Narrazioni della noia – «Shame» di Steve McQueen

Pubblichiamo una recensione di Andrea Cirolla su «Shame» di Steve McQueen.

Qualche anno fa ho letto Filosofia della noia, di Lars Fr. H. Svendsen (Guanda 2004). Ero all’università, mi serviva per un esame di filosofia morale noioso e sulla noia; non lo apprezzai molto. Però mi torna in mente spesso, sarà perché parla di cinema e di un regista tuttora attivo. Cronenberg, col suo Crash (1996) si basava sull’omonimo romanzo di James Graham Ballard del 1973. Svendsen lo prende a esempio come opera cinematografica (e prima letteraria) sulla noia.

In brutale sintesi, Crash parla di uomini e donne che trovano l’eccitamento sessuale attraverso incidenti automobilistici: dopo degli incidenti; dentro automobili incidentate; progettando rifacimenti di incidenti celebri; ecc. Per Svendsen il film «affronta il rapporto tra realtà, noia, tecnica e trasgressione» (p. 87).