Django e il control freak – Vendicarsi della storia

Django Unchained ha vinto due oscar: per i dialoghi e per l’attore non protagonista, il tedesco Christoph Waltz. La combinazione dei due premi rivela che l’idea di Tarantino di riscrivere l’era schiavista “facendo vincere i buoni” ha toccato la giuria dell’Academy.

Il film è una storia di vendetta in cui Django, uno schiavo nero, ammazza padroni bianchi insieme e grazie a un cacciatore di taglie tedesco, il Dr. King Schultz (Waltz), da cui viene riscattato nella prima scena. Django Unchained è tutto centrato sulla capacità di Schultz di affabulare e abbindolare gli schiavisti con discorsi geniali, tarantiniani, che regalano al duo un vantaggio psicologico e strategico nelle sparatorie, sempre vinte senza problemi fino alla scena madre del film, che comincia dopo due ore di successi. In poche parole, Waltz e il dialoghista Tarantino sconfiggono con verve retorica postmoderna l’intero sistema schiavistico americano di metà Ottocento. Questa operazione è piaciuta all’Academy proprio nella sua combinazione attore-parola.