di Oscar Iarussi pubblicato 9 Luglio 2014 · 1 Commento
Questo articolo è apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno.
Fanno testo i Rolling Stones, non proprio gli ultimi arrivati. La domanda è: che cosa costituisce o promuove l’identità italiana oltre i confini? Il cinema vi gioca un ruolo importante, come conferma il recente premio Oscar al «felliniano» La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Al film ora si ispira il video di Mick Jagger & Co caricato su You Tube dopo il concerto romano del 22 giugno al Circo Massimo, già cliccato a iosa nel sito www.rollingstones.com. Sulle note della struggente Streets of Love e nelle soffuse luci «a cavallo» dell’alba o del crepuscolo, scorrono le immagini dei vecchietti rock (bellissimi, oltretutto, oggi più che mai), alternate con i volti di giovani nel pubblico e con scorci capitolini dal vago sapore retrò (nostalgia canaglia). A un tratto, nel video, sventola un tricolore, sebbene l’accattivante profezia di Jagger sia stata smentita: «L’Italia vincerà il Mondiale», aveva detto prima della partita contro l’Uruguay.
Categoria approfondimenti, cinema, cultura · Tag Anna Magnani, Antonio Skàrmeta, Benedetto Croce, Carlo Levi, Edoardo Winspeare, Emmanuel Lévinas, Ernesto Galli della Loggia, Fabio Mollo, Federico Fellini, Gabriele Salvatores, Gesualdo Bufalino, Giambattista Basile, Giambattista Vico, Giordano Bruno, Giuseppe Marotta, Giuseppe Tornatore, Leonardo Sciascia, Luis Bacalov, Massimo Troisi, Matteo Garrone, Michael Radford, Michele Placido, Mick Jagger, Nino Rota, Oscar Iarussi, Pablo Neruda, Paolo Sorrentino, Pietro Germi, Pirandello, Rolling Stones, Sergio Rubini, Sophia Loren, Susan Sontag, Tommaso d’Aquino, Toni Servillo, Vittorio De Seta, Vittorio De Sica
di minima&moralia pubblicato 19 Maggio 2014 · 4 Commenti
Questo è un estratto dal terzo capitolo del libro omaggio e introduzione a David Foster Wallace, scritto da Alessandro Raveggi, uscito per la collana digitale Starter di Doppiozero edizioni. Qui maggiori informazioni. (Fonte immagine)
di Alessandro Raveggi
Quando si commenta che è difficile ciò che scrive un autore, possiamo dare molti sensi a questa aggettivazione. Difficile perché fuori dallo spirito dell’epoca e dalle mode, irricevibile, inattuale. Difficile perché astruso e barocco, forse anche infausto, incompleto, persino mal scritto – sebbene a qualcosa che definiamo come difficile si consenta spesso il beneficio di una dignità artistica, o letteraria, che sia. Difficile poi può essere detto di qualcosa che è doloroso, doloroso ciò che vi si dice, che tocca le corde più sensibili e profonde del lettore – al di là di come arrivi a toccarle, come nel caso del nostro autore alla ricerca di una nuova sensibilità autentica oltre le postmoderne case stregate: David Foster Wallace, pur sempre un prototipo di Mr. Difficult. La difficoltà di un autore o di un testo può dipendere poi dal piacere immediato della lettura, la lettura sonora o una lettura solo inizialmente comprensiva-costruttiva. Che tipo d’esperienza è quella di leggere, leggere a voce alta, leggere in solitaria, leggere a letto o in bagno, se volete, David Foster Wallace? È bene dedicare qualche riflessione al tema.
di Giorgio Vasta pubblicato 12 Febbraio 2014 · 1 Commento
Questo pezzo è uscito su la Repubblica.
Partiamo da quello che potrebbe apparire un paradosso: «Laddove Giovanni Paolo II riteneva che la dignità richiedesse l’inviolabilità della vita umana, dal concepimento alla cessazione naturale di tutte le funzioni vitali, la famosa organizzazione svizzera Dignitas aiuta a porre fine alla propria esistenza tutti coloro che desiderano “morire con dignità”».
E ancora: se il concetto di dignità è cruciale tanto nella Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 quanto nella Legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania del 1949, nel 2006 il presidente iraniano Ahmadinejad si rivolse ad Angela Merkel sostenendo che «è responsabilità comune di tutte le persone che hanno fede in Dio difendere il valore e la dignità umana».
Categoria libri, recensioni · Tag Ahmadinejad, Alberto Sordi, Angela Merkel, Cicerone, Francesco Rende, Franz kafka, George Orwell, Giorgio Vasta, Giovanni Paolo II, Kant, Manuel Wackenheim, Michael Rosen, Oskar Baum, Paolo Villaggio, Schiller, Tommaso d’Aquino
Commenti recenti
Stato dell’arte e proposta teorica