Arbasino e Rothko
Questo articolo è uscito sul Sole 24 Ore
di Gianluigi Ricuperati
Un giorno di qualche decennio fa Alberto Arbasino partecipò a una festa nello studio di uno dei più possenti artisti dell’era contemporanea. Accade
va a New York, verso la fine degli anni sessanta, al 157 di East 69 Street – indirizzo presso cui si era trasferito Mark Rothko
Seminario sui luoghi comuni
35. Pedinare e essere pedinati
di Francesco Pacifico
Indebitato, sotto processo, il proprietario terriero Vel’caninov non fa che incontrare per strada un ometto inquietante che gli ricorda qualcosa… ma Vel’caninov non riesce a ricordare cosa. Sono le prime scene de L’eterno marito, splendido romanzo breve del Dostoevskij seconda fase, e l’ometto si rivelerà essere il marito della sua vecchia amante, da poco morta: fra i due uomini, di lì a poco, si svilupperà una morbosa simbiosi
Seminario sui luoghi comuni
34. L’uomo-cane e l’uomo-macchina
di Francesco Pacifico
Da una novella di Thomas Mann un brano che sembra calmo e ben conciliato con la vita, che poi si complica dicendo qualcosa sull’Uomo, però senza perdere quella calma. Il narratore è un uomo che guarda un bel paesaggio di fiume e cascata, in compagnia del proprio cane Bauschan.
Seminario sui luoghi comuni
31. Movimento
di Francesco Pacifico
Questa pagina di Bolaño, tratta dal diario di Garcia Madero, il giovane poeta che domina la prima sezione dei Detective selvaggi, racconta parte di una movimentata vigilia di Capodanno a casa dell’eccentrica famiglia della sorelle Maria e Angélica.
Seminario sui luoghi comuni
30. Il vile denaro I soldi sono un problema per tutti: servono a campare, ma pure a misurare i propri successi e insuccessi, il grado di autonomia dal mondo o dai genitori, servono a pagarsi l’aereo per andare a sedurre donne straniere, servono a rendere fiera la mamma, a comprare libri, ad andare al ristorante, […]
Seminario sui luoghi comuni
di Francesco Pacifico
Un dottore fa visita a una giovane malata, figlia di una donna che gestisce una fabbrica: si scoprirà poi che la giovane più che malata è depressa per l’ambiente in cui vive, un ambiente chiuso dove si sfruttano gli operai, e che l’unica cura vera per la malattia – ma il dottore non avrà il coraggio di comunicarglielo – è andarsene di lì.
Smemoir
La prima verità è che gli esseri umani hanno un bisogno ancestrale e moderno di raccontare la propria storia dal proprio punto di vista e con le proprie parole. La seconda verità è che spesso, quando la raccontano, gli esseri umani non dicono la verità. La terza verità è che il senso della letteratura, forse, s’iscrive proprio in questo diaframma difettoso
Seminario sui luoghi comuni
In questa descrizione di Agathe, la sorella dell’uomo senza qualità, Musil fa il ritratto di una donna molto particolare, che vive in uno stato di articolata passività, direi quasi di attiva passività; una donna che stando immobile a osservare il mondo dell’altro sesso riesce a farsi un’immagine chiara
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