Reliquiario personale
di Giulia Bocchio C’era una festa molto sudata ai piedi del castello di Caen, era una notte di luglio umida, lo si percepiva dall’erba e dal fatto che eravamo sostanzialmente nudi, sensibili a tutto. Parlavamo lingue ibride, ma nella nostra memoria c’era qualcosa di distorto e medievale, ricordi che appartenevano a un’epoca diversa, lontanissima, ben […]
“La veglia” di Michele Orti Manara: un estratto da “Cose da fare per farsi del male”
Pubblichiamo, ringraziando l’autore e l’editore, un estratto da La veglia, racconto di Michele Orti Manara raccolto in Cose da fare per farsi del male, pubblicato da Giulio Perrone Editore.
Il racconto e la complessità del presente. Intervista agli autori della seconda quartina di Tetra
Quattro racconti di quattro grandi autori ogni quattro mesi, Tetra Edizioni riunisce le voci dei migliori scrittori contemporanei, con l’intento di restituire ai lettori un mosaico della scena odierna attraverso la forma del racconto, unendo grandi maestri a giovani penne. Andrea Donaera, autore presente nella prima quartina, intervista i protagonisti della seconda: Romana Petri, con […]
Il giorno in cui ho smesso di scrivere racconti
di Marco Piazza C’è stato un tempo, peraltro neanche troppo lontano, nel quale bastava un attimo. Un dettaglio, un piccolo particolare, un’immagine alla quale ne seguiva subito un’altra in un gioco a rincorrersi. Nella mia mente si allineavano fotogrammi, o sequenze di fotogrammi, pescati tra le migliaia di immagini che quotidianamente si imprimono sulla rètina. […]
Editing sul new jersey – un racconto di Sergio Peter
di Sergio Peter Ho imparato ad apprezzare i benefici dell’editing sul new jersey molti mesi dopo l’incontro con Santillana. Non è neanche il suo vero nome. Era fissato con Krsna; una volta al bar dell’autostrada aveva iniziato a gridare ad alta voce dei pezzi di Fato antico e fato moderno. Gli avventori chiedevano: “Che cazzo […]
Quattro racconti di Emanuele Modigliani
Pubblichiamo quattro racconti di Emanuele Modigliani, da “Il mondo ha occhi di pietra”, Edizioni Ensemble, 2019. *** Brividi Adesso si alza (la moto) e si alza ancora quando accelerano, e scorrono via da un semaforo a un altro. È come un lampo di luce in un brivido e poi si fermano e parlano e i […]
Robert Coover, il distruttore di mondi
Pubblichiamo l’introduzione a “La babysitter e altre storie” di Robert Coover, raccolta di trenta racconti (tradotti da trenta traduttori italiani), pubblicata da NN Editore, che ringraziamo. di Luca Pantarotto Nel 2011 il Guardian commissiona a Hari Kunzru un lungo pezzo critico su Robert Coover. Malgrado i suoi quasi cinquant’anni di carriera (il suo primo romanzo, […]
Il numero 10 di effe – Periodico di Altre Narratività
Otto racconti selezionati da otto riviste indipendenti: è nato così il numero 10 di effe – Periodico di Altre Narratività, l’antologia periodica curata da Flanerí e dallo studio editoriale 42Linee. Questa uscita speciale, ricca di suggestioni e talenti letterari ancora inediti, è stata ideata in collaborazione con Cadillac, CrapulaClub, Colla, L’inquieto, retabloid, Verde e ’tina, […]
Miniature
di Emanuele Modigliani La tassa – L’ho fatto, mi lascerete stare adesso. L’ho fatto per voi. – Una cucina inondata di sole di mattina, si preparano frittelle. Un pugno di giovani rappresenta qualcosa di oscuro, che non c’entra nulla o quasi con il mondo e che è lontano, che in fondo non si capisce, ma […]
La tomba dell’amore? – Intervista a Luca Ricci sugli Autunnali
Raccontisti che si fanno romanzieri. Fino a qualche anno fa due dei nomi che uscivano con più frequenza come migliori raccontisti italiani erano quello di Paolo Cognetti e il tuo. Poi Paolo ha vinto lo Strega, sì, ma con un romanzo. Adesso anche tu sei uscito con un romanzo. Esiste una forza che spinge i raccontisti a diventare romanzieri? C’entra col pregiudizio dell’editoria italiana rispetto alla forma breve? short-story1
Il racconto è la sezione aurea delle storie, funziona davvero solo se è perfetto; il romanzo è un contenitore in grado di accogliere le cose più disperate, ha una forma slabbrata e flessibile. La mia sperimentazione come romanziere è stata precisamente quella di voler scrivere un romanzo come un racconto. Con la stessa verticalità e, cosa ben più grave, non volendo rinunciare alla volontà di perfezione che anima lo scrittore di racconti. Cosa ne è venuto fuori lo diranno i lettori, ma di sicuro non si tratta di un’abiura rispetto al mio percorso. Casomai è una celebrazione del racconto sotto mentite spoglie.
Commenti recenti
Stato dell’arte e proposta teorica