Cronache dall’Asia 4: letteratura e confini, da Amitav Ghosh a Aung San Suu Kyi

Questo pezzo è uscito, in versione ridotta, per Asia Magazine, collaborazione tra China Files e il manifesto. Qui le altre puntate della rubrica.
«Sarebbe possibile parlare della fine dell’Unione Sovietica senza nominare Solzhenitsyn? Possiamo pensare alla caduta della cortina di ferro senza fare riferimento a Milan Kundera e un mucchio di altri scrittori? Gli scrittori del Myanmar hanno giocato un ruolo altrettanto significativo, nei cambiamenti che adesso stanno travolgendo il paese, delle loro controparti dell’Europa orientale e della Russia. Che questo sia così poco riconosciuto dice molto della visione mondiale della cultura in Asia». Amitav Ghosh

Di quanto il mondo occidentale sottovaluti la cultura asiatica, perché non la conosce, si inizia fortunatamente a discutere sempre di più e nuove pubblicazioni per colmare questa profonda separazione stanno finalmente comparendo anche in Italia. Ma il motivo per cui il confine tra Oriente e Occidente sta assumendo un aspetto meno inaccessibile è in gran parte dovuto ad interessi economici, che, come Amitav Ghosh fa notare in un altro passaggio di questo intervento nel suo blog, adombrano altri cruciali aspetti che aiutano a capire paesi sconosciuti ai più.