«Mio marito Borges tra tempo e sacro». Intervista a María Kodama

Questa intervista è uscita su Avvenire lo scorso 27 novembre, ringraziamo l’autore e la testata. (Fonte immagine)

di Alessandro Zaccuri

Per María Kodama non ci sono dubbi: «Bisognerebbe chiamarlo Borges di Buenos Aires, aggiungendo al suo nome quello della città, esattamente come facevano gli antichi greci con i loro filosofi: Pitagora di Samo, Talete di Mileto». È una donna gentile e sorridente, la vedova di Jorge Luis Borges. Minuta, i lineamenti che ribadiscono l’ascendenza orientale del cognome (il padre era un architetto giapponese), oggi presiede la fondazione intitolata al grande scrittore ed è in rapporti di estrema cordialità con gli animatori del Foro Ecuménico Social, la realtà di responsabilidad ciudadana alla quale è stata affidata l’organizzazione del Cortile dei Gentili in Argentina, inaugurato ieri dal cardinale Gianfranco Ravasi a Buenos Aires e che da domani si trasferirà a Córdoba.
Se si chiede a María Kodama il motivo di tanta confidenza con un ambiente in apparenza lontano da quello letterario, lei risponde spiegando che una poesia del marito, “I congiurati”, è servita d’ispirazione per la nascita del Foro. «Era il 2001, eravamo nel pieno della crisi economica – aggiunge – e c’erano queste persone che, proprio come sta scritto in quei versi, volevano superare ogni differenza di fede e di cultura per assumere l’impegno di opporre la ragionevolezza ai mali del mondo. Ecco, è cominciato così».

Il meglio di Pagina3: settimana dall’11 al 15 marzo 2013

Questa rubrica è in collaborazione con Pagina 3, la rassegna stampa culturale di Radio3. Ogni settimana minima&moralia seleziona e segnala gli articoli più significativi tra quelli letti ogni mattina in radio dai conduttori di Pagina 3 per offrire una panoramica su quello che è stato il dibattito culturale italiano nel corso della settimana. Il conduttore del mese di marzo è Nicola Lagioia. Un ringraziamento particolare a Radio3 e a Marino Sinibaldi. (Immagine: Fernando Pessoa.)
Lunedì 11 marzo:

• Julian Barbour, l’uomo che ammazzato il tempo”. Articolo di Claudio Gallo, La Stampa

 “Libertà e diritti non sono negoziabili”. Intervista a Stefano Rodotà a cura di Rossella Guadagnini, MicroMega rivista online