«Analizzava tutto nei minimi dettagli»: ricordo di Gil Scott-Heron
Questo articolo è apparso il giorno successivo alla morte di Gil Scott Heron sul blog NewBlackMan. La traduzione è di Dario Matrone.
di Adam Mansbach
Sono passati quindici minuti da quando ho saputo che Gil Scott-Heron non c’è più. Un tempo sufficiente per riascoltare «Winter in America» e «Pieces of a Man», e piangere, e convincermi che la sua morte è una delle più grandi tragedie che io abbia mai vissuto.
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