di minima&moralia pubblicato 12 Ottobre 2022 · 2 Commenti
di Dante Impieri Once there was an explosion, a bang which gave birth to time and space. Once there was an explosion, a bang which set a planet spinning in that space. Once there was an explosion, a bang which gave rise to life as we know it. And then came the next explosion. An […]
di minima&moralia pubblicato 2 Settembre 2022 · Aggiungi un commento
(fonte immagine) di Marco Malvestio Dal 2 al 4 settembre 2022, lo scrittore americano William T. Vollmann sarà presente al Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano d’Arco. Era l’8 febbraio 2020 quando, in occasione della presentazione di Conversations with William T. Vollmann, un volume curato da Daniel Lukes che raccoglie alcune delle sue migliori interviste, […]
di Liborio Conca pubblicato 8 Ottobre 2021 · 4 Commenti
Pubblichiamo la versione estesa di un’intervista uscita su Tuttolibri, l’inserto culturale della Stampa, che ringraziamo. Qualche mese fa, era maggio, ho composto un numero di telefono di Sacramento, in California. Dall’altra parte mi ha risposto William Vollmann, per un’intervista che è durata un’ora abbondante. Alla fine ero, come dire, consumato; perdonate la formula non proprio […]
“[…] Era anche un tempo in cui le stelle erano tornate di moda / senza che se ne conoscessero il nome o le proprietà fisiche, / ma le si usava per i vaticini o anche solo per diagnosticare / i tratti di personalità. Molti si rivolgevano alle stelle sentendosi abbandonati […]”
La California, la terra del nostro sognare, ma del sognare di tutti. Desiderata meta di viaggio territoriale e interiore. La California dello spazio, degli alberi, dei tramonti, della visione. I giorni che spostano sempre il futuro più in là. Tutte quelle strade di Los Angeles, tutte le salite di San Francisco. La California della musica, degli hippie, del cinema, di Joan Didion.
Pubblichiamo un pezzo uscito sul Messaggero, che ringraziamo.
«Quando i sovietici invasero l’Afghanistan volli andare lì. Aveva tutta l’aria di essere un tesoro di incubi». Queste parole restituiscono in qualche misura l’essenza dell’uomo e dello scrittore americano William Vollmann. Nel 1982 aveva ventidue anni e da circa tre era cominciata la guerra russo – afghana. Lui scelse di raggiungere il fronte. A Peshawar prima di varcare il confine ed entrare nel paese dal Pakistan, un giovane afghano, figlio di un diplomatico, gli domandò: «Che cos’è la libertà? Cos’è allora la democrazia?». Da quel conflitto ne sono deflagrati molti e sono cambiati gli schieramenti, tuttavia la questione posta in quello scenario è irrisolta.
di Liborio Conca pubblicato 30 Maggio 2015 · 3 Commenti
Il dolore è dappertutto, la rabbia è dappertutto. Ma «oggi è stata una bella giornata», dice a un certo punto la nonna di Mark, dopo aver fatto una passeggiata in un giardino in pieno autunno, e il nipote annuisce – più tardi prendono insieme una pillola di Xanax. Mark è uno dei personaggi che Roberto Minervini (marchigiano, ma vive negli Usa da tempo) ha ripreso in Louisiana – The other side, il film-documentario presentato a Cannes pochi giorni fa nella sezione Un certain regard. Oltre a Mark conosciamo Lisa, la sua fidanzata, e la sorella e la nipote di Mark, e una brigata di uomini e donne che nel sud degli Stati Uniti cercano di sfangarla ogni giorno con lavori occasionali. Come Jim, un vecchio senza denti, amante della bottiglia, che si commuove ogni volta leggendo una poesia donatagli da una “giovane ragazza”, stampata su un foglio attaccato al frigorifero.
di minima&moralia pubblicato 21 Febbraio 2014 · 3 Commenti
Oggi David Foster Wallace avrebbe compiuto cinquantadue anni. Pubblichiamo un’intervista che rilasciò nel 1996 a Laura Miller di Salon contenuta nella raccolta Un antidoto contro la solitudine. Traduzione di Martina Testa.
di Laura Miller
L’aspetto dimesso, da topo di biblioteca, con cui si presenta David Foster Wallace contraddice il look delle foto pubblicitarie, con la barba di qualche giorno e la bandana in testa. Ma del resto, anche il più alternativo degli scrittori deve avere un certo grado di serietà e disciplina per produrre un libro di 1079 pagine in tre anni. Infinite Jest, il mastodontico secondo romanzo di Wallace, giustappone la vita in un’accademia tennistica d’élite con le vicissitudini dei residenti di una casa famiglia nei paraggi, il tutto ambientato in un futuro prossimo in cui gli Stati Uniti, il Canada e il Messico si sono unificati, tutta la parte settentrionale del New England è diventata un’enorme discarica per rifiuti tossici, e qualunque cosa, dalle auto private agli anni stessi, è sponsorizzata da grandi aziende. Pieno di slang, ambizioso e qua e là fin troppo innamorato del prodigioso intelletto del suo autore, Infinite Jest ha comunque alla base una solida zavorra emotiva che gli impedisce di andare a gambe all’aria. E c’è qualcosa di raro ed esaltante in un autore contemporaneo che mira a catturare lo spirito dei suoi tempi.
Categoria estratti, interviste, letteratura · Tag A. M. Homes, A.S. Byatt, Auden, Carole Maso, Cartesio, Cormac McCarthy, Cris Mazza, Cynthia Ozick, David Foster Wallace, Don DeLillo, Donald Antrim, Donald Barthelme, Flannery O'Connor, George Saunders, Hemingway, Jeffrey Eugenides, John Donne, Jonathan Franzen, Joyce, Kant, Kathryn Harrison, Keats, Laura Miller, Louise Glück, Martina Testa, Mary Karr, Norman Lear, Philip Larkin, Pynchon, Raymond Carver, Richard Crashaw, Richard Powers, Rick Moody, Rikki Ducornet, Shakespeare, Socrate, Stephen Crane, Tobias Wolff, William Jame, William Vollmann, Wittgenstei
di minima&moralia pubblicato 28 Agosto 2009 · 4 Commenti
Pubblichiamo quest’articolo apparso qualche giorno fa sul Manifesto, firmato da Luca Briasco, editor della casa editrice Einaudi e conoscitore critico e specialista di letteratura americana postmoderna e contemporanea. di Luca Briasco Riflettere sulla letteratura americana, sul suo stato di salute e sulle direzioni verso le quali si sta orientando equivale prima di tutto a cercare […]
Categoria letteratura · Tag A. M. Homes, Cormac McCarthy, crisi della rappresentazione, Dave Eggers, David Foster Wallace, David Sedaris, Jeffrey Eugenides, John Wray, Jonathan Franzen, Jonathan Safran Foer, Joshua Ferris, Joyce Carol Oates, letteratura americana, Luca Briasco, Marylinne Robinson, Michael Chabon, Michael Moore, Philip Roth, Richard Powers, William Vollmann
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