Migrazione: lingua del futuro. (ovvero un programma per una città tutto-porto)

Si sta svolgendo a Palermo, fino al 16 ottobre, il Festival delle Letterature Migranti: pubblichiamo di seguito un testo di Evelina Santangelo, responsabile e coordinatrice del programma Letterature. Qui il dettaglio della rassegna, tra dibattiti partecipati, mostre, arti visive, dialoghi.

di Evelina Santangelo

Non ci si poteva non misurare con alcune specificità disegnando il programma di un festival con sede a Palermo, città «tutto porto» sulle sponde di quel Mar Bianco di Mezzo (come gli arabi chiamavano il Mediterraneo) che oggi è mare dell’ultima speranza, per quanti tentano di solcarlo con mezzi di fortuna, e mare di una sfida di civiltà dalle conseguenze vitali, per l’Europa.

Di migrazioni umane, diritto d’asilo, di terre negate e di terre promesse (ieri come oggi), si discuterà in molti dei tavoli pensati per questa seconda edizione del Festival, ma anche di vie di fuga possibili verso quel che il sociologo tedesco Ulrick Beck ha chiamato «comunità esistenziale di destino».