Aspettando Roma-Juve (e parlando anche di altro). Intervista a Rudi Garcia

È sempre un piacere (e un onore) per noi di m&m ospitare gli articoli di Gianni Mura. Per cui grazie Gianni, e grazie alla redazione sportiva di “Repubblica” dove questo pezzo è stato originariamente pubblicato.

di Gianni Mura

Rudi Garcia ci riguarda (anagramma). Ci riguarda perché è il primo francese ad allenare in serie A e per giunta ad allenare una squadra devastata nel rendimento, umiliata e criticata a sangue dai suoi stessi tifosi, quindi candidata a un rapido e inglorioso fallimento. In teoria. In pratica, Garcia ha firmato un capolavoro anche se, naturalmente, ci tiene a dividere i meriti con tutti. Avevo in mente una domanda da fargli per rompere il ghiaccio: quali differenze fra Trigoria e Luchin, il centro d’allenamento del Lilla? Sono zone che conosco abbastanza, per via del ciclismo. Luchin è un impianto all’avanguardia, che si sviluppa intorno a una fattoria lunga e bassa dell’800. È vicinissimo al Carrefour de l’Arbre, dove comincia la zona di pavé più dura nella Parigi-Roubaix. Cancello la domanda man mano che il taxi s’avvicina a Trigoria, in uno scenario da Roma pasoliniana: donne più o meno vestite in mostra a ogni slargo, il ciglio della strada ininterrottamente segnato da sacchetti di spazzatura, bottiglie di plastica, brandelli di copertoni, stracci, rifiuti assortiti, un potente e annoso inno alla sporcizia. La cancello anche perché ne ho una di riserva