Buon Natale da minimaetmoralia

Vi auguriamo un buon Natale, qui da minimaetmoralia, dalla redazione e dai collaboratori, con una piccola poesia di Mark Strand, che ci ha lasciato quest’anno, ma non ci ha lasciato del tutto.

Mangiare poesia
di Mark Strand

Mi sgoccia inchiostro dagli angoli della bocca.
Non c’è contentezza pari alla mia.
Ho mangiato poesia.

La bibliotecaria non crede ai suoi occhi.
Ha gli occhi tristi
e cammina con le mani tra le pieghe della gonna.

Le poesie sono scomparse.
La luce è fievole.
I cani sono sulle scale dello scantinato e salgono.

Roteano gli occhi,
le zampe bionde bruciano come stoppie.
La povera bibliotecaria comincia a battere i piedi e a piangere.

Non capisce.
Quando cado in ginocchio e le lecco la mano,
urla.

Sono un uomo nuovo.
Le ringhio contro e abbaio.
Faccio le feste felice nel buio libresco.

(traduzione di Damiano Abeni)

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