Nella biblioteca di Osama Bin Laden: Al Qaeda vs Stato islamico
di Giuliano Battiston pubblicato 28 Maggio 2015 · 1 Commento
Questo pezzo è uscito su Reset
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Kabul
Ci sono almeno due modi per leggere e interpretare i documenti di Osama bin Laden resi pubblici mercoledì scorso. La lettura a volo d’uccello della lista dei libri ritrovati e il “close reading” dei messaggi e delle lettere di natura operativa. La prima serve ad avere un quadro complessivo – anche se parziale – degli interessi di Osama bin Laden, delle sue abitudini personali, del suo universo ideologico-culturale. La seconda serve invece a capire cosa intendesse fare Osama bin Laden della sua organizzazione, e cosa la distingua dal gruppo che ha conquistato l’egemonia nel panorama del jihadismo contemporaneo: lo Stato islamico.
In un articolo pubblicato sul sito War on the Rocks, Clint Watts – già agente speciale dell’Fbi e ora ricercatore senior al Foreign Policy Research Institute di Philadelphia e al George Washington University Center for Cyber and Homeland Security – fornisce indicazioni utili per una lettura selettiva, e ricorda una cosa fondamentale: Bin Laden era un terrorista. Come tale, programmava attentati, elaborava piani strategici, compiva scelte tattiche, forniva indicazioni concrete (spesso disattese) ai suoi seguaci.
Categoria approfondimenti, giornalismo, reportage · Tag Abdallah Azzam, Abu Bakr al-Baghdadi, Abu Musab al-Zarqawi, Barack Obama, Clint Watts, Edward Snowden, Giuliano Battiston, Hakimullah Meshud, Jason Burke, Jeffrey S. Anchukaitis, Michael Scheuer, Michiko Kakutani, Mukhtar Abu al-Zubair, Noam Chomsky, Osama Bin Laden, Paul Kennedy, Sayf-al’Adl
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