La Francia di Barthes e Mitterand nel romanzo di Laurent Binet

«La vita non è un romanzo. O almeno vorreste credere che sia così. Roland Barthes risale Rue de Bièvre. Il più grande critico letterario del XX secolo ha tutte le ragioni per essere angosciato al massimo livello. Sua madre, con cui aveva un rapporto molto proustiano, è morta. E il suo corso al Collège de France, intitolato “La preparazione del romanzo”, si è risolto in uno smacco che difficilmente può nascondersi: per tutto l’anno ha parlato ai suoi studenti di haiku giapponesi, di fotografia, di significanti e significati, di divertissements pascaliani, di camerieri del bar, di vestaglie o di posti in aula magna – di tutto, tranne che del romanzo».