A viso coperto e L’arena dei perdenti

Foto di Pablo Rojas Madariaga

Questo post indica prima alcuni aspetti liminari, paratestuali e illustrativi, e offre quindi un breve giudizio critico su due nuovi titoli di Einaudi Stile Libero: A viso coperto di Riccardo Gazzaniga e L’arena dei perdenti di Antonin Varenne.

Polar, noir, poliziesco, giallo e calcio

L’arena dei perdenti e Varenne vengono presentati nell’edizione italiana come, rispettivamente, un romanzo “degno dei capolavori di Jean-Claude Izzo” e il “miglior esponente del noir francese di inizio millennio”, sia per l’influenza che quella scuola ha esercitato ed esercita sui nostri giallo-noiristi (un esempio tra i tanti: Massimo Carlotto ambienta il suo ultimo romanzo, sempre pubblicato in Stile Libero, a Marsiglia e abbonda in omaggi a Izzo), sia per l’apprezzamento che il marchio noir francese, nonostante ogni sorpasso scandinavo, continua a ottenere in Italia (Einaudi ha ancora in catalogo opere degli anni Settanta e Ottanta di Manchette e Jonquet, spesso pubblicate originariamente nella Série noire di Gallimard).