L’odio di Renzi per i sindacati non è una roba di ieri
“La gente è dalla nostra parte e non dalla parte dei sindacati” (ottobre 2014)
“Vedere che dopo tutto il lavoro fatto per salvare il sito e quindi i posti di lavoro a Pompei un’assemblea sindacale blocca all’improvviso migliaia di turisti sotto il sole o vedere che dopo le nottate insonni per coinvolgere Etihad e evitare il fallimento di Alitalia, gli scioperi dei lavoratori di quell’azienda rovinano le vacanze a migliaia di nostri concittadini, fa male”. (25 luglio 2015)
“I sindacati devono capire che la musica è cambiata” (giugno 2014)
“I sindacati? Hanno più tessere che idee” (1 agosto 2015)
“A quei sindacati che vogliono contestarci chiedo: dove eravate in questi anni quando si è prodotta la più grande ingiustizia, tra chi il lavoro ce l’ha e chi no, tra chi ce l’ha a tempo indeterminato e chi precario. Si è pensato a difendere solo le battaglie ideologiche e non i problemi concreti della gente” (14 settembre 2014)
“Noi vogliamo bene ai sindacati che difendono i lavoratori e non ai sindacati che difendono la miriade di sigle. Difendiamo il lavoro e non i professionisti della burocrazia” (20 novembre 2014)
“I sindacati sfruttano il dolore dei lavoratori per attaccarci” (3 novembre 2014)
“Dovremo difendere i sindacati da se stessi” (25 luglio 2014)
“Chiamarli Fantozzi sarebbe far loro un complimento… […] I dipendenti di Palazzo Vecchio timbrano alle 14 e già un quarto d’ora prima sono in coda col cappotto, pronti ad uscire. […] Non si possono licenziare. […] Eh no, ci sono le tutele. Ecco: vuole sapere qual è l’organizzazione piu’ lontana dalla mia generazione? I sindacati. […] Più di un iscritto su due è in pensione, mentre noi, se va bene, ci andremo a 70 anni. E hanno giri d’affari miliardari. [… I modelli da seguire sono Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google […] Ho visitato la sede di Mountain View e sono rimasto folgorato: niente badge, campi da ping pong, la parete per l’arrampicata. Mi piacerebbe che al Comune di Firenze si lavorasse così”. (18 luglio 2011)
“Se i sindacati non sono d’accordo, ce ne faremo una ragione” (10 marzo 2014)
“No alla cultura ostaggio dei sindacalisti. Non gliela daremo vinta, mai. E il dl lo dimostra in modo inequivocabile. Cambierà, eccome se cambierà” (ieri)
Probabilmente da molto prima del 2011, da quando era bambino http://malvinodue.blogspot.it/2015/02/altro-che-figlio-di-silvio-berlusconi.html