Le guerre di Salinger
di Giuseppe Rizzo pubblicato 16 Giugno 2014 · 5 Commenti
Questo articolo è uscito su Il Foglio. Ringraziamo l’autore e la testata.
Chi ha avuto un’adolescenza se la ricorda, chi non l’ha avuta, beato lui. Chi l’ha avuta, a un certo punto, in uno di quei momenti che alterna la vergogna di stare al mondo al desiderio di potenza di distruggerlo, l’intelligenza e la noia dilapidate in giornate eccitate e storte, ha sentito le vene dei polsi ballare al suono elettrico della parola “ribellione”. Gratuita è la ribellione dell’adolescenza, e giusta insensata allegra, veloce velenosa e apatica. E a un certo punto, l’adolescenza e la sua ribellione sono diventate “schife” (“lousy” in inglese), come prosecuzione di un’infanzia altrettanto “schifa”. La comparsa di questo aggettivo, a differenza degli altri, è databile: luglio 1951 (1961 in Italia), mese di pubblicazione del Giovane Holden di J.D. Salinger. Da allora il romanzo ha venduto 65 milioni di copie ed è stato sfogliato da almeno il doppio delle persone: tanto che si può dire che sono pochi i lettori a non conoscere Holden Caulfield, e molto pochi gli adolescenti che non si sono riconosciuti nelle sue ribellioni.
Categoria letteratura, libri, ritratti · Tag Charlie Chaplin, David Shields, Elia Kazan, Ernest Hemingway, Eugene O’Neill, Eugene Reynal, Giuseppe Rizzo, Ian Hamilton, J.D. Salinger, Jean Miller, Joan Didion, John Cheever, John Hinckley, John Lennon, John Updike, Joyce Maynard, Mark Chapman, Matteo Colombo, Michiko Kakutani, Oona O’Neill, Orson Welles, Rebecca Schaeffer, Robert Bardo, Robert Wickes, Ronald Reagan, Shane Salerno, Whit Burnett
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