Ottieri, scrittore pratico e infelice
La differenza tra un normale e un anormale, vale a dire tra un sano e un malato, si legge a un certo punto in Cery di Ottiero Ottieri, è che il secondo anela la cura. (“Della propria anormalità, il vero anormale non si vanta, veramente, mai, perché la sua sofferenza è troppa, ha bisogno della […]
Dostoevskij (senz’aria)
Questo articolo non contiene spoiler “Sono sette euro. Lo sa, vero, del problema della sala 8?”, me lo dice porgendomi due foglietti attaccati, con lo sguardo stanco e lacero di chi vede poco la luce. È la ragazza riccia con gli occhiali rossi che fa i biglietti al multisala di provincia, una struttura triste, svuotata […]
1965. Una nota su Jackson Frank e la parola “Outsider”
Una riflessione sulla figura retorica dell`Outsider e sulla vita e la musica di Jackson Frank
Video didn’t kill the radio star #5
Qui le puntate precedenti della rubrica.
Your love is killing me, di Sharon Van Etten, 2014 – il video è diretto da Sean Durkin
Una donna beve, fuma, viene cacciata da un bar, e poi, una volta fuori, vaga per le strade, ma con la disperazione assoluta che solo la fine di una storia d’amore può assestare tra i lineamenti del viso.
Il video è semplicissimo. È costituito da sole sei inquadrature, e tra queste spicca per durata e intensità l’uso del primo piano. Perché Sean Durkin, il regista del video, se non ci è arrivato per una felicissima intuizione, deve esserlo pur chiesto almeno una volta: com’è possibile rendere per immagini lo struggimento per la fine di una storia d’amore? Com’è possibile mostrarlo senza risultare patetici? Come fare?
Video didn’t kill the radio star #3
Qui le puntate precedenti della rubrica.
Money, di Peace, 2014 – il video è diretto da Ninian Doff
Un uomo tenta la scalata sociale all’interno dell’azienda dove lavora, sfidando prima un suo pari, poi un diretto superiore, poi il presidente. Il video è composto da piccoli quadri, e in ogni quadro l’uomo è costretto a superare una prova maggiore.
Il Concorso del Racconto Più Brutto
Ogni anno a Roma, in un locale che si chiama Hola Hoop, si svolge una delle manifestazioni letterarie più incredibili che avvengono in Italia. È il Concorso per il Racconto più Brutto. Se l’è inventato Carolina Cutolo, e chiunque vi abbia partecipato come concorrente o come spettatore (e dunque giuria popolare) non ve ne potrà dire altro che mirabilia. Le motivazioni che hanno portato Carolina Cutolo a concepire il CPIPRB le potete trovare qui. Ma è interessante come il CPIPRB, di anno in anno (siamo al quarto), abbia trovato una sua formula magica.
I racconti che partecipano vengono premiati a seconda del loro grado di “bruttezza vanagloriosa”. Non viene quindi apprezzata una bruttezza understated, o una bruttezza artefatta, ma vengono esaltati i sinceri tentativi artistici che si rivelano clamorosi fallimenti estetici. Più è alta la caduta, maggiore sarà la gloria.
ZENOBATTAGLIA! IL NOVISSIMO DIZIONARIO DI YOUTUBE: FILMATI PRIVI DI QUALSIASI AMBIZIONE ARTISTICA RECENSITI PER VOI #3
Tacchi altissimi rossi di Gatta Bionda, durata 1′ 49”, Italia, Lounge Fetish, 9 Ottobre 2011 L’erotismo esiste da sempre, e non può essere certamente riconosciuto come una novità ogni volta che si ripresenta. Romanzi, poesie, dipinti, film, hanno spesso trattato temi licenziosi, non solo con toni accennati, eleganti, ma anche in maniera apertamente esibita, fino […]
ZENOBATTAGLIA! IL NOVISSIMO DIZIONARIO DI YOUTUBE: FILMATI PRIVI DI QUALSIASI AMBIZIONE ARTISTICA RECENSITI PER VOI #2
Mattone nella lavatrice La scheda tecnica qui sotto si riferisce al video originale che è stato rimosso. Il link al video, fornito da ascocaine, è adesso su youtube senza- fortunatamente- nessuna variazione all’originale, tranne il titolo (Mattone nella lavatrice). Di Photonicinduction, durata 1′ 19”, Regno Unito, 29 Luglio 2010, sonoro. Voto **** In un giardinetto […]
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