Scrivere di cinema: Prima di domani

prima di domani

minima&moralia è tra i partner del concorso Scrivere di cinema – Premio Alberto Farassino per giovani aspiranti critici cinematografici: ospitiamo la rubrica di cinema a cura dei vincitori dell’edizione 2016 e vi segnaliamo il bando dell’edizione 2017.

di Elena Magnani

Per Sam questo San Valentino sarà un giorno speciale. Sarà il coronamento di tutti i suoi successi al liceo: la sua amicizia con le ragazze più popolari, la sua relazione con l’atleta più desiderato, il suo tanto atteso approdo all’età adulta con la perdita della verginità. Ma dopo un brutale episodio di bullismo e un incidente in macchina la giornata diventerà in fretta un incubo, che Sam rivivrà giorno dopo giorno scoprendo la violenza e gli errori che si nascondevano dietro la sua vita apparentemente perfetta.

Prima di domani utilizza con discreta originalità l’espediente del loop temporale come metafora dell’adolescenza, età-trappola tra l’infanzia e l’emancipazione. Le ventiquattr’ore a disposizione di Sam per cambiare il passato diventano il claustrofobico riassunto del suo mancato confronto con gli altri e con sè stessa, del bisogno e dell’incapacità di evadere da uno schema in cui si sente incastrata.

La colonna sonora incalzante, la pasta scura e tetra del colore, la non comune componente di crudeltà e cattiveria dei protagonisti – complice il passato registico indie di Ry Russo-Young, per la prima volta alle prese con un film di più larga distribuzione – contribuiscono a creare un’atmosfera piuttosto inedita per il genere teen movie, un affresco più desolato e più onesto del solito di un’età tanto difficile quanto stereotipata.

Forse proprio per la promettente variazione di toni, però, stupisce ancora di più la superficialità del racconto. Stupisce che in un racconto di bullismo ci siano la condanna e poi l’ammenda del carnefice, ma manchi la comprensione del fenomeno; stupisce che nella pretesa di smascherare il cliché non si riesca che a confermarlo; stupisce, in ultimo, che a un racconto crudele e cinico del mors tua vita mea che regola il liceo – e la società – degli Stati Uniti segua un finale tanto conformista.

La struttura ciclica del loop temporale, che può avere fine solo con la morte dell’infanzia e della rinascita dell’età adulta, tradisce così le sue ottime premesse conducendo con prevedibilità al suo lieto fine sacrificale. Prima di domani rimane perciò un film mancato, incastrato come la sua protagonista a metà tra le proprie aspirazioni e il risultato sortito.

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