Ottieri, scrittore pratico e infelice

La differenza tra un normale e un anormale, vale a dire tra un sano e un malato, si legge a un certo punto in Cery di Ottiero Ottieri, è che il secondo anela la cura. (“Della propria anormalità, il vero anormale non si vanta, veramente, mai, perché la sua sofferenza è troppa, ha bisogno della […]

Del paesaggio e della riviera: la ventisettesima edizione del Riccione TTV Festival rende omaggio a Pier Vittorio Tondelli e alla sua “spiaggia”

“Tondelli esalta il mare d’inverno, dove la spiaggia di Romagna si converte in qualcosa di esistenziale che sta tra il «deserto nordafricano» e l’inquietudine «in riva all’oceano, nel Maryland o nel Delaware». E bastona «i nostri scrittori, democratici e pop» che «preferiscono altre mete. Si turano il naso: Riccione? Per l’amor di Dio! Rimini? Basta, […]

Dostoevskij (senz’aria)

Questo articolo non contiene spoiler “Sono sette euro. Lo sa, vero, del problema della sala 8?”, me lo dice porgendomi due foglietti attaccati, con lo sguardo stanco e lacero di chi vede poco la luce. È la ragazza riccia con gli occhiali rossi che fa i biglietti al multisala di provincia, una struttura triste, svuotata […]

1965. Una nota su Jackson Frank e la parola “Outsider”

Una riflessione sulla figura retorica dell`Outsider e sulla vita e la musica di Jackson Frank

Video didn’t kill the radio star #5

Qui le puntate precedenti della rubrica.

Your love is killing me, di Sharon Van Etten, 2014 – il video è diretto da Sean Durkin 

Una donna beve, fuma, viene cacciata da un bar, e poi, una volta fuori, vaga per le strade, ma con la disperazione assoluta che solo la fine di una storia d’amore può assestare tra i lineamenti del viso.

Il video è semplicissimo. È costituito da sole sei inquadrature, e tra queste spicca per durata e intensità l’uso del primo piano. Perché Sean Durkin, il regista del video, se non ci è arrivato per una felicissima intuizione, deve esserlo pur chiesto almeno una volta: com’è possibile rendere per immagini lo struggimento per la fine di una storia d’amore? Com’è possibile mostrarlo senza risultare patetici? Come fare?

Video didn’t kill the radio star #3

Qui le puntate precedenti della rubrica.

Money, di Peace, 2014 – il video è diretto da Ninian Doff
Un uomo tenta la scalata sociale all’interno dell’azienda dove lavora, sfidando prima un suo pari, poi un diretto superiore, poi il presidente. Il video è composto da piccoli quadri, e in ogni quadro l’uomo è costretto a superare una prova maggiore.

Il gioco delle visioni: gli ultimi Arcade Fire, il primo Damon Albarn

di Federico Pevere

Youtube Music Awards 2013. Gli Arcade Fire presentano il loro nuovo singolo, Afterlife, tratto da Reflektor. Tutto, fin dall’inizio, non fa per nulla pensare ad una semplice esibizione dal vivo. Interno notte, Greta Gerwig (sceneggiatrice, attrice, musa) bacia il suo amore, tutto attorno si fa vuoto e allucinazione. Si muove a scatti, delle volte a tempo, altre decisamente meno. Poi, è un attimo, si ritrova in un bosco dove sfogarsi danzando. L’inizio di una storia, si direbbe. È la premiere di un nuovo video, semplice found footage, un trailer o che altro? Nulla di tutto ciò, perchè la Gerwing viene immobilizzata dal cantato di William Butler (leader della band canadese), poco dietro, già immalinconito: siamo su un palco da sempre, lo ignoravamo da sempre. Pochi versi, drammatici, intensi, e Greta scappa via, via di corsa verso la scena. Tutti ballano. C’è finalmente un pubblico. Non è una semplice esibizione, va oltre, dietro c’è lo zampino di Spike Jonze (già Oscar per la miglior sceneggiatura del delicatissimo Her). La direzione di questa’esibizione la scopriremo qualche mese più tardi. È solo l’assaggio di un incrocio.

Il Concorso del Racconto Più Brutto

Ogni anno a Roma, in un locale che si chiama Hola Hoop, si svolge una delle manifestazioni letterarie più incredibili che avvengono in Italia. È il Concorso per il Racconto più Brutto. Se l’è inventato Carolina Cutolo, e chiunque vi abbia partecipato come concorrente o come spettatore (e dunque giuria popolare) non ve ne potrà dire altro che mirabilia. Le motivazioni che hanno portato Carolina Cutolo a concepire il CPIPRB le potete trovare qui. Ma è interessante come il CPIPRB, di anno in anno (siamo al quarto), abbia trovato una sua formula magica.

I racconti che partecipano vengono premiati a seconda del loro grado di “bruttezza vanagloriosa”. Non viene quindi apprezzata una bruttezza understated, o una bruttezza artefatta, ma vengono esaltati i sinceri tentativi artistici che si rivelano clamorosi fallimenti estetici. Più è alta la caduta, maggiore sarà la gloria.

ZENOBATTAGLIA! IL NOVISSIMO DIZIONARIO DI YOUTUBE: FILMATI PRIVI DI QUALSIASI AMBIZIONE ARTISTICA RECENSITI PER VOI #3

Tacchi altissimi rossi di Gatta Bionda, durata 1′ 49”, Italia, Lounge Fetish, 9 Ottobre 2011 L’erotismo esiste da sempre, e non può essere certamente riconosciuto come una novità ogni volta che si ripresenta. Romanzi, poesie, dipinti, film, hanno spesso trattato temi licenziosi, non solo con toni accennati, eleganti, ma anche in maniera apertamente esibita, fino […]

ZENOBATTAGLIA! IL NOVISSIMO DIZIONARIO DI YOUTUBE: FILMATI PRIVI DI QUALSIASI AMBIZIONE ARTISTICA RECENSITI PER VOI #2

Mattone nella lavatrice La scheda tecnica qui sotto si riferisce al video originale che è stato rimosso. Il link al video, fornito da ascocaine, è adesso su youtube senza- fortunatamente- nessuna variazione all’originale, tranne il titolo (Mattone nella lavatrice). Di Photonicinduction, durata 1′ 19”, Regno Unito,  29 Luglio 2010, sonoro. Voto **** In un giardinetto […]