Scelta obbligata tra due agricolture

Questo articolo è uscito per il manifesto.

di Giuliano Battiston

Difendono le «loro terre in Africa, in Asia e in America Latina; disdegnano le coltivazioni a base di Ogm: alternano le sementi; entrano nelle città per portarvi i loro prodotti; si battono contro le grandi organizzazioni internazionali, che vogliono eliminarli; creano università per comunicare i loro saperi…»: sono i contadini, la forza motrice di una trasformazione che dai campi coltivati investe l’intera struttura della società e, con essa, il modo in cui ne intendiamo l’evoluzione.