di Matteo Nucci pubblicato 7 Marzo 2014 · 6 Commenti
Questo pezzo è uscito sul Venerdì di Repubblica.
Nacque a San Francisco nel 1876 e morì poco lontano, a Glen Ellen, nel 1916. In quei quarant’anni fu quasi tutto. Inscatolatore di lattine, rivenditore di giornali, razziatore di ostriche, poliziotto dei mari contro i razziatori di ostriche, mendicante, marinaio e cacciatore di foche, addetto all’avvolgimento di fili di iuta, vagabondo, spalatore di carbone, giardiniere, facchino, scaricatore di porto, addetto alla pulizia di tappeti e di aule scolastiche, lavandaio, cercatore d’oro, retore arrembante, attivista socialista, progettista di barche, case e fattorie all’avanguardia. Ma soprattutto Jack London fu scrittore.
Categoria libri, recensioni · Tag Balzac, Charmian Kittredge, Daniel Dyer, Darwin, Flora Wellman, Goethe, Irving Stone, Jack London, John Griffith Chaney, John London, Kipling, Marx, Matteo Nucci, Nietzsche, Shakespeare, Spencer, Stevenson
di minima&moralia pubblicato 16 Gennaio 2014 · 1 Commento
di Leonardo Merlini
1.
Lo skyline lo si affronta subito, sull’Airtrain che unisce i terminal dell’aeroporto JFK: è lì, chiarissimo nel controluce che sagoma, con la sua evidenza sfumata dalle nuvole. L’Empire State Building marca il proprio territorio e non ammette rivali, la Liberty Tower è solo una periferia della percezione, alta sì, ma distante dal cuore di una linea di iconicità che si staglia precisa prima nella testa di chi arriva a New York, piuttosto che nella effettiva percezione visiva dell’occasione. Come in un gioco di filosofie che si specchiano, la potenza, ossia l’idea di un panorama costruita pazientemente in anni di applicazione alla cultura di massa, prevale senza fatica sulla limitata portata dell’atto, condannato a una definizione di confini che lo rende automaticamente poco interessante. Così non è un caso, anzi è la manifestazione delle leggi di Harold Bloom[1], che alcuni giorni dopo tra gli scaffali di Strand Books trovi una copia autografa e scontata di How Literature saved my Life di David Shields, uno scrittore e critico che da anni si interroga sulla incommensurabilità tra il linguaggio e l’esperienza. Tradotto, tra l’arte e l’esistenza, quindi tra ciò per cui vale la pena vivere e ciò che dovrebbe essere questa cosa chiamata “realtà”… Potenza e atto di una settimana a New York[2], già racchiusi nella prima occhiata alla città, gettata da un ponte alla Arthur Miller, pochi minuti dopo aver superato i test d’ingresso dell’Immigration degli Stati Uniti. Prima che le cose succedano, prima che l’atto si manifesti, la potenza ha già giocato, e stravinto, la sua partita. Affannarsi, dunque, non vale la pena.
Categoria reportage · Tag Alessandro Magno, Arthur Miller, Baustelle, Ben Lerner, Bernini, Betty Powell, Billy Crystal, Bruno Schulz, Claudia Roth Pierpont, D.H. Lawrence, David Foster Wallace, David Shields, Eliot, Francesco "Frank" Caputo, Frank Gehry, Freud, George W. Bush, Giulio Carlo Argan, Harold Bloom, Hemingway, Hopper, J. G: Ballard, J.M. Coetze, Jackie Kennedy, Joan Didion, John Ashberry, Jonathan Lethe, Kandinsky, Kant, Kipling, Kurt Vonnegut, Leonardo Merlini, Marco Polo, Mark Rothko, Miranda July, Moby, Olivier Adam, Paul Auster, Philip Dick, Philip Roth, Platone, Pollock, R.E.M., Remarque, Robert Lowell, Salinger, Schiele, Thom Yorke, Walter Siti, Wes Anderson
di minima&moralia pubblicato 12 Settembre 2013 · Aggiungi un commento
Questo articolo è uscito sulla rivista Tradurre. (Foto: Giovanni Giovannetti)
di Norman Gobetti
Moriva, il 16 dicembre 1991, Pier Vittorio Tondelli. Prolifico operatore culturale, oltre che amatissimo scrittore, Tondelli aveva fondato nel 1990, insieme ad Alain Elkann ed Elisabetta Rasy, il quadrimestrale di letteratura «Panta». Dopo la morte di Tondelli, nel comitato editoriale di «Panta» subentrò lo scrittore statunitense Jay McInerney, che nel 1993 curò un numero dedicato ai nuovi narratori americani. Il volume presentava i racconti di quindici autori all’epoca quasi tutti inediti in Italia, fra cui Jennifer Egan, Jeff Eugenides, Mark Leyner, Donna Tartt e William T. Vollmann, tradotti da scrittori italiani come Michele Mari, Sandra Petrignani, Claudio Piersanti, Sandro Veronesi e Valeria Viganò. Fra gli altri c’era anche, nella versione di Edoardo Albinati, un racconto dal titolo Per sempre lassù. Nella sua introduzione, McInerney scriveva a proposito dell’autore di quel racconto: «Uno sperimentatore postmodernista […] furiosamente creativo. […] Le sue ambientazioni e le sue strategie narrative sono varie, ma sempre attualissime» (McInerney 1994, 14). Sono probabilmente le prime parole mai pubblicate in Italia a proposito di David Foster Wallace.
Categoria approfondimenti, letteratura · Tag Adelaide Cioni, Alain Elkann, Alessandra Montrucchio, Alessandro Baricco, Alessandro Mari, Angelo Morino, Annalisa Villoresi, Antonio Monda, Buster Keaton, Christian Raimo, Claudio Piersanti, Conrad, Cristiana Mennella, D.T. Max, David Foster Wallace, David Lipsky, Domenico Procacci, Donna Tartt, Edoardo Albinati, Edoardo Nesi, Elisabetta Rasy, Ellroy, Fabio Paracchini, Fernanda Pivano, Francesco Piccolo, Gabriella D’Angelo, Gianluigi Toccafondo, Giovanna Granato, Giuseppe Strazzeri, Grazia Giua, Highsmith, Houellebecq, Ian McEwan, James, Jay McInerney, Jeff Eugenides, Jeffrey Eugenides, Jennifer Egan, John Hulme, Jonathan Franzen, Karen Green, Kipling, Larry McCaffery, Laura Miller, Luca Briasco, Malcolm Lowry, Marco Cassini, Maria Cristina Pietri, Mark Costello, Mark Leyner, Martina Testa, Matteo Campagnoli, Matteo Colombo, Mattia Carratello, Michael Hornburg, Michael Pietsch, Michael Wexler, Michele Mari, Michiko Kakutani, Moody, Nathan Englander, Nathan Heller, Nicola Lagioia, Norman Gobetti, Ottavio Fatica, Paolo Repetti, Philip Dick, Pier Vittorio Tondelli, Piergiorgio Nicolazzini, Quentin Tarantino, Roberto Bolaño, Salvatore Toscano, Sandra Petrignani, Sandro Veronesi, Sergio Atzeni, Sergio Claudio Perroni, Stephen J. Burn, Stephen King, Stevenson, Susanna Basso, Tim Jacobs, Tommaso Pincio, Valeria Viganò, Vincenzo Ostuni, Vonnegut, William T. Vollmann, Zadie Smith
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