di minima&moralia pubblicato 24 Aprile 2014 · 3 Commenti
di Lanfranco Caminiti
«Non era senza un vero dispiacere che per l’addietro, sostando davanti al negozio dei principali salumieri delle nostre città, non si potesse scorgere alcun formaggio di lusso che portasse un nome italiano. Fui il primo che, dopo lunga esperienza, riuscii a soppiantare l’importazione estera, mettendo in commercio i miei formaggi di lusso, uso Francesi»[1]. Parole di Egidio Galbani, lombardo, l’inventore del Formaggio del Bel Paese.
Con spirito che potremmo definire caseario–patriottico Egidio Galbani agli inizi del Novecento, in un tempo in cui i formaggi erano ancora perlopiù artigianali — la Valsassina è la “terra” da cui vengono le famiglie Cademartori, Ciresa, Galbani, Locatelli, Invernizzi, Mauri — e la cui distribuzione era limitata all’ambito locale, confeziona un prodotto per la tavola fabbricato in uno stabilimento industriale, appoggiandosi alla rete ferroviaria che andava irrobustendosi e corroborandola con una propria distribuzione attraverso furgoncini, e sostenendolo con un’innovativa campagna pubblicitaria: un successo enorme durato un secolo, oggi la Galbani è “straniera” come tanti altri prodotti italiani, della francese Lactalis dal 2006 [gli “uso Francesi” si sono riappropriati dell’imitazione italiana]. Davvero un grande spirito imprenditoriale, un “capitano coraggioso”.
Categoria approfondimenti, cultura · Tag Abe Steiner, Adriano Olivetti, Alessandro Baricco, Alfred Fouillée, Andy Wahrol, Antonio D'Orrico, Argan, Aristide Bruant, Benedetto Croce, Bret Easton Ellis, Brunello Cucinelli, Bruno Munari, Buzzati, Charles Bukowski, Concetto Marchesi, David Lynch, Defoe, Depero, Egidio Galbani, Emilio Cecchi, Enrico Prampolini, Farfa, Federico Fellini, Ferzan Ozpeteck, Francesco De Sanctis, Gabriele Muccino, Gabriele Salvatores, Gadda, Giacomo Balla, Giansiro Ferrata, Giorgio Falco, Giulio Preti, Giuseppe Tornatore, Giuseppe Ungaretti, Gordon Lish, Hemingway, Henry Miller, Jasper Johns, Jay McInerney, Jeanne Bordeau, Lanfranco Caminiti, Leonardo Sinisgalli, Machiavelli, Madame Anne Louise Germaine de Staël, Marcello Dudovich, Marinetti, Martin Scorsese, Michela Murgia, Mondrian, Montale, Moravia, mussolini, Nicolaï Diulgheroff, Pasquale Villari, Pavese, Philip Dick, Prampolini, Pynchon, Richard Hamilton, Rodchenko, Samuel Smiles, Scott Fitzgerald, Steinbeck, Stephen King, Tofanelli, Vittorini, Wim Wenders, Woody Allen
di Francesco Pacifico pubblicato 4 Marzo 2014 · 2 Commenti
Questa intervista è uscita su IL ad aprile 2013.
La chiamo al numero di casa: riconosco il quartiere dalle prime tre cifre del numero, abita vicino a casa dei miei, a Roma. Io sono fuori Roma e non posso incontrarla. Il telefono ha dei problemi perciò per lunghi tratti non riesco a interromperla e Laura Morante continua volentieri a parlare del suo lavoro.
Faceva la ballerina, ha esordito al cinema con i due Bertolucci, in teatro con Carmelo Bene (cose off a parte). Ha recitato Anche per Gianni Amelio, Pupi Avati, Gabriele Salvatores, Cristina Comencini, Michele Placido, Gabriele Muccino, Paolo Virzì, Alain Resnais, Nanni Moretti. Per Moretti è stata Bianca e poi la madre del figlio morto ne La stanza del figlio. Elsa Morante era sua zia. Nel 2012 ha esordito alla regia con Ciliegine.
Categoria cinema, interviste · Tag Alain Resnais, Alain Tanner, Antonioni, Buñuel, Carlo Monni, Carlo Verdone, Carmelo Bene, Cechov, Cristina Comencini, Donato Sannini, Fellini, Francesco Pacifico, Gabriele Muccino, Gabriele Salvatores, Gianni Amelio, Giuseppe Bertolucci, Laura Morante, Michele Placido, Molière, Nanni Moretti, Paolo Virzì, Peanuts, Pupi Avati, Roberto Benigni, Silvio Orlando, Stanislavskij
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