L’imbarazzo di crescere: intervista a Cristina Portolano

di Chiara Mogetti

Internazionale Kids a Reggio Emilia, il festival di giornalismo per bambine e bambini, torna ad animare il capoluogo emiliano dal 27 al 29 maggio, con tre giornate di eventi dedicati ai grandi temi dell’attualità e dell’informazione. Al centro di questa nuova edizione l’interpretazione di una realtà sempre più complessa e il potere che hanno le parole nella sua definizione. Insieme alla redazione di Internazionale Kids interverranno giornaliste e scrittori, fotografe e illustratori, sui grandi temi dell’attualità, dalle fake news all’ambiente, dalla guerra, allo sport, ai diritti, temi centrali per una cittadinanza responsabile e consapevole, con un focus sul racconto della realtà, della sua importanza ma anche delle insidie che spesso nasconde. Tra gli altri, interverrà la disegnatrice e illustratrice Cristina Portolano, autrice su Internazionale Kids, il periodico che dà il nome al festival, di una rubrica a fumetti intitolata “Un momento imbarazzante”, nella quale ogni mese trasforma in fumetti i racconti di episodi buffi e, appunto, imbarazzanti, inviati dai giovani lettori, e disegnatrice del graphic novel Tettonica (Feltrinelli Comics), scritto da Sofia Assirelli.

Si tratta di un caso più unico che raro, quello di Internazionale Kids, un festival interamente dedicato al pubblico più giovane. Si tende infatti troppo spesso a sottovalutare la capacità di osservare ed esprimere giudizi sulla realtà dei bambini e, ancor più, si prende sotto gamba il loro diritto a ricevere le informazioni necessarie per formarsi un’opinione. Questo accade soprattutto in relazione a quelli che, nella percezione degli adulti di riferimento, sono soggetti e argomenti fonte di disagio, più ancora che di shock e dolore. Le minoranze sono, per esempio, un importante rimosso dal dialogo con l’infanzia. Ma spesso interviene anche l’imbarazzo per la propria ignoranza da parte degli adulti, che hanno difficoltà a confrontarsi con questioni ed esperienze complesse come possono essere la guerra o il sesso. Eppure la leggerezza e la sincerità possono diventare mezzi privilegiati per confrontarsi proprio con le sensazioni di disagio e di impaccio.

Lo sa bene Cristina Portolano: “L’idea per questa rubrica mi è stata proposta dalla redazione di Internazionale Kids, e ho accettato volentieri. Il progetto mi piaceva molto. Per me il fumetto è sicuramente un modo per elaborare ciò che vivo, lo è sempre stato, e trovo che condividere le proprie sventure dia loro lievità”, ha spiegato l’illustratrice, che nel corso del weekend di Internazionale Kids porterà la sua rubrica dal vivo. 

Proprio nella differenza con il modo in cui adulti e bambini sperimentano la vergogna è rintracciabile una linea di confine tra queste fasi della vita e la rispettiva relazione con il mondo: “La vergogna tipica dei bambini e delle bambine è molto tenera, senza malizia, ma si percepisce che si sta già iniziando a formare un senso del pudore che in età adulta poi si sviluppa del tutto. Anche troppo, secondo me. Allo stesso tempo, da bambini ci si vergogna di cose che con la consapevolezza adulta capisci essere invece assolutamente normali”. Eppure il rapporto con le storie mantiene un fondo comune: “Le narrazioni per adulti e per bambini non sono distanti nella sostanza, mentre lo sono nella forma. Quindi le scelte grafiche che faccio quando disegno differiscono in base alle due diverse necessità e facoltà di lettura, di comprensione sia del testo sia delle immagini”. 

Le stesse empatia e ironia della rubrica convergono nelle tavole di Tettonica, da poco uscito in libreria, con i disegni di Cristina Portolano e la sceneggiatura di Sofia Assirelli. La storia gira intorno a una ragazzina che attende con ansia di vedere il proprio corpo cambiare e il perno e simbolo di questa crescita tanto sospirata sono “le tette”. Ma il cambiamento del corpo si accompagna anche ad altre trasformazioni e nell’arrivo della catastrofe – un terremoto che sconvolge il paese – si specchia lo sconcerto di un’estate in cui per la prima volta la protagonista si confronta con il passare del tempo, sperimentandolo direttamente sul proprio corpo, la propria vita e le proprie relazioni. In queste pagine, e nei giorni delle catastrofi, sono centrali le storie, storie di mostri o avvenimenti mistici che prendono inevitabilmente a circolare nelle comunità coinvolte. Quasi come se il terremoto diventasse una fiaba.  “Le storie intorno alla tragedia sono accompagnate sempre da una certa superstizione e fatalismo, insieme a un pizzico di paranoia e una fantasia ipersviluppata. E, infatti, la protagonista di Tettonica, Maria, è una ragazzina piena di fantasia. Per me è importante raccontare la crescita, che passa anche attraverso il dolore e la disillusione. Le tragedie, in questo caso il terremoto, possono funzionare come una metafora degli scombussolamenti adolescenziali: qui, la paranoia e il senso di colpa per aver profanato le ‘tette’ appena cresciute. Il paese e i personaggi sono stati partoriti dalla mente geniale di Sofia Assirelli che oltre ad aver sceneggiato il fumetto è la mamma di questa storia. L’ha covata per anni fino a quando non ci siamo incontrate ed è emersa l’idea di farne un fumetto”.

Il confronto con l’altro, con altri creativi, come nel caso di Assirelli, o con altre esperienze e altri immaginari, come con i bambini che scrivono e che parteciperanno alla rubrica, è quindi più presente di quel che si potrebbe immaginare anche nel lavoro della fumettista. Al di là di ogni potenziale imbarazzo, il confronto con l’altro è una competenza essenziale per esercitare consapevolmente la propria cittadinanza e la propria arte: “Passare dal lavoro solitario alla condivisione in pubblico è necessario ed è sempre un’esperienza stimolante. Mi piace molto la parte più solitaria di questo lavoro, che però allo stesso tempo si nutre anche di momenti di socialità, necessari al confronto e alla crescita personale”. 

Il festival di Internazionale Kids si svolgerà a Reggio Emilia tra i Chiostri di San Pietro e i Musei civici tra il 27 e il 29 maggio ed è interamente gratuito. Molti degli eventi saranno tradotti in LIS.

Aggiungi un commento