L’ardore della mente occidentale: un estratto

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Pubblichiamo la prefazione, stilata dall’autore, al libro L’ardore della mente occidentale. Come le idee hanno formato il mondo di Richard Tarnas, pubblicato da Edizioni Tlon. Si tratta di un lungo saggio sulla storia della filosofia occidentale, raccontata come un viaggio culturale: quasi 2500 anni di domande, asserzioni, sistemi e metodi che hanno segnato la nostra visione del mondo. Il libro, tradotto per la prima volta in italiano, alla sua uscita fu molto apprezzato da studiosi quali Joseph Campbell, Huston Smith e Stanislav Grof.

Buona lettura.

di Richard Tarnas

Questo libro presenta una narrazione storica della visione occidentale del mondo dall’antica Grecia al mondo postmoderno. Limitandomi a un singolo volume ho cercato di rappresentare in maniera coerente l’evoluzione della mente occidentale e la sua mutevole concezione di realtà. Recenti sviluppi in vari campi (filosofia, psicologia del profondo, scienze religiose e storia della scienza) hanno gettato nuova luce su questa straordinaria evoluzione. Questi progressi hanno influenzato e arricchito il racconto che segue, alla fine del quale ho provato a presentare una nuova prospettiva utile a comprendere la storia intellettuale e spirituale della nostra cultura.

Si sente spesso parlare del degrado della tradizione occidentale, del declino dell’educazione umanistica, della pericolosa mancanza di fondamenti culturali con cui affrontare i problemi attuali. Tali preoccupazioni riflettono, in parte, una certa insicurezza e nostalgia di fronte a un mondo che cambia radicalmente; ma, d’altro canto, riflettono anche un bisogno genuino, ed è proprio a tutti coloro che sempre più sentono tale bisogno che dedico questo libro.

Come ha fatto il mondo moderno ad arrivare alle sue attuali condizioni? Come ha fatto la mente moderna a formulare quelle idee e quei principi operativi fondamentali che oggi influenzano così profondamente la realtà? Queste sono le domande pressanti del nostro tempo, e per affrontarle è necessario tornare alle radici senza farsi guidare da una riverenza acritica per le visioni e i valori del passato, bensì dalla voglia di scoprire e integrare le origini storiche dell’epoca in cui viviamo.

Credo che l’unico modo per acquisire l’autocomprensione necessaria a gestire questi dilemmi odierni sia recuperare le fonti più profonde del mondo e della nostra visione di esso. La storia culturale e intellettuale dell’Occidente potrà così fornire strumenti fondamentali per affrontare le sfide del presente. E io spero, attraverso questo libro, di averne reso una parte essenziale più facilmente accessibile al lettore comune.

In realtà volevo semplicemente raccontare una storia che ritengo degna di essere raccontata. La cultura occidentale sembra avere dinamiche la cui portata e bellezza ricordano quelle di una grande tragedia epica: la Grecia antica e classica, l’Ellenismo e la Roma imperiale, l’ebraismo e l’ascesa del cristianesimo, la Chiesa cattolica e il Medioevo, il Rinascimento, la Riforma e la Rivoluzione scientifica, e poi l’Illuminismo e il Romanticismo, e via discorrendo fino ai nostri avvincenti giorni.

Grandezza e magnificenza, drammatici conflitti e sorprendenti soluzioni hanno segnato il lungo percorso della mente occidentale nel tentativo di comprendere la natura della realtà: da Talete e Pitagora a Platone e Aristotele, da Clemente Alessandrino e Boezio a Tommaso d’Aquino e Occam, da Eudosso e Tolomeo a Copernico e Newton, da Bacone e Cartesio a Kant ed Hegel e da questi, poi, fino a Darwin, Einstein, Freud e così via.

Questa lunga lotta ideologica conosciuta come la “tradizione occidentale” è stata un’avventura entusiasmante di cui ancora portiamo dentro risvolti e conseguenze. Un eroismo epico ha continuato a illuminare le battaglie individuali di Socrate, di Paolo e di Agostino, di Lutero e Galileo, così come quelle più universali portate avanti da altri protagonisti meno noti: ciò ha spinto l’Occidente lungo il suo straordinario corso. Si tratta di una grande tragedia. Ma non solo.

La narrazione seguente delinea lo sviluppo delle tendenze dominanti nella cultura occidentale alta, soffermandosi sulla cruciale sfera d’interazione tra filosofia, religione e scienza. Forse potremmo dire sulle grandi visioni del mondo quello che Virginia Woolf disse sui capolavori della letteratura: «Il successo dei capolavori sembra trovarsi non tanto nella loro immunità dai difetti – tolleriamo gli errori più grossolani in tutti loro – ma nell’immensa persuasività di una mente che ha completamente dominato la propria prospettiva».

Il mio intento in queste pagine è stato quello di dare voce a ognuna delle prospettive che la mente occidentale ha padroneggiato nel corso della propria evoluzione. Non ho privilegiato nessuna particolare concezione della realtà, nemmeno quella presente (anch’essa multipla e in continuo mutamento). Ho invece affrontato ogni visione del mondo con lo stesso spirito con cui avrei affrontato un’eccezionale opera d’arte: cercando di capirla e apprezzarla, di comprenderne il peso, lasciando che il suo significato si dispiegasse.

Sembra che oggi la mente occidentale stia subendo un cambiamento epocale, la cui portata forse non è pari a nient’altro nella storia della civiltà. Credo sia possibile partecipare in maniera intelligente a questa trasformazione solo possedendo le giuste nozioni storiche. Ogni epoca deve ricordarsi ancora una volta della sua storia. Dalla propria posizione privilegiata, ogni generazione deve esaminare e analizzare a fondo le idee che hanno determinato la sua comprensione del mondo. Il nostro compito è quello di farlo dal complesso punto di vista del tardo xx secolo. Auspico che questo libro possa contribuire a tale sforzo.

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