Biografia e finzione
Ciò che si può notare facilmente osservando gli scaffali di una libreria o facendosi suggerire delle nuove uscite da un libraio, è che il numero delle opere di narrativa che partono o afferiscono al mondo della biografia sono in aumento e che spesso anche libri che raccontano storie distopiche o storiche, partono da ricordi o […]
Saggio sull’autobiografia. Tre conferenze di Jacques Derrida
Dopo venti anni torna in libreria in una nuova edizione Memorie per Paul de Man. Saggio sull’autobiografia di Jacques Derrida, sempre pubblicato dalla benemerita casa editrice milanese Jaca Book, vero e proprio faro per la traduzione italiana delle opere del filosofo francese scomparso nel 2004.
Questo libro, in cui vengono raccolte tre conferenze tenute nel 1984 da Derrida sull’opera dell’amico Paul de Man e sul rapporto tra autobiografia e finzione, e un’ultima di qualche anno successiva che si concentra sulle polemiche sorte quando si apprese che de Man tenne una rubrica letteraria in un giornale belga favorevole all’occupazione nazista, riveste un’importanza particolare nell’opera di Derrida, in primo luogo per lo stretto rapporto di amicizia che intercorse tra i due filosofi.
La scomparsa di Raimondo Coga
Questo pezzo è uscito sulla “Gazzetta del Mezzogiorno”. Ringraziamo autore e testata. Di Oscar Iarussi Nel 2015 la casa editrice Dedalo raggiungerà il traguardo del mezzo secolo di attività, ma il fondatore Raimondo Coga – scomparso ieri mattina all’età di 79 anni – di certo avrebbe scoraggiato le celebrazioni. Era un uomo schivo e fattivo. […]
L’estasi dell’influenza
di Francesco Guglieri
Questa settimana ho percorso quarantaquattro chilometri a piedi per la bellezza di 61.470 passi.
A volte mi chiedo se è lo spirito del tempo a dare forma alle nostre ossessioni o se, al contrario, sono le nostre ossessioni (da cui i desideri, da cui i bisogni, da cui le merci) a definire lo spirito del tempo. Me lo chiedevo piuttosto oziosamente quando la settimana scorsa ho iniziato a usare un programmino: un’app per l’iPhone che tiene traccia dei miei tragitti, del tempo e dello spazio percorso, con tanto di conteggio dei passi. Non mi considero una persona particolarmente ossessivo-compulsiva, al contrario, ma ammetto che ho sempre subìto il fascino degli elenchi, delle liste, degli archivi personali: le città visitate, i ristoranti in cui ho mangiato, i film visti e, soprattutto, i libri letti. Di fatto poi, proprio perché non sono un autentico ossessivo compulsivo, quando iniziavo a tenere questi diari in forma di elenco di solito smettevo di farlo dopo pochi giorni o un paio di titoli segnati. Il mal d’archivio, come sa bene Derrida, è una patologia della memoria, e cioè dell’identità: come se, facendo un elenco dei libri letti, ad esempio, potesse emergere un autoritratto fedele di me, qualcuno, un avatar, un doppio, che potesse dirmi chi sono, dal momento che io no, non lo so chi sono. Un qualcosa che ricordasse al posto mio ciò che ero stato, anche se solo attraverso la memoria di ciò che per definizione non sono io: oggetti, cose, scritture.
L’immigrazione e le sue retoriche: intervista ad Alessandro Dal Lago
La redazione di minimum fax intervista Alessandro Dal Lago, per anni professore e rettore all’Università di Genova ed esperto sociologo impegnato nella ricerca sulle migrazioni internazionali e sul conflitto nella metropoli. Poiché ieri è stato approvato in via definitiva dal Senato il pacchetto sicurezza, che introduce nel nostro paese il reato di clandestinità (oltre a […]
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Stato dell’arte e proposta teorica