Pablo Honey, i Radiohead prima della rivoluzione
Da qualche giorno è uscito A moon shaped pool, l’ultimo album dei Radiohead. In questo pezzo (uscito su Pagina 99, che ringraziamo) Daniele Bova racconta gli inizi della band a partire da Pablo Honey, primo disco, uscito 23 anni fa.
Cedendo per un attimo alla suggestione di una possibile relazione mistica tra i numeri, c’è n’è uno, il sette, che misura gli anni trascorsi dal primo disco dei Radiohead, Pablo Honey , al quarto, Kid A. Lo stesso numero di anni separa il primo album ufficiale del Beatles, Please Please Me, datato marzo 1963, all’ultimo, Let it Be, maggio 1970. Questa che potrebbe apparire una consonanza priva di particolari significati, se indagata attraverso la lente della critica musicale, ci svela una similitudine forse molto rilevante tra due delle band che maggiormente hanno saputo incarnare il paradigma della musica pop-rock, in bilico tra prodotto di consumo, arte e avanguardia sperimentale.
Interstellar Burst – sull’ubiquità dei Radiohead
di Liborio Conca
Probabilmente i Radiohead sono morti. Da qualche parte, nell’estate del 1995, hanno lasciato il nostro mondo.
È stato dopo la pubblicazione di The Bends, il loro ultimo disco da vivi, durante il tour che raggiunge in agosto i margini dell’Impero per una notte che raccontano sia stata memorabile, a Catania, in un clamoroso concerto allo stadio Cibali, di spalla ai Rem. L’occidente vive in quegli anni un momento di serenità diffusa, Clinton a Washington e Blair in arrivo a Londra, a Roma che importa.
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