Di Alzheimer non si parla (soprattutto in Italia)
di Stefano Ciavatta pubblicato 18 Settembre 2014 · 3 Commenti
Quando ero ragazzino andava di moda dire: spastico, mongoloide, un modo a sfregio per non usare più semplicemente la parola idiota. Erano gli anni in cui nelle scuole entrava il termine handicappati, non più bollati come figli infelici. Oggi nelle conversazioni, nelle chat, persino negli sms, se non si riesce a ricordare qualcosa, o si è saltato un appuntamento, o si è perduto un oggetto, scatta subito la battuta: «Scusa, ho l’Alzheimer». C’è pure un thread aperto sul forum di Spinoza.it, ultrapremiato blog satirico, dove la gente si spreme per trovare guizzi di genialità intorno alla perdita di memoria.
Categoria approfondimenti, giornalismo, scienza, società · Tag Aloysius Alzheimer, Annie Girardot, Barack Obama, Beatrice Lorenzin, Berlusconi, Corriere della Sera, David Cameron, Donald Blythe, Federazione Italiana Alzheimer, Flavio Pagano, Frank Underwood, Gabriella Porro Salvini, Giulio Scarpati, House of Cards, il Riformista, La versione di Barney, Margareth Thatcher, Michele Farina, Patrizia Spadin, Peter Falk, Pupi Avati, Richard Taylor, Rosy Bindi, Spinoza.it, Wanda Guerra
Commenti recenti
Stato dell’arte e proposta teorica