Il verbo cacciare
di

Foto di Hannah Troupe su Unsplash di Laura Scaramozzino La notte in cui trovammo Amelia, in un angolo del giardino, era grande come un gatto. Mio padre si rannicchiò e l’annusò a distanza. «Sarà fuggita dal parco zoologico». Io, piccola e saccente, lo strattonai e dissi: «Non ce gli hanno mica i felini, papà». Lui (Continua a leggere)

Attraverso i generi. Emilia Pérez di Jacques Audiard

di Marco Arienti Nel finale di Emilia Pérez una folla di messicani porta in processione una statua della protagonista intonando un canto in spagnolo sulla melodia di Les passantes, celebre canzone francese di Georges Brassens (tradotta peraltro in italiano da Fabrizio De André con la cover Le passanti), nella quale una serie di donne passa […]

E giù risate. Fenomenologia del comico di destra negli anni del melonismo

(fonte immagine) Con quasi 8 milioni di incasso, una strategia di promozione gutturale, un indotto crescente di pensose stroncature vergate intingendo il pennino nel Prozac, Io sono la fine del mondo si è conquistato sul campo il titolo, ambitissimo dai tempi dei grandi successi di Checco Zalone e prima ancora dei cinepanettoni, di “segno dei […]

La letteratura è inutile, ma ne abbiamo bisogno. Intervista a Diego De Silva

di Francesca Romana Cicolella “Questa è la meraviglia della letteratura: che è inutile. La letteratura non rende migliori, non nobilita, però io credo che chi ama la letteratura sa quanto è importante esprimersi, quanto le parole possano essere fondative di relazioni importanti e quanto possano essere distruttive se sono usate male”. Diego De Silva ha […]

Tornare a casa. “La fame del Cigno” di Luca Mercadante

«Fa freddo ed è buio, le macchine passano clacsonando veloci a pochi centimetri da me. Un furgoncino malandato si ferma poco più in là; carica un gruppo di prostitute e ne fa scendere di nuove: cambio della guardia». Desolata, come quella di Thomas Eliot, mi viene da pensare se rivado con la mente a quella […]

Se in un punto preciso ci accadesse qualcosa. Quaglia, la magia che volevamo e che non avremmo potuto

di Graziano Gala Ma a che serve essere in tanti se non posso essere uno? A stare con Quaglia viene voglia di Magrelli, e questo non può non essere un complimento, giacché sotto i luoghi a precipizio e i tanti mantelli che uno si deve mettere viene il dubbio che in fondo in Volevamo magia […]

La poesia non ha prezzo. Dialogo con Simone Gambacorta

Foto di Jr Korpa su Unsplash In un ambiente culturale – o pseudo tale – in cui una congerie non ben identificata di interessi commerciali, mediatici e performativi ha marginalizzato o, quanto meno, ridotto la dialettica intellettuale, la possibilità di reale dialogo (anche acceso) tra operatori del settore e perfino quell’aura che già Walter Benjamin […]

Il mostro e i vermi dello scandalo. L’inscindibilità di arte e vita in Mary Shelley

(fonte immagine) Un sepolcro come carta muta di un’esistenza. Per narrare la fusione di scrittura e vita in Mary Shelley, Esther Cross parte dal racconto di una tomba che oltre ad accogliere quel che resta della scrittrice e dei suoi genitori, dell’ultimo figlio e della nuora, racchiude anche i ciuffi di capelli dei figli morti […]

La sorella di Hemingway

(la fotografia è dell’autore) Per tre anni, nel secolo scorso, ho insegnato alla University of Wisconsin in Madison, una piccola grande città tra due laghi a circa due ore di macchina da Chicago e da Oak Park, dove andavo spesso a trascorrere il weekend. In quel periodo rilessi in inglese i libri di Hemingway che […]

“Improvvisazioni funk”: un “dialogo contemplativo” tra bell hooks e Stuart Hall

Pubblichiamo, ringraziando l’editore Tamu, un estratto da “Improvvisazioni funk”, il “dialogo contemplativo” tra bell hooks e Stuart Hall, due delle più importanti voci della cultura radicale nera, che conversano faccia a faccia, nella stessa stanza, sui temi della maschilità, dei rapporti di genere nei movimenti politici, della psicanalisi, del desiderio, della malattia e della morte.

“Appassionata” e “Melodia”: due racconti inediti di Gergely Légrádi

Gergely Légrádi è uno scrittore ungherese, ancora inedito in Italia. Dopo i racconti Tra le righe, Si prega di attendere in linea e Questionario, pubblichiamo altri due brevi racconti inediti, tradotti sempre da Dora Várnai.

Una devozione letteraria: “Città senza demoni” di Roberto Francavilla

di Luca Todarello «Desiderava tornare a Rio, lasciare quella città senza demoni che le offuscava la vista». La nervatura di Città senza demoni (Feltrinelli, € 17,00) – perché di nervatura bisogna parlare quando si affronta un’esistenza tormentata come quella di Clarice Lispector –, romanzo d’esordio di Roberto Francavilla dedicato alla grande scrittrice brasiliana, sta in […]

Tra ordine e caos: su “Piccoli Preludi” di Helen Garner

di Ilaria Padovan Chi vuole se ne va. Ma raramente chi se ne va si merita i sentimenti. Questa è la vibrazione imprevedibile, impossibile e forse persino inconcludente del mondo di Athena e Dexter Fox, una coppia con due figli, tra cui Billy, disabile, che galleggia in una solitudine diventata quotidiana e, per questo, anche […]

“E il sole se ne va”, apocalisse e smarrimento nel romanzo di David Connor

«Le api si orientano col sole. Sugli occhi hanno un fotorecettore speciale con cui percepiscono l’angolazione dei raggi del sole. Da lì ricavano le coordinate spaziali. Noi umani registriamo lo spazio come una serie di immagini. Quel cartello. Quel viottolo. Le api invece lo registrano come una serie di punti. Per questo sono tanto brave […]

La Roma (senza papa) di Guido Morselli

di Simone Bachechi Guido Morselli (1912-1973) ci aveva visto lungo, come molti di quei grandi scrittori, nel suo caso  ancora oggi semi sconosciuto per quanto oramai sdoganato e ampiamente pubblicato ma del tutto ignorato in vita (tutti i suoi romanzi usciranno postumi), che  hanno le antenne puntate sul futuro e riescono a cogliere nel presente […]