Viaggio ai confini dell’Uomo

Questo reportage, uscito sul Venerdì, racconta cinque giorni di vela a bordo di Maserati con Giovanni Soldini e il suo equipaggio. (Immagine: Giovanni Soldini e Matteo Nucci. Foto di Tommaso Ausili/Contrasto.)

A un certo punto, al terzo giorno di navigazione fra La Spezia e Cadice, mentre Maserati con le sue vele immense passa a sud di Ibiza, Giovanni Soldini mi prende per un braccio e mi spinge sottocoperta. “Stai mangiando poco, tu. Vieni con me. Se non ti nutri bene, in barca non vai da nessuna parte”. C’è un sole caldissimo, fuori, e il cielo pulito di ottobre. “Ecco” fa mentre stappa una bottiglia di vino avvicinandomi una cuccuma in cui ha calato una carbonara fumante. Ci ha pensato lui, insieme a Michele Sighel, un fotografo trentino che ha lasciato tutto per la vela, e a cui Soldini ha rivelato i suoi segreti. Ossia: le misure, il tempo e la capacità di ascoltare la portata del fischio della pentola a pressione. Perché tutto si cucina solo nella pentola a pressione, sulle barche di Soldini. Velocità e arte da stregoni: basta conoscere il perfetto equilibrio fra acqua di mare e acqua desalinizzata, tempi di cottura dei cibi e capacità di non farsi trarre in inganno dal fischio della pentola sospesa sul fornello basculante. Niente sprechi di acqua, di sale, di pentole, di energia. Mantenimento di calorie e sapori. È in quel momento che capisco: la pentola a pressione domina sul ventre delle barche di Soldini, lui è il re di quel ventre e questo è il segreto che ne fa uno dei più straordinari navigatori dei nostri tempi.