Renzo Zanazzi, il partigiano della bicicletta

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Era un giorno di quasi primavera. El Zanass indossava la dorsale settantasette per la prima corsa del dopoguerra. Correva l’anno 1946. C’era tanta gente a respirare la vita sulle strade dissestate e ferite della Milano-Sanremo. Il ponte sullo Scrivia bombardato non esisteva più. Le assi di legno, assemblate come una passerella, restituivano una funzionalità tutt’altro che rassicurante. Cielo terso, l’acqua alle caviglie. Guadarono il fiume spingendo la bicicletta a piedi.

La partita più bella di tutti i tempi secondo Gianni Brera

Questo pezzo è uscito su Pagina 99.

Provare a indovinare quale sia stata la più grande partita della storia dei Mondiali di calcio è uno dei giochi più antichi. Ancora più antico delle nostre infanzie (e qui intendo le infanzie di coloro i quali, dalla settimana prossima fino alla metà di luglio, rimarranno incollati al televisore, sospendendo ogni altra attività umana). O per lo meno antico quanto la trasformazione di quello che Gianni Brera definiva “un dramma agonistico completo”, intriso di epos in ogni suo anfratto, in evento planetario.