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Questo pezzo è uscito sul Venerdì di Repubblica.

Significant Objects è un esperimento prima ancora che un libro. L’idea è di due scrittori americani, Rob Walker e Joshua Glenn, che nel luglio del 2009, a titolo puramente sperimentale, decisero di trovare risposta alla domanda: può una grande storia trasformare una cianfrusaglia senza alcun valore in un oggetto significativo? L’esperimento durò cinque mesi, e coinvolse cento scrittori. A ognuno dei cento venne assegnato un oggetto con la richiesta di scriverci sopra una storia. Gli stessi oggetti (saliere, statuine, tazze, candele e pupazzetti), comprati con meno di 130 dollari, vennero poi rivenduti su eBay usando come didascalia i rispettivi racconti e facendo incassare a Walker e Glenn poco più di tremila e seicento dollari e la risposta: sì, una grande storia può trasformare una cianfrusaglia in un oggetto di valore.

Walker e Glenn decisero così di usare la scoperta a fini di beneficienza, ripetendo l’esperimento con altri cinquanta oggetti e scrittori e devolvendo il ricavato alla 826 National, la scuola di scrittura no-profit di Dave Eggers e Nínive Calegari a San Francisco. E poi di nuovo, fino a un totale di duecento oggetti, duecento racconti e quasi 8mila dollari dati in beneficienza. Cento di quei racconti sono appena stati pubblicati in America in un unico volume illustrato (Significant Objects. 100 Extraordinary Stories About Ordinary Things, Fantagraphics Books, $ 24,99, con doppia copertina a scelta e foto degli oggetti). Tra gli autori ci sono Jonathan Lethem, Colson Whitehead, Padget Powell, Laura Lippman, Heidi Julavits, Meg Cabot, Nicholson Baker, William Gibson, Shelley Jackson, Bruce Sterling.

Una spazzola raccogli briciole (comprata a un dollaro e rivenduta a 30 dollari e 99) diventa così un insolito accessorio per un lupo mannaro allergico alla polvere di cui si innamora la protagonista del racconto di Jackson. Mentre un piccolo stivale di metallo (comprato per 3 dollari e rivenduto a 86) genera nella fantasia di Sterling una storia ambientata nel 1861 in cui quattro soldati italiani sbarcano a New Orleans al comando del capitano Chatham Roberdeau Wheat. Dopo essersi battuti contro Garibaldi e l’Unità d’Italia i quattro si ritroveranno in poco più di una pagina da borbonici a massoni, impegnati a combattere e morire durante la guerra civile americana.

E poi c’è un torsolo di mela di legno (comprato a un dollaro e rivenduto a 102 e 50), accompagnato dal bel racconto di Julavits (il più bello dei cento). Nel racconto c’è un uomo che ha una moglie malata di malinconia all’utero. La moglie è talmente malinconica e malata che ha smesso di mangiare e l’uomo si strugge a ogni pasto, così si chiude in garage e inizia a intagliare dei finti cibi di legno che sembrino già mangiati, e quotidianamente li sostituisce ai piatti intonsi della moglie. Ma a quel punto è la moglie a struggersi dello struggimento del marito, e per interrompere l’inutile sostituzione dei piatti afferra un finto torsolo di mela ed esasperata lo getta in giardino. Poi la moglie muore, e l’uomo si ritrova in buona compagnia di un albero nato dal torsolo di legno gettato in giardino. Come a dire: è l’impossibile che certe volte rende possibile la vita.

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2 commenti

  1. Interessante. Quindi gli aquirenti credono nella magia, nell`omeopatia, e nella transustanziazione (o come diavolo si scrive). Interessa un Colosseo da ristrutturare?

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Autore

tizianaloporto@minimaetmoralia.it

È nata a Bolzano e ha vissuto ad Algeri e Palermo. Abita tra Roma e New York, dove traduce e scrive di libri, cinema e fumetti per La Repubblica, Il venerdì e D. Ha tradotto, tra gli altri, Charles Bukowski, Tom Wolfe, Jacques Derrida, A.M. Homes, Douglas Coupland, James Franco, Lillian Roxon e Lena Dunham, e ha tradotto e curato la nuova edizione italiana di Jim entra nel campo di basket di Jim Carroll (minimum fax, 2012). Insieme a Daniele Marotta è autrice del graphic novel Superzelda. La vita disegnata di Zelda Fitzgerald (minimum fax, 2011), pubblicato anche in Spagna, Sudamerica, Stati Uniti, Canada e Francia.

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