Un gesto incorporeo. ’14 di Jean Echenoz

di Renato Parma

Puoi indossare elmetto, un pastrano e imbracciare un vecchio fucile del primo conflitto mondiale. Sullo sfondo è dipinto un paesaggio di guerra. In posa, tra l’inevitabile ilarità imposta da un cappotto o troppo grande o troppo piccolo, da un casco che sulla testa dei bambini fatalmente scivola, ci si lascia fotografare da parenti e amici come i soldati di un conflitto preistorico. Chi è da solo, può, con un colpo di genio forse involontario, fare coincidere la catastrofe della guerra e la propria quotidianità, scattando un bel selfie.

È con questo goffo travestimento che chiunque può giocare alla prima guerra mondiale nella frequentatissima mostra che l’Imperial War Museum di Londra – il museo nato subito dopo la fine della Grande guerra – ha organizzato quest’anno.