Mario Balotelli, è arrivato l’uomo nero

Questo pezzo è uscito su Linkiesta.

Come mi sarei dovuto sentire io, tifoso romanista, durante i due minuti di sospensione di Milan-Roma? Ero in un pub in centro con il wi-fi e ho twittato d’istinto

Che vergogna

— Daniele Manusia (@DManusia) 12 maggio 2013

appena Rocchi ha preso la palla in mano e chiamato a sé i capitani. Al tavolo di uomini sulla cinquantina dietro di me qualcuno ha detto: «Ma Balotelli deve capì che lo fischiano perché è stronzo, non perché è nero». La mia ragazza era di spalle al televisore e si annoiava: «Perché, che ha fatto?», mi ha chiesto.

Stili di gioco: G-Foot

Nella sua consueta rubrica del lunedì dedicata agli stili di gioco nel calcio, Daniele Manusia ci presenta il terzino sinistro del Tottenham, Benoit Assou-Ekotto, un raro esemplare di giocatore con i piedi per terra. Qui trovate tutti gli articoli della rubrica

Terzino sinistro del Tottenham da sei stagioni ormai, Benoit Assou-Ekotto non ha nulla che lo possa rendere il giocatore preferito di nessuno.
Arrivato dal Lens nel 2006 pareva dovesse diventare uno dei più forti giocatori di fascia in assoluto, invece ha faticato a imporsi e praticamente solo da quando l’allenatore degli Spurs è Redknapp è sicuro del posto da titolare. Quasi esclusivamente difensivo, non particolarmente tecnico e tutto mancino (con il destro, come si dice a Roma, non ci scende neanche le scale), si allontana raramente dall’angolo formato dalla linea di metà campo con quella laterale, dove la maggior parte delle volte il suo compito si limita a controllare la palla di suola e alzare la testa in cerca di Bale. Se non può verticalizzare (a volte scaglia la palla in avanti un po’ a caso sui piedi di Adebayor), ruota leggermente verso il centro del campo dove Modric tra le linee e Parker in orizzontale gli vanno incontro, e se anche loro sono marcati scarica all’indietro su Kaboul o la passa direttamente al portiere, Friedl, con retropassaggi rasoterra di trenta metri. Nelle partite in cui il Tottenham domina gli avversari nella loro metà campo (sto vedendo il secondo tempo della partita giocata in casa contro lo Swansea) gli può capitare di accentrarsi, ma senza mai avvicinarsi a più di trenta metri dalla porta.