“Lo Stradone” per “Remoria”. Per una rilettura storico-esoterico-visionaria di Roma

Pubblichiamo un estratto dal numero monografico di Vesper – Rivista di architettura, arti e teoria, semestrale dello Iuav di Venezia, dedicato alla magia. Ringraziamo l’autore e la direttrice della rivista Sara Marini. di Stefano Pifferi Luogo mitico sin dalla sua fondazione, “nuova Gerusalemme” e città celeste, gloria e giubilo del creato ma anche museo a […]

Su “La città dei vivi”

A seguito di un lungo pezzo di Walter Siti su La città dei vivi, il quotidiano Domani mi ha chiesto un contributo da cui far partire una discussione che è proseguita  on line. Ho accettato di buon grado. Ringrazio Domani consapevole che l’autore non ha l’ultima parola su ciò che ha scritto. di Nicola Lagioia Per quali strade […]

Spinaceto con gli occhi di un terzino sinistro

di Alberta Aureli È il 1993 quando Nanni Moretti ondeggia in una calda estate romana sulla famosa Vespa Piaggio e in una scena di Caro Diario arriva fino a Spinaceto. Mentre ci arriva riflette, e pensa all’immaginario negativo che si è costruito attorno al quartiere, poi si ferma, e dice al ragazzo seduto su un […]

Roma sotto attacco. Cosa sta succedendo a Centocelle

Criminalità, spaccio, fascismo, racket, mafia: queste le parole che sono state usate maggiormente, tra le istituzioni e il dibattito pubblico, nel racconto di ciò che sta avvenendo nel quadrante est di Roma, in particolare nel quartiere di Centocelle.

La vicenda – che ormai ha assunto rilevanza nazionale – si è aperta lo scorso 25 aprile, quando alle ore tre e venti circa del mattino ignoti hanno incendiato con una bomba carta la libreria e caffetteria La pecora elettrica, in Via delle Palme, nel quinto municipio della città. La violenza di sei mesi fa era stata spesso e indisturbatamente ricondotta alla matrice politica, dato soprattutto il noto retaggio antifascista e il carattere di aggregazione culturale della libreria.

Diario dello smarrimento

di Ilaria Palomba Diario dello smarrimento di Andrea di Consoli (InSchibboleth edizioni, 2019, pp. 167, euro15) infrange la scolastica distinzione tra i generi: narrativa, saggistica e poesia, li contiene tutti; è un affresco neorealistico del presente, nato come raccolta di post su Facebook, dove non mancano ritratti umani di uomini noti e non, ricchi e […]

Esquilino: il Cristo morto tra i rifiuti

Questo lungo reportage fu scritto, e poi pubblicato, nel 2016. Adesso credo sia il momento di condividerlo anche on line. di Nicola Lagioia A pochi passi da dove abito, nel quartiere Esquilino, a Roma, il giorno dopo il solstizio d’estate, alle tre del pomeriggio, tornando a casa trovo un vecchio signore gettato per terra, mezzo sepolto […]

La giovane pensionata (Un racconto di Chiara Pazzaglia)

di Chiara Pazzaglia Mi sono laureata, ho offerto un brindisi a qualche amico dopo la discussione e poi ho ripreso la mia routine. Seguendo la mia coinquilina già da qualche mese lavoro part time in un call center. Ogni giorno mi danno un questionario e una lista di numeri da chiamare, siamo in venti in […]

Al cuore, Cuarón! Su Roma, con spoiler

Parte molto lento, Roma, soffermandosi a lungo sui fatterelli quotidiani di una famiglia borghese del quartiere Colonia Roma, Città del Messico, negli anni ’70. All’inizio seguiamo soprattutto le faccende di Adela e Cleo, domestiche indie della famiglia, e il rapporto tra le due: Adela è quella più esperta, Cleo invece sta ancora provando a farsi una vita fuori dal lavoro. Per il resto: attenta al cane Borras, lava a terra, cucina, occhio alle quattro pesti che gironzolano per casa, il tè per padron Antonio è pronto?, donna Sofia è rientrata?

La felicità è un maiale morto sul Müggelsee

di Marco Mantello   “Vagano per decenni sulle distese di ghiaccio della noia e dell’abitudine e intanto si odiano, si odiano perché uno dei due è più distinto dell’altro, perché ha ricevuto un’educazione più raffinata e tiene il coltello e la forchetta in maniera più elegante, o perché ha conservato lo spirito di casa inculcatogli […]

La tomba dell’amore? – Intervista a Luca Ricci sugli Autunnali

Raccontisti che si fanno romanzieri. Fino a qualche anno fa due dei nomi che uscivano con più frequenza come migliori raccontisti italiani erano quello di Paolo Cognetti e il tuo. Poi Paolo ha vinto lo Strega, sì, ma con un romanzo. Adesso anche tu sei uscito con un romanzo. Esiste una forza che spinge i raccontisti a diventare romanzieri? C’entra col pregiudizio dell’editoria italiana rispetto alla forma breve? short-story1

Il racconto è la sezione aurea delle storie, funziona davvero solo se è perfetto; il romanzo è un contenitore in grado di accogliere le cose più disperate, ha una forma slabbrata e flessibile. La mia sperimentazione come romanziere è stata precisamente quella di voler scrivere un romanzo come un racconto. Con la stessa verticalità e, cosa ben più grave, non volendo rinunciare alla volontà di perfezione che anima lo scrittore di racconti. Cosa ne è venuto fuori lo diranno i lettori, ma di sicuro non si tratta di un’abiura rispetto al mio percorso. Casomai è una celebrazione del racconto sotto mentite spoglie.