Piccole storie di famiglia: intervista a Maya Forbes

Questo pezzo è uscito sul Venerdì di Repubblica.

C’è una grazia particolare che si manifesta nei piccoli film autobiografici. Film di finzione che hanno la consistenza sentimentale di certi filmini di famiglia girati da genitori desiderosi di fermare il tempo, di consegnare il presente al passato in forma definita per richiamarlo in vita all’occorrenza. Teneramente folle (dal 18 giugno in sala per Good Films), impeccabile opera prima della sceneggiatrice e regista americana Maya Forbes, è uno di quei film.

Dei Forbes Maya ha ereditato il cognome, sostituendo felicemente all’opulenza della famiglia del padre una ricchezza di parenti artisti: una sorella cantante (China Forbes dei Pink Martini), una figlia attrice (Imogene Wolodarsky, in Teneramente folle al suo esordio nei panni della madre da bambina), un marito sceneggiatore (Wally Wolodarsky). “Il prossimo film lo sto scrivendo con mio marito Wally e lo dirigeremo insieme”, racconta la regista, “sarà interpretato da Jack Black, e sarà pieno di canzoni. Una la scriverà sicuramente mia sorella”. Poi spiega la sua idea di cinema di famiglia che insieme al marito porta avanti: “Si tratta di lavorare insieme, di scrivere insieme le storie e girarle insieme”. Spiega anche che “le piccole storie di famiglia” sono la ragione per cui ha iniziato a fare cinema. “Ed è quello che ho sempre voluto fare: piccole storie familiari che hanno a che fare con il vissuto e che permettono di stabilire un contatto emotivo e sentimentale con il pubblico”.