al volo. “You know Gaza by heart,” non è “Hai Gaza nel cuore”, ma “Conosci Gaza a memoria”. È diverso!

  5. cara Francesca, si legge angoscia, nervosismo, indignazione e rabbia nelle tue parole. tutti sentimenti che purtroppo prova anche chi vive situazioni lontane dalla guerra. perchè tante sono le cose ingiuste e inspiegabili. come costringere un giornalista a non svolgere la professione che voleva, cioè dire ciò che pensa, scrivere ciò che vuole, come vuole scriverlo. nella vita è difficile fare questo, perchè c’è sempre la selezione, il filtro imposto da chi sborsa gli spiccioli, le briciole perchè tu possa campare con quello e nello stesso tempo avere qualcuno che legga ciò che scrivi. e allora col tempo capisci quello che gli altri vogliono e ti pieghi, perchè ti serve la pagnotta proprio come a tutti. e diventi altro, fai un pò di marketing (che a mio avviso è sempre ignobile, perchè pretende di sapere agli altri cosa piace veramente), fai un pò di calcoli, quando non vorresti. e questo t fa schifo, perchè lo fai a spese di chi muore, a spese di chi soffre, e patisce un inferno, che tra l’altro non ha scelto, come hai fatto tu. sii forte e credici sul serio, altrimenti tornatene a casa e fai la scrittrice. in bocca al lupo! p.s. i RADIOHEAD sono il mio gruppo preferito, ma forse dovresti ascoltare qualcosa di un tantino più allegro… so che striderebbe con l’atmosfera che si respira lì, ma almeno servirebbe a staccare il cervello per il tempo di una canzone…

  6. E io l’ho pensato che non avremmo mai capito niente di quello che stava succedendo in Siria Egitto, Atene, Aleppo, e prima della primavera araba.Chi arma le parti contrapposte? Cosa si sa di Gaza? Per questo l’articolo è illuminante su come riceviamo le informazione anche su Rai news 24, anche su Algesira, Non sappino neanche cosa è successo davvero in Bosnia. Eppure abbiamo partecipato a una guerra. Zizek dice altre cose. Gli stupri, il cecchinaggio c’è stato anche da parte italiana , e da parte della Nato in generale. Un bellissimo articolo,drammatico,disperato,che ci fa capire in quali condizioni operano i freelance. E’ allucinante.ma veramente dobbiamo solo amare? Sono sempred’accordo su questa soluzione. Ma vorremmo anche sapere. Ed è questala cosa più dura da ottenere: Amare e Sapere. Come faremo la storia di questi anni? Ci berremo quello che ci dicono.
    Amare è ancora più difficile, in tempi in cui non si riesce a guardare lagente in faccia, in cui manca quella parola che ho sentito dire a un papa, purtroppo,per me che sono laica,una parola che non si pronuncia più:Solidarietà.

  7. Questa allocuzione non mi suscita ammirazione quasi a ogni frase. Avrei fatto a meno di dirlo, per rispetto a una persona che ha scelto di rischiare la vita per essere il primo reporter straniero a entrare ad Aleppo – ma rispetto anche il turista giapponese che va in prima linea in cerca di emozioni, il laureato svedese in cerca di prove di crimini di guerra, e i musicisti americani che portano medicinali antimalarici anche se la malaria non c’è e vogliono consegnarli suonando il violino.
    Invece lo dico, perché avrei ingoiato tutto, ma l’ultimo paragrafo no.

    Se ci tieni tanto a dirmi (tu, a me) che non devo avere paura, che tutto potrebbe finire in un istante, che noi qui abbiamo tutto (a parte case in prestito e non, e tessere gratis della spa), che dobbiamo vivere amare capirci, e dare una carezza al nostro bambino, non avevi bisogno di arrivare fino in Siria a sguazzare nel sangue sangue sangue tra i fischi delle pistolettate e gli agguati delle colleghe: ti bastava entrare in un ospedale, o in un carcere (ma anche una asl o la posta possono essere un buon inizio).

    Quanto al dibattito sull’informazione, contribuisco azzardando una previsione: il reportage di Francesca Borri su Francesca Borri sarà molto più letto e commentato dei reportage di Francesca Borri su Gaza o Siria o Kosovo (o era l’Iraq?). Oriana Fallaci insegna. Terzani, Saviano insegnano.

  8. Ciao Francesca,

    ti scrivo perchè, dopo aver letto questo tuo articolo, ho riflettuto su diverse cose.
    Conosco abbastanza i tuoi lavori: ho letto entrambi i tuoi libri e molti dei tuoi articoli (sia quelli su peacelink sulla palestina e sul libano) sia il tuo reportage sull’ilva, sia molti degli articoli che hai scritto sulla siria.

    Trovo da un lato interessante il tuo modo di scrivere; tuttavia sono un pò sorpreso dalla poca stima che sembri avere negli ‘altri’.
    Dico così perchè mi sembra che tu ti ponga spesso al di sopra, e questo lo trovo, sinceramente, poco rispettoso.

    In questo tuo ultimo articolo, tu denunci alcune cose, e fai bene; non sono un giornalista freelance, ma se le condizioni sono queste fai bene a denunciarle.
    Tuttavia, quando parli di chi è intorno a te (dalla tua amica che cerca il badge per la spa, ai giornalisti intorno a te) non c’è n’è uno che si salva.
    (Ma questo non per mettere in dubbio che ciò sia successo davvero, ma perchè mi pare che tu metta l’accendo quasi sempre sul negativo degli altri).

    E questo è un pò il leit motiv di molti dei tuoi scritti: tutto intorno a me è disprezzabile, e io no: io sono diversa.

    Io ti stimo per il tuo lavoro. Penso sia necessario che ci siano persone che raccontino la sira.
    Tuttavia mi mette un pò a disagio questa supponenza, che ti assicuro trapela.

    Anche quando dici: ‘nessuno conosceva homs prima che alessio romenzi pubblicasse le sue fotografie sulla siria. Permettimi di dissentire: chi conosce la siria, conosce homs; e c’è tanta gente che la conosce e che si informa. E questo te lo fa notare anche Andrea Glioti (nei vari commenti del sito del CJR), lui, che conosce il medioriente e lavora anch’egli in siria.

    E infine nella tua ultima frase, vedo un pò di paternalismo. Sembra quasi che tu dai dei consigli sempre a questi altri’, (che poi: altri chi? chi ha tutto?? tutto in che senso??).
    Non lo so, questa idea un pò arcaica: divisiva, che chi (è ricco immagino, o è libero.. non so..)
    non ha in realtà ‘veri’ problemi e può vivere senza paure..
    Mi sembra molto semplicistico, e (mi dispiace dirtelo) ma ancora, ‘giudicato’ dall’alto del tuo punto di vista.

    Sembra quasi che perchè hai visto una guerra (esperienza tremenda, e su questo non oserei mai metterlo in discussione) allora ti permetti di generallizzare su chi non l’ha vissuta.

    Beh, mi viene da dire: ma tu le persone comuni le conosci? Intimamente intendo.
    Intendo i tuoi amici, i tuoi cari..
    In quante diverse forme si può esprimere il dolore e la paura?
    Ma questo al di là delle guerre, e gli strati sociali..
    Ripeto, nell’intimità.

    Credo, con tutto il rispetto per te, che le persone meritino più rispetto.

    Anche su twitter, tanta gente ti ha mostrato solidarietà (poi percarità, spesso la gente dice banalità, e non va molto oltre – però non tutta: guarda tutti i commenti su CJR: vari commenti si critici che solidali sono molto apprezzabili); e tu sembri essere sempre più pronta a lamentarti che a mostrare umiltà e gratitudine.

    Non so, dopo aver letto tanto di te, mi è venuto spontaneo dirti questo.

    Tanti saluti

  9. Cara Francesca,

    Inizialmente il tuo pezzo mi è piaciuto, ma riflettendoci con più attenzione, ho visto in esso molto egocentrismo e voglia di creare del sensazionalismo mischiato a del vittimismo.

    E’ molto duro il tuo lavoro, e questo senza ombra di dubbio.

    Tuttavia, come conferma anche un altro freelance, non penso sia la tua unica possibilità di lavoro.
    Anche perchè in un altra intervista dichiari di ‘seguire le storie che ti incuriosiscono’..

    E’ ammirevole che tu abbia scelto questa strada per cercare giustizia e dare voce a chi non ce l’ha.
    E per questo ti stimo molto.

    Tuttavia mi pongo una domanda sull’etica. Tu, come Alessio Romenzi, ( che menzioni nell’articolo), in un certo senso ‘usate’ la sofferenza estrema di altre persone come opportunità di carriera. Perchè è poi a voi che va la notorietà.
    Esempio Romenzi: che ha pubblicato tante fotografie sul time e vinto il world press photo con le fotografie sulla Siria; e tu: che stai partecipando al 2013 kurt schork award, grazie anche alla notorietà di Stanley Greene.
    (Romenzi ha anche dichiarato che nel suo lavoro è interessato a ‘seguire storie estreme’..e le varie sue interviste, mi hanno fatto percepire che per lui si tratta innanzitutto di un lavoro, e che non era riuscito a far carriera precedentemente, e c’è riuscito ‘grazie’ alla Siria…)

    Non so, nelle tue parole mi sembra ci sia un’ostentazione di una purezza e di un vittimismo opinabili.

    Nel senso che il tuo lavoro è una scelta, di una donna occidentale istruita, che ha avuto la possibilità di studiare e ha scelto un lavoro piuttosto che altro. Con condizioni difficili, certamente, e critico, insieme a te l’ipercompetitività degli altri giornalisti, la mancanza di umanità, tatto, nonchè di empatia del tuo editore.
    Credo tu abbia lavorato in condizioni durissime, e te ne do pienamente atto.

    Mi chiedo solo, se anche tu sia totalmente innocente riguardo al narcisismo di cui parli.

    E poi l’ultima frase: ‘voi che avete tutto, vivete la vita senza paura’- un pò banale. La sofferenza la prova anche chi ‘ha tutto’; come te ad esempio, che hai tutto e scegli di stare in Siria. O anche chi ha poco, ma non necessariamente vive la guerra.

    La sofferenza ha mille sfaccettature e forme.

    Anche per questo mi viene da dire: c’è sotto un bisogno di dimostrare qualcosa?

  10. Credo che ci siano vari punti da considerare.

    Prima di tutto la giornalista francesca, scrive, qui, soprattutto per un disagio personale.
    Umanamente comprensibile. La sindrome post traumatica da stress è un disagio che molte persone che tornano da zone di guerra provano. Proprio per la disumanità che vedono e di cui hanno esperienza.

    Tuttavia, il problema mi pare sia a monte: sul perchè si sceglie questo lavoro?
    Io ho letto molti pezzi di Francesca, e anche i suoi due libri.
    Quel che le critico è la supponenza.
    Sembra quasi che vada in zone con problematiche per dimostrare al mondo che lei è diversa. Lei non è come tutti noi che non sappiamo nulla di homs..
    Questo mi sembra arrogante, e nemmeno troppo intelligente.
    Molte persone, invece sono informate, e sottovalutare gli altri mi sembra un punto di partenza sbagliato che un giornalista può avere.

    E poi, c’è tristemente, quasi la ricerca di un vissuto esotico.

    E’ il sentirsi diversa dagli altri, per non dire superiore, che mi disturba.
    E questo l’ho colto in molti articoli di francesca che ho letto; dove il sottotesto dice: guardate che vita al di là dei limiti vivo. Perchè lei, nei suoi scritti mette molto sè stessa, e da un lato è molto bella come scelta, però la supponenza che trapela a me non piace.

    Altri giornalisti non mi danno questa sensazione. Andrea Bernardi ad esempio: anche lui copre la Siria, e non ha per niente questo atteggiamento.
    E’ estremamente chiaro nelle sue spiegazioni, e, sembra almeno, essere lì per informare i lettori. Non per dimostrare qualcosa a sè stesso.

  11. l’avevo letto nell’originale, e senz’altro ha il merito di trascinarci nel vortice del problema. Della Siria. E anche dei free lance. Il titolo del pezzo qui su minima e moralia e’ completamente fuorviante: il lavoro dei pubblicisti, dovrebbe chiamarsi.

  12. Un pezzo osceno. Se il giornalismo fa quasi sempre schifo è spesso colpa dei giornalisti stessi, e questo articolo ne è un ottimo esempio.

  13. Francesca Borri è una ragazza benestante,
    che ha avuto la possibilità di prendere una laurea e due master, e può in un certo senso permettersi di stare in siria, dato che la paga è molto bassa.
    Se lo faccia per motivi nobili o meno non mi è chiaro.
    Quel che però è chiaro, è che si è messa su un piedistallo, e dall’alto del suo snobbismo giudica praticamente chiunque le sta intorno.
    E la frase finale è una perla. ‘voi che domani siete vivi, vivete senza paura’.
    Sì, tanta gente è piena di paure, tuttavia la vita è dura per molti, e banalizzare così la vita degli ‘altri’ non mi sembra molto sensibile, soprattutto da parte di chi ‘predica, si lamenta e chiede empatia’

    Francesca Borri, ottimo che denunci; ma scendi dal piedistallo e abbi un pò di rispetto per gli esseri umani, perchè non solo chi è in guerra soffre.
    La guerra di siria è un inferno, ma non per questo tutti gli altri sono dei rincoglioniti.
    Perchè il tuo atteggiamento è un pò quello.

  14. Solo una domanda: perché tutti quei due punti? Ps. Non di temi che sono l’unica ad averli notati!

  15. Curiose le ostilità un po’ assurde e molto moralistiche che questo pezzo ha suscitato, sia qui che sul Post.
    Sembra che l’atteggiamento di Francesca Borri abbia lisciato il pelo dalla parte sbagliata a parecchie persone di impeccabile moralità ed esemplare coraggio.
    Una di queste s’è sentita così profondamente offesa da commentare qui sotto quattro nomi diversi (Simone, Simona, Ginevra e Giorgio) con impegno degno forse di miglior causa…

  16. non potrei dire neppure io quale si la traduzione “migliore”, considerato che la traduzione rimane sempre un lavoro in progress e prefettibile per natura (a parte ovvi strafalcioni, come quello segnalato su gaza): @edoardo, se hai correzioni, fammi sapere 😉

    fatto sta che io ho tradotto il pezzo per lastampa.it subito dopo aver ricevuto formale OK da CJR che ne aveva il copyright mondiale, (diversamente da altre traduzioni circolate 😉 — solo dopo aver visto queste ultime francesca ha deciso di distribuire in giro (anche al post e pare anche su internazionale a breve) la sua versione originale, da cui aveva poi tradotto in inglese per CJR e che non mi aveva mai detto esistesse, pur avendo scambiato vari messaggi con lei in quella fase… e quando ieri mattina sono uscite le varie versioni italiane, lei era tornata in palestina presa da mille altre storie e con scarsa connessione, per cui chissa’ se e quando trovera’ il modo e il tempo di leggere e replicare in qualche modo ai moltissimi commenti (qui, su lastampa.it, ilpost.it, ecc.) dei lettori italiani, oltre a quelli inglesi anche piu’ numerosi su CJR…

    questo per chiarimento generale, thanks 😉

  17. Avevo letto il pezzo in inglese e lo trovo nell’originale italiano più toccante e più convincente. Mi stupisco davvero però che susciti tante accuse di supponenza. Mi stupisce e mi addolora anche.
    E’ chiaro, e l’autrice lo dice, che questo mestiere si fa per passione, perchè si è morsi dalla voglia di andare a vedere e poi di testimoniare. E’ una droga. Il problema è che ti pagano pochissimo PERCHE’ gli editori italiani ritengono che “la gente” non voglia capire ma solo essere imboccata di sangue splatter ecc. L’altro motivo – lo dico da giornalista che vive dentro una redazione e per anni ha dovuto pagare i corrispondenti a pezzo con le poche lire concesse dall’editore- è che la professione in Italia è purtroppo gestita da un Ordine che avvantaggia solo i lavoratori dipendenti sicché il freelance è considerato un cretino che non è riuscito a farsi assumere da nessuno. Questo provoca la corsa al ribasso dei prezzi, cosa che Francesca Borri segnala peraltro, parlando di “guerra fra proveri”, ma non è colpa dei “poveri”. Quanto all’invocazione finale, è una riflessione personale e non un’accusa di superficialità al resto del globo terracqueo.
    Ne esce, primo, che i freelance in Italia non sono amati; secondo, che in Italia diamo fuffa da mangiare ai lettori, e poi ci stupiamo che nessuno compri i giornali. Vecchia storia ma sempre attuale.

  18. Riguardo l’articolo in sé, dal punto di vista dell’analisi della forma e del contenuto: penso sia stato scritto di pancia, e da un lato lo comprendo, data la situazione specifica in cui la giornalista si trovava; dall’altro ritengo legittime (poi certo condivisibili o meno) le critiche che ho trovato sul web sullo stile, e l’autoreferenzialità o narcisismo (anche se tuttavia, lei dichiara di scrivere in prima persona perchè vuole che i lettori siano lì con lei; e può esere interessante cone scelta, perchè rende i suoi racconti molto ‘visivi’ – poi a me personalmente Francesca piace abbastanza come scrittrice, anche se alcune cose mi sono piaciute molto e altre meno).

    In ogni modo, al di là delle diverse opinioni; credo che uno dei punti sui quali sarebbe importante riflettere, al di là dello stile, o della persona singola Francesca Borri, è l’apertura ad un dibattito sulle condizioni lavorative dei freelance; e provare in maniera collettiva a fare qualcosa al riguardo.
    Credo che iniziare a parlarne e denunciare sia la prima cosa e lei in questo ha il merito di averlo fatto pubblicamente – come altri che ne stanno parlando in questi giorni e in passato.

    Lei ha parlato pubblicamente di una solitudine nella quale si trovano molte persone, e questo è un passo per provare a cambiare una situazione.

    Una risposta al problema è provare a fare qualcosa in maniera collettiva.

    Inoltre, non penso che si possa incolpare un singolo perchè accetta dei lavori sottopagati: perchè se si prova a fare un lavoro (quello del giornalista) e ci si crede, a volte si accettano anche proposte di lavoro sottopagate, se è l’unica chance che si ha di lavorare.
    Poi certamente bisogna lavorarci su: cercare (quando è possibile) di non accettare lavori sotto pagati è un passo; che però non si può fare da soli: altrimenti si rimane tagliati fuori.
    Lo si può fare con una battaglia collettiva, responsabilizzando e sensibilizzando gli editori su queste tematiche, e facendo rete e sindacato tra i freelance cercando di cambiare queste logiche.
    Battaglia certamente lunga e difficile in italia, dove c’è poca solidarietà tra le persone, ma ci si deve provare.

  19. Non mi interessa se Francesca Borri sia supponente, ottimista, introversa, pessimista, privilegiata, d’umili o men che nobili origini…
    mi ha fatto fermare il pensiero su quel pozzo di sofferenza, così lo percepisco dalla mia verde collina (dove l’ADSL di Telecom funziona come in un paese bombardato, cioè va e viene), che dev’essere la Siria oggi.
    Mi sembra chiaro che a tutti il suo pezzo (da pochi dollari) faccia pensare e riflettere chi lo legge.
    Tanto basta, direi.
    P.S.: ho cercato su “minima&moralia” grazie alla segnalazione radio di Edoardo Camurri.
    La mia ex si chiama Annamaria Borri, ma non c’entra, o forse tutto c’entra.
    Buona strada a tutti.

  20. cara francesca gli occhi che ti si sono incollati addosso ti hanno obbligata ad andare a vedere di persona, non credo che la tua come quella di altri sia una scelta facile, anzi.Ho letto tutto d’un fiato il tuo scritto, poi anche i commenti e le opininioni che ha provocato.Io sono una persona “normale” di quelle che vorrebbero capire come stanno le cose veramente. Io penso che non dovremmo aver bisogno che una ragazza come te ci racconti gli orrori che sei “costretta” a vivere per capire come stanno le cose: la guerra è pazzia alla fine di essa nessuno è mai veramente vincitore. Crediamo di conoscere la guerra ,fa parte della vita di tutti i giorni,i nostri figli giocano giochi di guerra ,ammazzano virtualmente il nemico tutti i giorni,ma poi spengono il televisore e la normalità ritorna.Per te cara francesca non è così, ciò che vivi ti marchia l’anima, ma ricorda che anche tu sei viva.La follia che racconti,
    la disperazione delle tue parole per me sono il messaggio di chi vuole avvertire l’amico di un grande pericolo sottovalutato perchè sfumato nei suoi contorni da chi ha interesse che il “gioco” vada avanti. Credo che l’amore di cui tu parli sia davvero l’unico antidoto a ciò che ci sta succedendo. Credo che questo sia in fondo il cuore del tuo messaggio. grazie francesca.

  21. Ho appena finito di leggere quanto francesca, da uno dei luoghi più disperati, ha scritto. Anch’io vorrei poter capire qualcosa di quanto avviene in Siria. A leggere i giornali o ad ascoltare la radio ricavo solo l’idea di morti, distruzione. Ma c’è qualche punto da cui partire per tentare un’analisi? Oltre alla constatazione del regime dispotico di Assad?
    Dei direttori di giornale che pagano 70 dollari – più o meno 53 euro – un pezzo scritto sotto i tiri dei mortai che si può dire? Sfruttatori di vite a rischio.

  22. Il punto che Francesca Borri mette in evidenza con molta chiarezza e lucidità è che i giornali sono in crisi, non i lettori: difatti sulla carta stampata il suo pezzo ha avuto finora poca se non nulla risonanza (personalmente non leggo più la Stampa e il Corriere della Sera da parecchio, quindi…), sul web c’è invece una marea di reazioni. Punto primo. Punto secondo: trovo molto brutto ma non me ne stupisco, avendo avuto a che fare con il giornalismo per decenni, che un pezzo della free lance sia firmato dall’inviato (di solito maschio, di solito superpagato, di solito vanitoso e narcisista, di solito con arie da Hemingway…) o che si dedichi un busto a Maria Grazia Cutuli post mortem mentre in vita non la si è assunta. Quanto agli sgambetti nella professione, beh, Borri lo sa benissimo che accade ovunque ma forse fra le giornaliste risultano più odiosi, proprio per l’idea (che molto spesso è appunto solo un ideale) che fra donne debba scattare quella sorellanza che forse (forse) scatta fra uomini…Adele Cambria raccontava poco tempo fa di un dispetto fattole da Oriana Fallaci che, quando erano entrambe a Monaco per aspettare la nascita della primogenita di Grace Kelly, le annunciò che era già nato un figlio, rischiando di farle prendere un granchio. Terza questione: il giornalismo di guerra. Io rinuncerei agli inviati di guerra, tutti: sia per un profondo pacifismo che m’impedisce di provare empatia per chi si fa guerra sia perché, dopo anni passati a leggere articoli d’inviati, ho capito qualcosa della situazione pakistana solo grazie a Henry Bernard Levy, della situazione jugoslava grazie ad Adriano Sofri, cioè mi pare che gli scrittori, proprio in quanto tali, abbiano più tempo e agio di descrivere meglio la situazione, mentre spesso il giornalista di guerra (per non parlare degli embedded, teleguidati dagli stati maggiori) non ha una visione d’insieme. E poi perché c’è il rischio, testimoniatomi da numerosi convegni sull’argomento, che ci sia più partecipazione nelle situazioni di guerra, si scateni vale a dire quella adrenalina che in fondo è il motivo per cui si sceglie di fare il giornalista; il masochismo che spinge a fare l’inviato in situazioni di pericolo viene ampiamente ricompensato dalla soddisfazione di poter dire “io c’ero”…questo è innegabile, ma succede anche per l’incidente d’auto, una branca particolarmente avvoltoia del giornalismo di nera che non muta di un ette la situazione tragica delle strade (altro che Oms). Allora, o ripensiamo il giornalismo in toto e io credo, perché ne sono convinta, che uomini ma ancor più donne (come nell’esercito) debbano boicottare i luoghi di guerra, o, come credo che accadrà, continuiamo così, continuiamo a farci del male perché, purtroppo, è nella natura umana. Quanto alla chiosa, beh, ricorda molto la poesia di Primo Levi, “Se questo è un uomo”…”Tu che torni a casa la sera e trovi la cena pronta” ecc.ecc…..il fatto è che quando si sta bene non si pensa a quando si sta male, basta entrare in un ospedale e avere la fortuna di uscirvene, basta scansare un rischio qualsiasi fuori dalla porta di casa e non c’è da fare moralismi…

  23. Aggiungo anche che della Grecia dei colonnelli ho capito molto da Oriana Fallici di “Un uomo”…Sia chiaro, io, per quel che vale, ho molta ammirazione per Francesca Borri: il suo pezzo mi è molto piaciuto, denuncia una situazione del giornalismo che non è di oggi e che forse va finalmente affrontata, mette sotto accusa quegli organismi internazionali tipo Onu fatti di molta fuffa e pochissima sostanza, descrive bene il caos che si scatena in guerra (questi posti lontani, l’Afghanistan, la Siria, sempre in tumulto) ma non vedo soluzioni, purtroppo la concorrenza spietata del prezzo (l’esercito di disoccupati, le migliaia di scuole di giornalismo che sfornano professionisti che non saranno mai assunti) ha proletarizzato di fatto una professione che con il web si è davvero democratizzata e Julian Assange l’ha mostrato per primo al mondo, non si torna indietro e per me è anche democratico tutto ciò…fermo restando che la Siria, non avendo petrolio, non interessando alle superpotenze (ma è meglio non moltiplicare i combattenti sul campo), continuerà così chissà per quanto ancora…

  24. Mi chiamo Anna Johan:
    Voglio ringraziare il Dr.Saka per un lavoro ben fatto dopo che mi ha aiutato a riconciliarmi con mio marito dopo 11 anni di separazione, mio marito mi ha lasciato per un’altra donna e ho sofferto da solo con i miei 2 figli, non ho mai creduto nella spiritualità ma a causa di l’amore che ho per mio marito ho contattato il Dr.Saka per chiedere aiuto, subito ha iniziato a lavorare per me. Dopo 24 ore mio marito è tornato a casa da me. Che bella sorpresa, tutto grazie al Dr.Saka. Quest’uomo è reale e potente, se stai attraversando difficoltà nella tua relazione o matrimonio contatta Dr.Saka sulla sua chat WhatsApp e Viber: (+27634201775). Contattalo se hai qualche problema, ti assicuro che sorriderai e riavrai la tua felicità proprio come me.

  25. Mi chiamo Jimi Frost:
    Ho riavuto il mio ex  entro 24 ore. Ho letto alcune buone testimonianze sul Dr.Saka prima di chiamarlo, ma non sapevo che tutte quelle storie fossero vere, finché non ho riconquistato mia moglie. Dopo aver riconquistato mia moglie, con l’aiuto del dottor Saka ho insegnato a condividere la mia testimonianza con tutti su questo sito Web che il dottor Saka è un vero e potente incantatore che ricostruisce qualsiasi relazione interrotta o matrimonio con un incantesimo d’amore in 24 ore. Non esitate a contattare Dr.Saka su WhatsApp o Viber: +27634201775.

  26. Stai affrontando difficoltà nella vita e vuoi l’aiuto di un incantatore, stai affrontando il divorzio e vuoi la riconciliazione? Il capo dodoru è l’uomo giusto e genuino per il lavoro, è davvero bravo in quello che fa perché mi ha anche aiutato a riconquistare mio marito dopo la separazione contattalo su Whatsapp: +2349015088017

    Puoi raggiungerlo per il seguente lavoro sugli incantesimi

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  27. Ciao a tutti, mi chiamo Buma dagli Stati Uniti. La vita era incolore prima che la dottoressa Adeleke Oba mi aiutasse con un incantesimo d’amore a riunirmi con il padre dei miei figli. La mia voglia di vivere e godermi la vita è tornata ora che la mia famiglia è salva. Non mi sentirò mai più solo. Grazie Dott.ssa Adeleke Oba per avermi riportato mio marito. Chiunque abbia difficoltà nel suo matrimonio o nella sua relazione, oggi le raccomando la dottoressa Adeleke Oba. So che può risolvere il tuo problema perché sono un testimone vivente del suo grande lavoro. Contatta la dott.ssa Adeleke Oba, risolverà comunque anche il tuo problema. E-mail: aoba5019@gmail.com Numero di chiamata/Whatsapp: +27740386124

  28. Ricordo ancora il mio dolore del matrimonio quando mio marito mi ha lasciato, la dottoressa Adeleke Oba ha riportato il mio amante in soli 2 giorni, voglio solo dire grazie per l’incantesimo e stiamo aspettando un bambino nella nostra famiglia. Se hai problemi coniugali, prova a contattare la dottoressa Adeleke Oba alla sua email: (( aoba5019@gmail.com )) o meglio ancora WhatsApp lui: (( +27740386124 )).
    Contattalo oggi se hai bisogno della sua assistenza nella tua relazione o in qualsiasi altro caso stai andando vero oggi.

  29. Non esiste problema senza soluzione, ma solo se cerchi aiuto nei posti giusti. Il mio matrimonio è stato un disastro terribile perché mio marito mi ha lasciata per un’altra donna dopo 5 anni di matrimonio e la cosa sconvolgente è che non c’è stato nessun tipo di malinteso, l’ho capito subito
    c’era qualcosa che non andava perché l’ho supplicato di tornare a casa ma lui ha rifiutato e si è comportato in modo strano con me, questo mi ha spinto a cercare aiuto e ho avuto la fortuna di imbattermi in un contatto online di un incantatore lasciato da un uomo che ha scritto su come il signore del voodoo lo ha aiutato a vincere alla grande nel lotteria. Ho contattato Voodoo Lord e gli ho spiegato la mia situazione, mi ha fatto alcune domande a cui ho dato le risposte corrette, gli ho anche dato dei soldi per acquistare gli oggetti necessari che utilizzerà per il suo lavoro e dopo tre giorni di incantesimi, ho ottenuto tornavo dal lavoro e ho incontrato mio marito a casa che stava già cercando di fare il gentile e dolce con me. contattalo Whatsapp: +2348097014925 o email: voodooconnect60@gmail.com

  30. Il tuo uomo ha detto all’improvviso che voleva il divorzio e tu non hai mai voluto il divorzio perché non puoi smettere di amarlo. Quindi non cercare oltre perché Voodoo Lord, il grande incantatore, è per te. Quando il mio matrimonio è fallito, mi si è davvero spezzato il cuore e ha avuto ripercussioni anche sul mio lavoro perché stavo ancora pensando e non concentrandomi. Amo davvero mio marito, quindi sto cercando modi per riaverlo dopo aver vissuto separato per alcuni mesi. Mi sono imbattuto nella testimonianza di un uomo che ha affermato di essere riuscito a ottenere una promozione con l’aiuto del grande incantatore Voodoo Lord, quindi ho preso il suo contatto e l’ho contattato. Gli ho spiegato i problemi matrimoniali e lui mi ha assicurato che le cose sarebbero andate bene, ero fiduciosa e lui ha detto alcune cose che bisogna fare per raggiungere il mio obiettivo. Ho seguito le sue istruzioni e oggi vivo di nuovo felicemente con mio marito, è davvero un grande incantatore. Contatta Voodoo lord per qualsiasi tipo di problema di vita su WhatsApp +2348097014925 o invia un’e-mail a: voodooconnect60@gmail.com. non ti pentirai di averlo contattato.

  31. Il mondo dovrebbe conoscere il grande incantatore “Voodoo Lord“, che ha la soluzione perfetta ai problemi nelle relazioni, nei matrimoni, nella salute, nella finanza e in qualsiasi altro problema che affligge l’umanità. Il motivo principale per cui sono andata da un signore voodoo è stato cercare una soluzione per riportare indietro mio marito e rimanere incinta, dato che mio marito mi ha lasciata perché non potevo rimanere incinta dopo 14 anni di matrimonio. Recentemente ho letto su Internet alcune testimonianze che alcune persone hanno scritto riguardo al voodoo Lord, ed ero molto felice e ho deciso di chiedere aiuto. Ha fatto perfettamente il lavoro facendo sì che mio marito tornasse da me e mi chiedesse perdono, pochi mesi dopo ho concepito. Ora sono un’orgogliosa madre di due gemelli, un maschio e una femmina, e mio marito non ha mai smesso di amarmi e viviamo molto felici insieme. Non posso fare a meno di pubblicare il suo nome su Internet per l’ottimo lavoro che ha svolto per me. Chiunque abbia bisogno del suo aiuto può contattarlo via email [voodooconnect60@gmail.com] o aggiungerlo su WhatsApp [+234 8097014925] Puoi contattarlo oggi per risolvere i tuoi problemi e rimanere felice per sempre.

  32. Voglio condividere la mia esperienza su come ho riavuto mio marito. Dopo tre anni di matrimonio fallito, mio ​​marito mi ha lasciata con i nostri due figli. Litigavamo e ci scontravamo costantemente, il che alla fine ha portato a una seria rottura. Mio marito ha fatto le valigie e se n’è andato. Nonostante questo, ero determinata a riunirmi a lui. Ma una fonte affidabile, una collega molto vicina, mi ha detto che il dottor Emwanta è una persona molto dedita, dotata e talentuosa. Poi ho incontrato il dottor Emwanta, un notevole incantatore, che mi ha assicurato che mio marito sarebbe tornato entro 24 ore dalla preparazione di un incantesimo d’amore. Sono entusiasta di dire che il dottor Emwanta ha mantenuto la parola! Mio marito è tornato a casa, si è inginocchiato e ha implorato il mio perdono. Oggi la nostra famiglia è di nuovo unita e siamo felici, sani e viviamo di nuovo insieme. Il dottor Emwanta ha realizzato i miei sogni aiutandoci a riunirci. Se hai bisogno del suo aiuto puoi contattarlo tramite SMS o telefono al numero +2348163136916, oppure inviargli un’e-mail all’indirizzo dremwanta@gmail.com

  33. mi chiamo friliot veser, amo così tanto mio marito e lui ha detto che non ha più niente a che fare con me per favore ho bisogno di aiuto dal dottor omoogun tempio della risposta per favore come posso mettermi in contatto con questo incantatore d’amore ho molto a cuore lui e credo in lui. mi sono imbattuta in questo test su internet e ho detto a me stessa questa persona sta attraversando molto, come stavo attraversando io prima di contattare anche il dottor omoogun questo incantatore d’amore aiutami e riporta mio marito in pace. ecco il dottor omoogun il miglior incantatore d’amore che puoi mai trovare su internet, omooguntempleofaswer@gmail.com o chiamalo +2348139012331

  34. Ora puoi fermare la tua rottura, il divorzio o il rifiuto del tuo amante… anche se la tua situazione sembra senza speranza! Mi chiamo Lily Drake e vengo dall’America,

    Ho contattato un vero potente incantatore spirituale che mi ha aiutato a cambiare il cuore di mio marito per amarmi e desiderarmi di nuovo, e lo ha fatto davvero e ora siamo molto felici insieme. Mio marito mi ha lasciato per un’altra donna, erano passati solo 4 anni dal nostro matrimonio. La cosa più dolorosa è che ero incinta del nostro secondo bambino. Lo volevo indietro. Ho fatto tutto ciò che era in mio potere per riportarlo indietro ma tutto è stato vano, lo volevo indietro così tanto per l’amore che provavo per lui, l’ho supplicato con tutto, ho fatto promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema alla mia amica e lei mi ha suggerito di contattare un incantatore che potesse aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro, non avevo altra scelta che provarci. Ho inviato un messaggio all’incantatore chiamato Omoogun e mi ha assicurato che non c’erano problemi e che tutto sarebbe andato bene prima di 24 ore. Ha lanciato l’incantesimo e sorprendentemente 24 ore dopo mio marito mi ha chiamato. Ero così sorpresa, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto è stato che era così dispiaciuto per tutto quello che era successo. Voleva che tornassi da lui. Ha anche detto che mi amava così tanto. Ero così felice e sono andata da lui, è così che abbiamo ricominciato a vivere insieme felicemente. Grazie a omoogun. Se sei qui e il tuo amante ti sta rifiutando, o tuo marito si è trasferito con un’altra donna, non piangere più, contatta omooguntempleofanswer per chiedere aiuto ora.. omooguntempleofanswer@gmail.com o chiama +2348139012331

  35. Mi chiamo Sandra Williams, vengo dalla California meridionale e sono divorziata da un paio d’anni. Con il passare degli anni, ho capito che il mio matrimonio era andato in frantumi, lasciandomi distrutta e depressa. È stato il periodo più miserabile e deprimente della mia vita, niente altro contava, volevo solo riavere la mia casa ed essere di nuovo felice. In qualche modo, mi sono imbattuta in un post riguardante le opere miracolose del DR. OMOOGUN e solo una settimana dopo aver consultato lui, obbedendo diligentemente alle sue istruzioni, il mio ex marito mi ha contattata, si è scusato ed era pronto a far funzionare le cose. Ora stiamo programmando una vacanza in Francia, per recuperare tutti i tempi persi, ora sono super eccitata e felice, inoltre sono eternamente grata al DR. OMOOGUN per aver restaurato la mia casa. Puoi contattarlo per chiedere aiuto per ripristinare l’amore e la pace nel tuo matrimonio o nella tua relazione. Invia un’e-mail a: omooguntempleofanswer@gmail.com o inviagli un messaggio o aggiungilo su whatsap +2348139012331

  36. Non so come spiegarlo.. Sono sopraffatto dalla felicità, lo dici e si realizza, dottor Omoogun..OMG! Questo è più simile a un miracolo. Sei un Dio mandato a me… Ti amo e testimonierò per sempre dei tuoi servizi ad altre persone che stanno affrontando problemi coniugali. Rendi tutta la mia vita una testimonianza vivente. Il mio uomo è tornato secondo la tua parola. Tutto grazie a te, dottor omoogun. Ti sarò per sempre grato. Salute! Salute!! salute!!! Chiunque là fuori abbia problemi simili nella sua casa coniugale dovrebbe contattare questo grande incantatore che può essere d’aiuto. Contatta il dottor Omoogun. e-mail: omooguntempleofanswer@gmail.com o chiamalo +2348139012331

  37. Ciao, sono Veronica Flecth e vengo dal Michigan, Stati Uniti. Sono qui per testimoniare le buone azioni del DR. Oluwaseun Prince nella mia vita. Mio marito e io siamo sposati da 27 anni con due figli, due anni fa tutto è finito. Volevo che mio marito tornasse e l’ho implorato ma non mi ha mai ascoltato, quindi mi sono imbattuta in alcune testimonianze su questa strega in particolare. Alcune persone hanno testimoniato che ha riportato in vita il loro amato Ex, alcune hanno testimoniato che ripristina l’utero e cura il cancro e altre malattie, alcune hanno testimoniato che può essere un incantesimo per fermare il divorzio e un incantesimo per ottenere un lavoro ben pagato. È incredibile, mi sono imbattuta in una testimonianza speciale, riguardava una donna di nome Vera, ha testimoniato di come ha riavuto il suo ex fidanzato e alla fine della sua testimonianza ha abbandonato la sua e-mail. Dopo aver letto tutto questo, ho deciso di provarci. L’ho contattato via e-mail e mi ha spiegato il mio problema. E mi ha detto cosa fare, l’ho fatto e mio marito è tornato da me. Abbiamo risolto i nostri problemi ed eravamo ancora più felici che mai. Sei un uomo di talento e non smetterò di pubblicarlo perché è un uomo meraviglioso. Se hai un problema e stai cercando un incantesimo vero e genuino, provalo in qualsiasi momento, è la risposta ai tuoi problemi. Puoi contattarlo via email: oluwaseunprnc@gmail.com e risolvere i tuoi problemi come me. Può risolvere i seguenti problemi e molti altri.
    (1) SE VUOI EX-BACK
    (2) VUOI CONVINCERE IL TUO CONIUGE PER VIOLAZIONE DEL DIVORZIO
    (3) PER FAVORE PROMUOVITI NEL TUO UFFICIO. (4) VUOI UOMINI E DONNE CHE TI TROVERANNO ATTRAENTE
    (5) SE VUOI CONCEPIRE UN BAMBINO
    (6) VUOI IL TUO
    (7) AMERAI IL TUO DIO SOLO PER IL WEST DELLA SUA VITA
    (8) Hai bisogno di INCANTESIMO DI BUONA FORTUNA
    (9) Hai bisogno di una LOTTERIA SPOT
    (10) Hai bisogno di un lavoro

  38. Saluti, non so chi potrebbe averne bisogno, ma sono sicuro che qualcuno potrebbe trovare aiuto come ho fatto io tramite l’aiuto del dott. Ajayi. Ho un ragazzo con cui esco da 5 anni. Si è appena svegliato una mattina e mi ha detto che la relazione era finita. Sono stata in lacrime per un mese. Ero così confusa e con il cuore spezzato. Ho mandato mia sorella e la mia migliore amica Jana a implorare per me, ma lui ha insistito che la relazione era finita e che era stanco di me. Finché un bel giorno non ho sentito parlare del dottor Ajayi, ho letto alcune testimonianze sul suo sito, quindi ho deciso di provarci. L’ho contattato e mi ha detto le cose che dovevano essere fatte per lanciare un incantesimo, all’inizio stavo pensando se avrei dovuto farlo, poi ho deciso di provarci. Ho fatto quello che il dottor Ajayi, l’incantatore, mi ha detto di fare, poi non più tardi di 7 giorni fa, dal nulla, il mio ragazzo che mi aveva lasciato senza motivo è venuto a casa mia una sera e mi ha implorato di tornare, è persino venuto con suo fratello e ha implorato perdono. Dopo così tanto dolore che sono morta, il mio ragazzo è tornato. Sono così felice, tutto grazie al dottor Ajayi. Puoi contattarlo per qualsiasi tipo di lavoro di incantesimo. Credo che ti aiuterà a superare i tuoi problemi di RELAZIONE.

    Email: drajayi1990@gmail.com
    Viber / WhatsApp: +2347084887094

  39. Sono qui per ringraziare il dott. Ajayi per aver salvato la mia relazione. Ho frequentato un ragazzo da quattro anni ormai, ha 39 anni e ho 32 anni. Il mio ragazzo è sempre stato così premuroso e amorevole, mi ha fatto conoscere tutti i suoi familiari e amici come suo fidanzato dopo che ci siamo fidanzati qualche mese fa . Avevamo già fissato la data del nostro matrimonio fino a quando i miei sogni non si sono rivolti a un incubo all’improvviso. Solo poche settimane al nostro matrimonio il mio fidanzato è cambiato, nella misura in cui ha detto che non era più interessato alla relazione semplicemente perché era stanco di me, sapevo che era il risultato della sua ex ragazza che lo ha implorato di venire Di nuovo tutto questo, ma ha detto che non si sarebbe innamorato della sua trappola, ma quando ha detto che era finita sapevo che era la causa. Per tutta la notte e il giorno ho pianto il mio cuore implorando il fidanzato di tornare perché avevamo già risolto il nostro matrimonio, ma lui ha rifiutato fino a quando non ho sentito parlare del dottor Ajayi l’incantatore, l’ho contattato e mi ha detto cosa fare, che egli lancerà un po ‘ Gli incantesimi e il mio fidanzato torneranno in 3 giorni dopo l’incantesimo. Pochi giorni dopo l’incantesimo, come promesso dal dott. Ajayi, la mia fidanzata era al mio posto che mi implorava in ginocchio per perdonarlo dicendo che era dispiaciuto e non so cosa gli fosse successo … tutto grazie al dott. Ajayi per aver salvato la mia relazione , ci siamo sposati qualche giorno fa. Se hai bisogno di un incantatore per qualsiasi tipo di lavoro incantesimo, contatta il potente uomo spirituale Dr Ajayi su Viber / WhatsApp: +234708487094 o e -mail: drajayi1990@gmail.com

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  41. CIAO A TUTTI SONO AGNES SCHULZ DA BERLINO, VOGLIO PORTARE LA TESTIMONIANZA DI UN INCANTESIMO CHE MI HA RIPORTATO MIO MARITO DOPO 2 ANNI DI SEPARAZIONE, SI CHIAMA DOTTORE OGUNDELE, POTETE CONTATTARLO ANCHE VIA E-MAIL: OGUNDELETEMPLEOFSOLUTION@GMAIL.COM O TRAMITE WHATSAPP AL SUO NUMERO PERSONALE +27638836445. AIUTATEMI A RINGRAZIARLO PER AVER RIPORTATO MIO MARITO IN 24 ORE.

  42. LORD MEDUZA IS THE BEST SPELL CASTER ONLINE

    It’s an honor to share my testimony with the world. You merit all the accolades that mention you. Lord Meduza has been a gift to me since our meeting online. He is the only one that knows everything about creating spells. I adore him immensely for his kindness, compassion, integrity, and the support he offers to everyone who interacts with him. Without Lord Meduza, I wouldn’t have survived this difficult situation. His magic turned me into a Lottery winner of £177 Million Pounds, transforming my entire life into something beautiful and extraordinary. The numbers he provided for the lottery were transformative, elevating me from grass to grace, and I want to express my eternal gratitude to him. Thank you, sir, for being a source of help to those in need. Anyone who reads this article and requires assistance can reach him through his Email: lordmeduzatemple@hotmail.com or WhatsApp: +18079072687 as he is unmatched in crafting spells.

  43. Un vicino mi ha dato il contatto del signore voodoo quando avevo davvero bisogno di aiuto coniugale perché il signore voodoo lo aveva già aiutato in passato. Stavo avendo seri problemi nel mio matrimonio perché mia moglie era molto dipendente dalla droga e aveva un uomo che gliela forniva. Ha lasciato me e nostro figlio per vivere con l’uomo in un’altra città, ma con l’aiuto del signore voodoo sono riuscito a riavere mia moglie. Il signore voodoo mi ha detto che l’uomo di cui sopra stava in realtà manipolando mia moglie con una sorta di poteri spirituali. Ma ora va tutto bene, la nostra casa è piena di amore e felicità. Mia moglie ora è una brava moglie per me e una brava mamma per nostro figlio, ha anche smesso di prendere droghe e il signore voodoo ha spezzato la catena spirituale che l’uomo malvagio aveva usato su mia moglie. Tutto grazie al signore voodoo. Questa testimonianza è una delle mie promesse a lui, puoi anche contattarlo. È molto potente e credo che troverà sicuramente una soluzione a qualsiasi tipo di problema gli sottoponi. Scrivigli via email a voodooconnect60@gmail.com… WhatsApp +2348097014925

  44. Il mondo dovrebbe conoscere il grande incantatore “Voodoo Lord” che ha la soluzione perfetta per le relazioni, il matrimonio, la salute, le finanze e altri problemi che affliggono l’umanità. Il motivo principale per cui mi sono rivolta al signore del voodoo era trovare una soluzione per riavere mio marito e rimanere incinta perché mio marito mi aveva lasciata perché non riuscivo a rimanere incinta dopo 14 anni di matrimonio. Di recente ho letto su Internet delle testimonianze di alcune persone che hanno scritto del Signore del voodoo, ed ero molto felice e ho deciso di chiedere aiuto. Ha fatto un ottimo lavoro nel convincere mio marito a tornare da me e a chiedermi perdono, pochi mesi dopo sono rimasta incinta. Ora sono un’orgogliosa madre di due gemelli, un maschio e una femmina, e mio marito non ha mai smesso di amarmi e abbiamo vissuto molto felici insieme. Non posso fare a meno di pubblicare il suo nome su Internet perché ha fatto un buon lavoro per me. Chiunque abbia bisogno del suo aiuto può contattarlo via email [voodooconnect60@gmail.com] o aggiungerlo su WhatsApp [+234 8097014925]. Puoi contattarlo oggi stesso per risolvere i tuoi problemi ed essere felice per sempre.

  45. Il mondo dovrebbe conoscere il grande incantatore “Voodoo Lord” che ha la soluzione perfetta per le relazioni, il matrimonio, la salute, le finanze e altri problemi che affliggono l’umanità. Il motivo principale per cui mi sono rivolta al signore del voodoo era trovare una soluzione per riavere mio marito e rimanere incinta perché mio marito mi aveva lasciata perché non riuscivo a rimanere incinta dopo 14 anni di matrimonio. Di recente ho letto su Internet delle testimonianze di alcune persone che hanno scritto del Signore del voodoo, ed ero molto felice e ho deciso di chiedere aiuto. Ha fatto un ottimo lavoro nel convincere mio marito a tornare da me e a chiedermi perdono, pochi mesi dopo sono rimasta incinta. Ora sono un’orgogliosa madre di due gemelli, un maschio e una femmina, e mio marito non ha mai smesso di amarmi e abbiamo vissuto molto felici insieme. Non posso fare a meno di pubblicare il suo nome su Internet perché ha fatto un buon lavoro per me. Chiunque abbia bisogno del suo aiuto può contattarlo via email [voodooconnect60@gmail.com] o aggiungerlo su WhatsApp [+234 8097014925]. Puoi contattarlo oggi stesso per risolvere i tuoi problemi ed essere felice per sempre.

  46. L’amore è bello quando hai qualcuno che lo completa. Voodoo Lord è un vero incantatore e un uomo davvero unico e potente con saggezza. Non riuscivo a rimanere incinta perché avevo problemi di fertilità. Mio marito ha divorziato da me per questo motivo. Ero così preoccupata, piangevo sempre e pensavo persino al suicidio, ma un’amica mi ha presentato Voodoo Lord, che l’ha anche aiutata a risolvere il suo problema. Mi ha dato la sua email, l’ho contattato e gli ho spiegato tutto. Mi ha assicurato che mi avrebbe aiutato e che non avrei dovuto preoccuparmi. Voodoo Lord ha riportato la gioia nella mia vita e nella mia famiglia, riportando mio marito da me con i suoi poteri spirituali, mettendomi incinta e guarendo il cancro di mia sorella con i suoi poteri speciali. Voodoo Lord è davvero un uomo talentuoso e molto bravo che sa davvero come fare il suo lavoro. Se non fosse stato per Voodoo Lord, la mia vita sarebbe stata in rovina. Grazie mille Voodoo Lord, non smetterò mai di parlare di quanto sei grande e potente. Le parole non possono esprimere quanto bene hai fatto per me e la mia famiglia, e credo che le parole non saranno sufficienti per descrivere il tuo buon e grande lavoro. Se hai bisogno di aiuto spirituale, perché non corri da Voodoo Lord, contattalo tramite la sua email: voodooconnect60@gmail.com o whatsapp +234 8097014925 e lui ti aiuterà. Voodoo Lord è innocuo, sicuro e affidabile, quindi contattalo ora per risolvere qualsiasi problema tu abbia.

  47. Il tuo uomo ha improvvisamente detto che voleva il divorzio e tu non hai mai voluto il divorzio perché non riesci a smettere di amarlo? Allora non cercare oltre perché il Signore Voodoo, il grande incantatore, è per te. Quando il mio matrimonio è crollato, mi ha davvero spezzato il cuore e ha persino influenzato il mio lavoro perché continuavo a pensare e non mi concentravo. Amo davvero mio marito, quindi sto cercando dei modi per riconquistarlo dopo aver vissuto separata per alcuni mesi. Mi sono imbattuta nella testimonianza di un uomo che ha detto di essere riuscita a ottenere una promozione con l’aiuto del grande incantatore Signore Voodoo, quindi ho preso il suo contatto e l’ho contattato. Gli ho spiegato i problemi coniugali e mi ha assicurato che le cose sarebbero andate bene, ero fiduciosa e ha detto alcune cose che dovevano essere fatte per raggiungere il mio obiettivo. Ho seguito le sue istruzioni e oggi vivo di nuovo felicemente con mio marito, è davvero un grande incantatore. Contatta Voodoo Lord per qualsiasi problema di vita su WhatsApp +2348097014925 o via email: voodooconnect60@gmail.com. Non te ne pentirai.

  48. Saluti! Quando mio marito, con cui ero sposato da 7 anni, mi ha improvvisamente chiesto il divorzio, il mio mondo è andato in frantumi. Mi sentivo senza speranza e distrutta. Un’amica, che una volta aveva evitato l’ergastolo con l’aiuto del Dott. Ajayi, mi ha esortata a contattarlo. Ero scettica: come avrebbe potuto un incantesimo aiutare il mio matrimonio? Ma la disperazione mi ha spinta a provare. Il Dott. Ajayi è stato gentile, comprensivo e potente. Dopo il suo lavoro spirituale, mio marito ha cambiato completamente idea. Si è scusato, abbiamo iniziato a guarire e la pace è tornata nella nostra casa. Ancora non riesco a crederci, ma è reale. Il Dott. Ajayi ha salvato il mio matrimonio e gliene sarò per sempre grata. Puoi contattare il Dott. Ajayi su Viber / Whatsapp: +2347084887094 o via email: drajayi1990@gmail.com. Credo che non te ne pentirai.

  49. Come tante altre persone, esprimo la mia profonda gratitudine al Dott. Ogugu per il suo aiuto e la soluzione ai miei problemi. Ero accecata dalla gelosia e dalle insicurezze, e questo ha creato il caos nel mio rapporto con il mio fidanzato; lui non ha resistito ai miei problemi e mi ha lasciata. Dopodiché mi sono resa conto di aver esagerato con tutto quello che gli stavo facendo di male, solo per vederlo trasferirsi in un’altra città e persi ogni mezzo per contattarlo e scusarmi. A questo punto sapevo di aver bisogno di aiuto per riconquistarlo, quindi ho dovuto contattare il Dott. Ogugu. Si è mostrato molto preoccupato, gli ho raccontato tutto e ho ammesso di essere in colpa, e lui mi ha assicurato che l’avrei riconquistato e che avrei ripristinato l’amore e la felicità che condividevamo, cosa che ha fatto. Proprio come promesso, dopo 48 ore Thompson mi ha chiamato e mi sono scusata per tutto e mi ha invitata a casa sua per fare pace e tornare insieme. Grazie Dott. Ogugu per tutto e per la sua sincerità nell’aiutare le persone. Mandagli un messaggio tramite WhatsApp +2347011196745 o inviagli un’e-mail tramite: solutiontempledrogugu@gmail.com

  50. Ciao a tutti, mi chiamo ALEX JACKSON e vengo dal Regno Unito. Voglio usare questo medium d’oro per ringraziare il Dottor Ogugu, un grande incantatore, per avermi aiutato a recuperare la mia relazione con il mio ex amante, dopo che lui mi aveva lasciato e mi aveva voltato le spalle ormai da parecchio tempo (6 mesi fa). Ha eseguito un incantesimo per me e, entro 48 ore dal suo lancio, ho ricevuto un messaggio dal mio ex che diceva di essere dispiaciuto per il dolore e le lacrime che mi aveva causato e che non mi avrebbe più fatto una cosa del genere nella sua vita. Sono rimasto sorpreso, ma in seguito l’ho accettato di nuovo. Chiunque si trovi nello stesso problema o in uno diverso e voglia contattare un incantatore può contattare subito il Dottor Ogugu a questo indirizzo email: solutiontempledrogugu@gmail.com.

  51. Dopo che il mio ex fidanzato mi ha lasciato per un’altra ragazza, ero distrutta. Grazie alla guida e al supporto del Dott. Ogugu, è tornato da me con un rinnovato impegno. Sono grata per l’aiuto che ci ha fatto tornare insieme. Contattatelo tramite solutiontempledrogugu@gmail.com o Whatsapp +1(623)-280-6608

  52. Tutto grazie a Voodoo Lord, un incantatore molto potente, per avermi aiutato a realizzare la mia ambizione politica. Se non fosse stato per Voodoo Lord, il mio sogno di diventare senatore non si sarebbe avverato, ma oggi sono senatore grazie a Voodoo Lord. Mi ha anche aiutato a curare la mia malattia interiore con cui combatto da anni. Sto testimoniando per ciò che ha fatto nella mia vita, proprio come gli avevo promesso. L’ho trovato su internet tramite una delle testimoni che aveva aiutato, “TANYA MONROE”. Grazie mille Voodoo Lord, non smetterò mai di parlare di quanto sei grande e potente, le parole non possono esprimere quanto hai fatto per me e la mia famiglia e credo che le parole non possano essere sufficienti per descrivere le tue opere efficaci e meravigliose. Se hai bisogno di aiuto spirituale o di qualsiasi tipo di aiuto, corri da Voodoo Lord: è genuino, innocuo, efficace, comprensivo, comunicativo e sempre disponibile ad aiutarti. Contattalo tramite la sua email su voodooconnect60@gmail.com o Whatsapp al +234-8097014925 e troverà sicuramente una soluzione ai tuoi problemi.

  53. Il mondo dovrebbe conoscere il grande incantatore “Voodoo Lord” che ha la soluzione perfetta per le relazioni, il matrimonio, la salute, le finanze e altri problemi che affliggono l’umanità. Il motivo principale per cui mi sono rivolta al signore del voodoo era trovare una soluzione per riavere mio marito e rimanere incinta perché mio marito mi aveva lasciata perché non riuscivo a rimanere incinta dopo 14 anni di matrimonio. Di recente ho letto testimonianze su Internet che alcune persone hanno scritto sul Signore del voodoo, ed ero molto felice e ho deciso di chiedere aiuto. Ha fatto un ottimo lavoro nel convincere mio marito a tornare da me e a chiedermi perdono, pochi mesi dopo sono rimasta incinta. Ora sono una madre orgogliosa di due gemelli, un maschio e una femmina, e mio marito non ha mai smesso di amarmi e abbiamo vissuto molto felici insieme. Non posso fare a meno di pubblicare il suo nome su Internet perché ha fatto un buon lavoro per me. Chiunque abbia bisogno del suo aiuto può contattarlo via email [voodooconnect60@gmail.com] o aggiungerlo su WhatsApp [+234 8097014925]. Puoi contattarlo oggi stesso per risolvere i tuoi problemi e rimanere felice per sempre.

  54. Ci siamo riconciliati di recente, anche se è stato difficile. Sono passati più di mesi e tutto sembra essere tornato alla normalità. Ora mi tratta meglio ed è stato un processo di guarigione per noi. L’incubo che durava da quasi tre anni prima che ci lasciassimo è finalmente finito. È come se ci fossimo innamorati di nuovo. Ci siamo entrambi lasciati il ​​passato alle spalle e siamo andati avanti e, per la prima volta da molto tempo, il futuro sembra molto più luminoso. Non riesco a esprimere a parole quanto sono grato al Dott. Wale. È come se avessimo finalmente riscoperto quelle cose di noi stessi che ci hanno fatto innamorare a prima vista. Tutte le preoccupazioni e lo stress sono semplicemente svaniti. Grazie Dott. Wale per aver salvato il mio matrimonio in frantumi e avermi riportato la mia donna. Mia moglie ed io viviamo di nuovo felici e contenti. Tutto grazie al Dott. Walè. Se hai qualche problema, contatta subito il DR WALE e ti garantisco che ti aiuterà a contattarlo tramite
    WhatsApp/Viber: +2347054019402 OPPURE
    Email: drwalespellhome@gmail.com

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Autore

fandzu@gmail.com

Christian Raimo (1975) è nato a Roma, dove vive e insegna. Ha pubblicato per minimum fax le raccolte di racconti Latte (2001), Dov'eri tu quando le stelle del mattino gioivano in coro? (2004) e Le persone, soltanto le persone (2014). Insieme a Francesco Pacifico, Nicola Lagioia e Francesco Longo - sotto lo pseudonimo collettivo di Babette Factory - ha pubblicato il romanzo 2005 dopo Cristo (Einaudi Stile Libero, 2005). Ha anche scritto il libro per bambini La solita storia di animali? (Mup, 2006) illustrato dal collettivo Serpe in seno. È un redattore di minima&moralia e Internazionale. Nel 2012 ha pubblicato per Einaudi Il peso della grazia (Supercoralli) e nel 2015 Tranquillo prof, la richiamo io (L'Arcipelago). È fra gli autori di Figuracce (Einaudi Stile Libero 2014).

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