La disinformazione. Per un’ontologia catanese

di Pierandrea Amato

Parte prima: chi è l’attore?

Un regista francese, con un forte legame con l’Italia, dove ha girato alcuni dei suoi lavori, qualche anno fa decide di realizzare un film in Sicilia. Il regista, per realizzare il suo progetto, invita a un incontro un professore di filosofia perché un suo lavoro potrebbe incrociare il soggetto del film. La promessa di questo primo incontro, preceduto da una scarna e-mail, mette a disagio il professore; almeno, quanto la prima impressione di fronte a un disegno che unisce i Pupi e il cinema francese (forse, da sciocco, temeva una versione del grand Tour fuori tempo massimo).

Generazione Amleto

Questo pezzo è uscito su Orwell. (Immagine: Roberto Herlitzka in Ex Amleto.)

L’Ex Amleto di Roberto Herlitzka è uno spettacolo di struggente bellezza. In scena nei giorni scorsi a Roma, al Teatro Lo Spazio, e dal 26 novembre al Teatro Franco Parenti a Milano, è un monologo adattato da Shakespeare in cui l’Amleto diventa Ex ed Herlitzka è sul palco da solo. Niente scenografie né costumi, solo una sedia, una spada, la cornice di uno specchio e un teschio. Che non prende in mano mai. Lo spettacolo dura un’ora e mezza, e in quell’ora e mezzo vedi anche la Danimarca. Così Herlitzka: “Mi sono inventato Ex Amleto perché l’Amleto in scena non sono mai riuscito a farlo. Almeno una volta, potrò dire tutte le sue battute di fila”.