Ritorno a Portella della Ginestra

A Portella della Ginestra s’incontra la storia d’Italia, titolava un articolo de L’Unità. Era il trenta aprile del 1950. Nel giugno del 1983 Rocco Chinnici, un mese prima di essere ucciso dall’esplosione di un’autobomba, spiegò a Giuseppina Zacco, vedova di Pio La Torre, quanto fossero collegate le indagini su Portella della Ginestra e quelle sui delitti politici Reina, Mattarella e dello stesso La Torre.

Tommaso Besozzi e il giornalismo che non c’è più

Questo pezzo è uscito su Pagina 99.

In un’epoca in cui i giornali sono in crisi e, per molti di essi, si affaccia lo spettro della chiusura, non è forse inutile volgere lo sguardo ai grandi esempi del passato, in particolare a quel giornalismo che negli anni quaranta e cinquanta, sui settimanali ancora di più che sui quotidiani, seppe raccontare un paese che usciva dalla dittatura e dalla guerra, innovando le sue forme e anticipando per certi versi lo stesso boom economico. Nel recentissimo meridiano Scrittori italiani di viaggio, a cura di Luca Clerici, sono raccolti molti di questi esempi e degli autori che hanno dato loro vita. Uno in particolare, tra gli autori antologizzati, merita di essere ricordato: Tommaso Besozzi, firma dell’“Europeo” fuori dagli schemi, scomparso esattamente cinquant’anni fa, nel 1964, e oggi pressoché dimenticato.

La favola del Potere

Pubblichiamo una recensione di Fabio Stassi, uscita sul Messaggero, su La ballata del re di denari di Yuri Herrera (La Nuova Frontiera). (Immagine: Santiago Rusiñol.)

La ballata del re di denari (La Nuova Frontiera, 2011, p. 128, euro 15) è il primo libro di Yuri Herrera tradotto magistralmente in italiano da Pino Cacucci, e la prima parte di una trilogia già edita in altre lingue. Alla sua uscita, in Messico, e qualche anno dopo in Spagna, ha ricevuto due premi importanti e un immediato consenso di critica e di pubblico. Elena Poniatowska ha scritto che la sua prosa “sa di polvere da sparo” e che con questo romanzo Herrera “entra di diritto tra i grandi della letteratura messicana”.