Se il nostro sguardo è sempre culturale

“Mi piace guardare”, dice Chance Giardiniere in Oltre il giardino, quasi consapevole della densità interna a un’azione talmente radicata in ognuno di noi da non riuscire più a essere percepita neppure come un’azione vera e propria bensì come una specie di intelaiatura originaria, l’endoscheletro sul quale si fonda il nostro stare al mondo.

Il romanzo graffito

Esiste la scrittura ed esiste il graffito. Se la scrittura può essere considerata un’evoluzione del graffito, una sua formalizzazione articolata, l’iscrizione rupestre che è diventata adulta, il graffito è invece in sé scalfittura, lesione stilizzata, la scrittura prima della scrittura. Un’espressione che si colloca tra introversione ed esigenza di sfogo, un segno ininterrottamente in lotta con il limite della materia.