Prima delle elezioni: razza e classe in Brasile
di Bruno Montesano La situazione politica SÃO PAULO. Domani ci saranno le elezioni. Bolsonaro dovrebbe essere sconfitto, almeno al secondo turno ma forse addirittura al primo (52% contro 32%, secondo l’ultimo sondaggio de l’Estado de S. Paulo). Ma non è detto che a ciò non segua un tentativo di golpe in stile trumpiano, come molti […]
C’era una volta l’America
Questo pezzo è uscito in forma ridotta su Robinson di Repubblica, che ringraziamo. di Nicola Lagioia A lungo il Nord America è stato per noi europei il più ingannevole degli specchi. Guardando al di là dell’Atlantico abbiamo creduto con arroganza di riconoscere in quelle terre il nostro esperimento più audace (come se il cuore occulto […]
I signori del cibo di Stefano Liberti: un estratto
È in libreria per minimum fax I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta, un’inchiesta di Stefano Liberti che segue la filiera di quattro prodotti alimentari: la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato. Pubblichiamo un estratto dal capitolo dedicato alla carne di maiale e vi segnaliamo che domani, giovedì 6 ottobre, alle 18 Stefano Liberti presenta il libro da Ibs-Libraccio a Roma con Giorgio Zanchini. (Foto di Stefano Liberti)
Il mattatoio più grande del mondo
I movimenti sono cadenzati, meccanici, ripetitivi. I maiali sono appesi a un gancio, che scorre lungo un nastro a velocità regolare. Gli uomini sono disposti lungo il nastro, a distanza fissa l’uno dall’altro. Hanno tute bianche, stivali di gomma, guanti, mascherine, cuffiette per i capelli. Tra loro sono indistinguibili: non fosse per le differenze di altezza, si direbbe un esercito di robot. In mano hanno gli strumenti di lavoro: chi un coltello, chi una mannaia, chi un gancio.
Sfidando la paura: Giancarlo Siani
Il 23 settembre 1985 Giancarlo Siani, cronista del Mattino, venne assassinato dalla camorra. Di seguito pubblichiamo un pezzo apparso sul quotidiano campano il 3 settembre 1984 (dal titolo In via Castello sfidando la paura) e raccolto nel libro Fatti di camorra – dagli scritti giornalistici, edito da Iod edizioni. Il volume è curato dall’associazione intitolata al giornalista napoletano, che ringraziamo.
Il libro riceverà oggi presso la sede del Mattino il premio Siani, assegnato quest’anno, in occasione del trentennale dell’assassinio, “a tavolino”, senza nessun bando, per omaggiare la memoria del giornalista a cui il premio è intitolato.
di Giancarlo Siani
«Finita la scuola ce ne andremo via, vivere qui è diventato impossibile »: un gruppo di ragazzi è tornato nella chiesa di San Francesco di Paola, a pochi passi dal luogo della strage. Una chiesa deserta. C’erano solo loro. Anche domenica scorsa erano lì: hanno vissuto quei terribili minuti di fuoco e di terrore. «I nostri genitori volevano farci stare in casa– dice Lorenzo, 15 anni, quarto anno all’istituto tecnico “Marconi” – c’è tanta paura in giro ma per noi è una domenica come le altre, con tanta voglia di lasciare questa città che non offre possibilità di lavoro, momenti di aggregazione».
Cosa sta accadendo in Messico? Intervista a Anabel Hernández
di Francesco Musolino Dal 2006 sono stati uccisi 56 reporter in Messico. Recentemente è esploso il caso dei 43 studenti trucidati e poi dati alle fiamme, si sospetta su mandato del sindaco di Iguala. Che cosa sta accadendo in Messico? Ridley Scott lo ha raccontato come una terra in mano a uomini spietati in “The […]
Matera 2019. Da Carlo Levi a Twitter: il «futuro aperto» nasce tra i Sassi
Questo pezzo è uscito su “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Oscar Iarussi Era ora. Una volta tanto vince il Sud e sarà Matera la capitale europea della cultura nel 2019, in coppia con la città bulgara di Plovdiv. L’annuncio poco dopo le 17 di ieri, a las cinco de la tarde sul meridiano della poesia […]
Il sistema-mondo italiano dell’arte contemporanea
Questo pezzo è un estratto della sezione arti visive, “Il sistema-mondo italiano dell’arte contemporanea nell’era della crisi: declino o rinascita?”, pubblicata all’interno del Rapporto 2014 di Symbola Fondazione per le qualità italiane: Io sono cultura. L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi The signals we send are deflected again. We’re so connected, but are we […]
“Non mi interessa solo scrivere bene, ma avere un effetto”. Intervista a Diego Osorno
Ti guarda negli occhi, ti ascolta e risponde pacato. Sa di dire cose che la maggior parte delle persone ignora, anche nel suo paese, per questo non ha fretta e spiega con chiarezza quello che ha visto. Messicano, classe 1980, Diego Enrique Osorno col suo giornalismo narrativo indaga e racconta una realtà violenta, una guerra nascosta, figlia di cambiamenti politici ed economici, che stanno mutando regole ed equilibri nel mondo del narcotraffico. Z. La guerra dei narcos (La nuova frontiera) ha Roberto Bolaño come stella polare, ma non è fiction: è una “guida” di viaggio, un racconto fatto di storie criminali, luoghi e persone che sopravvivono e resistono nell’inferno della frontiera che divide gli stati del Nuevo León e del Tamaulipas dagli Stati Uniti, dove gli omicidi si fanno stragi anche di donne e bambini, e comprendono mutilazioni dei cadaveri e riprese video diffuse via internet per terrorizzare.
Bianciardi e la miniera
Il 4 maggio del 1954, alle 8 e 17 della mattina, nella miniera di Ribolla di proprietà della Montecatini, esplode il pozzo Camorra.
Nella tragedia, frutto della colpevole e criminale superficialità dell’azienda di Milano, perdono la vita 43 minatori. Oggi da quella tragedia sono passati 60 anni esatti: la ricordiamo raccontando quello che viene prima della sciagura che spingerà Luciano Bianciardi e Carlo Cassola a scrivere il libro I minatori della Maremma (Laterza 1956) e poi, ma sarà solo per Bianciardi, La vita agra (Rizzoli, 1962). (Per chi vuole, sullo stesso argomento sono usciti due bei pezzi sul Lavoro Culturale e su Pianissimo-Libri sulla Strada)
Nel 1951 Luciano Bianciardi fa il Bibliotecario alla Chelliana, la Biblioteca pubblica di Grosseto, messa al piano terra del risorgimentale liceo Classico Ricasoli, luogo di studio di tutti noi studenti di Grosseto fino a quando negli anni Novanta, per problemi di stabilità, viene trasferita in un edificio periferico, brutto, ma evidentemente solido.
Luciano Bianciardi ha l’incarico di riordinare i fondi della Biblioteca devastata dalla guerra e dall’alluvione del 1944 in vista della sua riapertura.
La figlia Luciana ha scritto: «Era direttore, dal ’51, della Biblioteca Chelliana di Grosseto. Una vita e una situazione lavorativa e familiare tranquilla, un figlio, mio fratello più grande, di cinque anni.
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