#onebook
La scomparsa di certi libri mi preoccupa. Mi preoccupa così tanto che ci sono giorni che vado a comprare classici che non avrò mai tempo di leggere o che ho già letto perché così magari le librerie vedono che vendono e non li eliminano dagli scaffali. E ci sono notti che me li sogno. Sogno i libri.
Questa mia preoccupazione per la scomparsa dei libri è cominciata un paio di mesi fa. È andata così: una mattina sono andata a vedere al cinema La vita di Adele di Abdellatif Kechiche. In una delle prime scene del film, e poi anche più avanti, Adele legge La vie de Marianne di Marivaux. Finito il film sono uscita dal cinema e sono andata alla Feltrinelli più vicina a cercare La vie de Marianne di Marivaux. Negli scaffali Marivaux non c’era. Non c’era La Vie de Marianne, ma non c’era nemmeno Il trionfo dell’amore, che è un libro che quando l’ho letto ho amato moltissimo e ogni tanto ho anche regalato. Di Marivaux alla Feltrinelli non c’era proprio un bel niente. Ho chiesto al commesso. Ha cercato con me nello scaffale e niente. Poi è andato al computer, ha scritto Marivaux, e anche lì non è uscito fuori niente. Mi ha guardato e ha detto: Marivaux non c’è più. Ha aggiunto: si vede che non vendeva. Io da quel giorno penso spesso a Marivaux.
Qualche anno fa il Club del Libro Norvegese (quello che decide a chi dare il Premio Nobel) ha chiesto a cento scrittori famosi di segnalare i loro dieci libri preferiti per poi fare una lista dei cento libri migliori di ogni tempo. Per ripetere l’esperimento a modo mio venerdì scorso ho chiesto su Facebook e su Twitter di segnalare un solo libro preferito.
L’ho chiesto su Facebook e su Twitter, perché non è sempre vero che i social network siano postacci. I social network certe volte sono postacci, altre volte sono bei posti pieni di gente che legge, e che legge bei libri. Dipende dalla gente che frequenti. Per esempio, quando venerdì ho chiesto di scrivere un libro, che fosse un libro soltanto, un libro preferito, hanno scritto (quasi) tutti dei libri bellissimi. Il più preferito degli altri è stato Rayuela Il gioco del mondo di Cortazar, che l’hanno scelto in sette, e se non l’avete letto dovreste leggerlo subito. Poi c’erano sei volte Cime tempestose di Emily Bronte, La strada di Cormac McCarthy e Lolita di Nabokov.
Cinque: Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline, Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez, Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, Infinite Jest di David Foster Wallace, Le onde di Virginia Woolf. Quattro: Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov, Morte a credito di Louis-Ferdinand Céline, L’idiota di Fëdor Dostoevskij, Chiedi alla polvere di John Fante, Una questione privata di Beppe Fenoglio, Trilogia della città di K. di Agota Kristof, Il giovane Holden di J.D. Salinger, Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. Tre: La vita agra di Luciano Bianciardi, I detective selvaggi di Roberto Bolaño, Le città invisibili di Italo Calvino, La peste di Albert Camus, Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, Delitto e castigo e I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij, Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald, Moby Dick di Herman Melville, 1984 di George Orwell, Il libro dell’inquietudine di Fernando Pessoa, Pastorale americana di Philip Roth, Testimone a Gezi Park di Luca Tincalla, Anna Karenina di Lev Tolstoj.
Due volte ce n’erano un sacco (la lista completa è in fondo al pezzo). Era tutta una roba virtuale, però si respirava l’aria che si dovrebbe respirare dentro le librerie e nelle scuole. Meglio: si parlava di libri che dovrebbero essere nelle librerie e nelle scuole. E certe volte, in certe librerie, in certe scuole, se ne parla, altre volte no. Allora ho pensato: se dieci professori di liceo di dieci città diverse o anche della stessa città, per una di quelle coincidenze che ogni tanto capitano, senza sapere niente l’uno dell’altro, chiedessero a classi mettiamo di venticinque studenti di comprare Marivaux per leggerlo e discuterne. E se questi duecentocinquanta studenti andassero da Feltrinelli (Feltrinelli diverse, in città diverse) a cercarlo. E i commessi di Feltrinelli si ritrovassero con duecentocinquanta richieste in un solo giorno di Marivaux che però è scomparso anche dai magazzini. Ecco, ho pensato: che cosa succederebbe?
Il trionfo dell’amore di Marivaux non è tra i libri preferiti di nessuno di quelli a cui ho chiesto. Però io penso sempre che qualcuno lo preferisce. Lo preferisce a certi best-seller che li provi a leggere per capire perché vendono tanto e poi finisci che li bruci nel camino (mi è capitato). Marivaux lo leggi e non lo bruceresti mai. Anzi, lo leggi e lo regali a quelli a cui vuoi bene.
I libri segnano la nostra vita sentimentale. E in più di una maniera. A casa mia, per esempio, per dirci le cose di sentimento ci scambiamo i libri. Sarebbe bello che queste cose di sentimento ce le dicessimo pure a voce, o anche scritte nelle lettere (ogni tanto mia madre lo fa, scrive delle lettere a me e mia sorella piene di sentimento, di questo le sono grata e ogni tanto lo faccio anch’io), ma siamo abituati così: le cose di sentimento le troviamo scritte sui libri e ce le spediamo. Abitando in città e continenti diversi questi nostri libri così hanno girato mezzo mondo. Secondo la mia visione delle cose sono dei libri felici. Poi ci sono i libri sentimentali dei fidanzati, degli amici, delle persone che mi piacciono. I libri belli li regalo alle persone a cui voglio bene. Non per sedurle, ma per affetto. Alcuni dei miei libri preferiti me li ha consigliati indirettamente Bob Dylan, che è una delle mie persone preferite, e da ragazzo (lo so dalle biografie) amava molto La dea bianca di Robert Graves e L’anima buona del Sezuan di Brecht. Se non li avete letti dovreste leggerli entrambi. Dovreste leggere anche il mio preferito, Don Chisciotte. Che è una storia d’amore e di libri, le due ragioni per cui sono qui che scrivo questa cosa.
E adesso una lista, per punteggio e in ordine d’autore. Sono tutti i libri che amici e sconosciuti hanno scritto quando ho chiesto di scegliere un solo libro preferito. Sceglierne uno soltanto costringe a escluderne tanti, è vero, ma diventa una scelta sentimentale e mai di vanità. Di fatto di libri belli ne mancano e ne mancherebbero comunque tantissimi. Non c’è Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, che racconta benissimo questa mia preoccupazione che non mi fa dormire. Non c’è Il trionfo dell’amore di Marivaux, che però nel frattempo è stato ristampato e speriamo che qualche editore illuminato traduca e pubblichi presto anche La Vie de Marianne. Non ci sono Il gioco del chiedere di Peter Handke e Trattato di funambolismo di Philippe Petit, che hanno contribuito a modo loro alla mia educazione sentimentale e sono due libri bellissimi. C’è in mezzo anche qualche libro bruttino e qualcuno proprio di merda (pochi per fortuna). Avrei amato cancellarli ma la censura non è mai una cosa bella. Bello sarebbe se dopo avere letto questa lista di libri ne sceglieste uno, a caso o a sentimento, e lo leggeste. Sarebbe bellissimo se ne leggeste più di uno, ma di questi tempi ce ne facciamo bastare uno. Suona abbastanza retorico ma lo scrivo comunque: leggere un libro è l’unico modo per non farlo scomparire.
La lista
sette preferenze
Rayuela. Il gioco del mondo di Julio Cortázar
sei preferenze
Cime tempestose di Emily Brontë
La strada di Cormac McCarthy
Lolita di Vladimir Nabokov
cinque preferenze
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen
Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline
Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
Cent’anni di solitudine di Gabríel Gárcia Marquez
Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust
Infinite Jest di David Foster Wallace
Le onde di Virginia Woolf
quattro preferenze
Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov
Morte a credito di Louis-Ferdinand Céline
L’idiota di Fëdor Dostoevskij
Chiedi alla polvere di John Fante
Una questione privata di Beppe Fenoglio
Trilogia della città di K. di Agota Kristof
Il giovane Holden di J.D. Salinger
Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar
tre preferenze
La vita agra di Luciano Bianciardi
I detective selvaggi di Roberto Bolaño
Le città invisibili di Italo Calvino
La peste di Albert Camus
Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes
Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij
I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij
Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald
Moby Dick di Herman Melville
1984 di George Orwell
Il libro dell’inquietudine di Fernando Pessoa
Pastorale americana di Philip Roth
Testimone a Gezi Park di Luca Tincalla
Anna Karenina di Lev Tolstoj
due preferenze
2666 di Roberto Bolaño
Finzioni di Jorge L. Borges
Panino al prosciutto di Charles Bukowski
Un amore di Dino Buzzati
Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino
La caduta di Albert Camus
L’avversario di Emmanuel Carrère
Underworld di Don DeLillo
La terra desolata di Thomas S. Eliot
American Tabloid di James Ellroy
Che tu sia per me il coltello di David Grossman
Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway
Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse
Racconti notturni di E.T.A. Hoffmann
Ulisse di James Joyce
Il castello di Franz Kafka
Mucho Mojo di Joe R. Lansdale
Il buio oltre la siepe di Harper Lee
I canti di Giacomo Leopardi
Martin Eden di Jack London
La montagna magica di Thomas Mann
Menzogna e sortilegio di Elsa Morante
Racconti di Alice Munro
La vita istruzioni per l’uso di Georges Perec
Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta di Robert M. Pirsig
La versione di Barney di Mordecai Richler
Il teatro di Sabbath di Philip Roth
L’arte della gioia di Goliarda Sapienza
Il vangelo secondo Gesù di José Saramago
Il profumo di Patrick Süskind
La ragazza dai capelli strani di David Foster Wallace
Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde
Revolutionary Road di Richard Yates
una preferenza
La Bibbia
I Ching. Il Libro dei Mutamenti
I Vangeli
Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams
Open di Andre Agassi
Lettere dalla Kirghisia di Silvano Agosti
Il biglietto stellato di Vasilij Aksënov
Orti di guerra di Edoardo Albinati
Gabriella garofano e cannella di Jorge Amado
L’informazione di Martin Amis
Money di Martin Amis
Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood
Il taccuino rosso di Paul Auster
Trilogia di New York di Paul Auster
Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach
Malina di Ingeborg Bachmann
Super-Cannes di J.G. Ballard
Le avventure di Augie March di Saul Bellow
Herzog di Saul Bellow
Il re della pioggia di Saul Bellow
L’inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimee Bender
Comici spaventati guerrieri di Stefano Benni
Terra! di Stefano Benni
Uscire da ogni inganno di Angelo Benolli
La cantina. Una via di scampo di Thomas Bernhard
Correzione di Thomas Bernhard
Il male oscuro di Giuseppe Berto
Q di Luther Blissett
Lettere dall’Africa (1914-1931) di Karen Blixen
Il Decamerone di Giovanni Boccaccio
Foto di gruppo con signora di Heinrich Böll
Correva l’anno del nostro amore di Caterina Bonvicini
Oral di Jorge L. Borges
Donne di Charles Bukowski
Pulp di Charles Bukowski
Storie di ordinaria follia di Charles Bukowski
Come una bestia feroce di Edward Bunker
Dei miei sospiri estremi di Luis Buñuel
Vita standard di un venditore provvisorio di collant di Aldo Busi
Il suono della mia voce di Ron Butlin
Il deserto dei tartari di Dino Buzzati
Le storie dipinte di Dino Buzzati
Mildred Pierce di James M. Cain
L’ultima estate in città di Gianfranco Calligarich
Il barone rampante di Italo Calvino
Lezioni americane di Italo Calvino
Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron
La vampa d’agosto di Andrea Camilleri
Lo straniero di Albert Camus
Autobiografia di un baro di Luca Canali
La lingua salvata. Storia di una giovinezza di Elias Canetti
A sangue freddo di Truman Capote
Sicilian Tragedi di Ottavio Cappellani
Parenti lontani di Gaetano Cappelli
Limonov di Emmanuel Carrère
Cattedrale di Raymond Carver
La ragazza di Bube di Carlo Cassola
Veronika decide di morire di Paulo Coelho
Vergogna di J.M. Coetzee
Cuore di tenebra di Joseph Conrad
La linea d’ombra di Joseph Conrad
Lord Jim di Joseph Conrad
Il canto delle sirene di Maria Corti
Le ore di Michael Cunningham
Il GGG di Roald Dahl
Il Monte Analogo di René Daumal
Il giorno dei morti di Maurizio De Giovanni
Robinson Crusoe di Daniel Defoe
Rumore bianco di Don DeLillo
Il torto del soldato di Erri De Luca
Un oscuro scrutare di Philip K. Dick
Tempo fuor di sesto di Philip K. Dick
Tutti i racconti di Philip K. Dick
Ubik di Philip K. Dick
L’uomo nell’alto castello di Philip K. Dick
Grandi speranze di Charles Dickens
Il nostro comune amico di Charles Dickens
Diglielo da parte mia di Joan Didion
La dama delle camelie di Alexandre Dumas
Occhi blu, capelli neri di Marguerite Duras
La vita materiale di Marguerite Duras
La promessa di Friedrich Dürrenmatt
Magic Kingdom di Stanley Elkin
American Psycho di Bret Easton Ellis
Glamorama di Bret Easton Ellis
Momo di Michael Ende
La simmetria dei desideri di Nevo Eshkol
Middlesex di Jeffrey Eugenides
Un uomo di Oriana Fallaci
Assalonne, Assalonne! di William Faulkner
Mentre morivo di William Faulkner
L’urlo e il furore di William Faulkner
La malora di Beppe Fenoglio
Madame Bovary di Gustave Flaubert
Lo stato delle cose di Richard Ford
Libertà di Jonathan Franzen
Homo faber di Max Frisch
L’amante senza fissa dimora di Fruttero & Lucentini
La cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda
American Gods di Neil Gaiman
Il corpo di Umberto Galimberti
Per dieci minuti di Chiara Gamberale
La vita davanti a sé di Romain Gary
I falsari di André Gide
Le affinità elettive di Johann Wolfgang Goethe
Vita e destino di Vasilji Grossman
La felicità araba di Shady Hamadi
La donna mancina di Peter Handke
La ripetizione di Peter Handke
Il danno di Josephine Hart
La parete di Marlen Haushofer
Fanteria dello spazio di Robert A. Heinlein
Krazy Kat di George Harriman
Creature grandi e piccole di James Herriot
Riddley Walker di Russell Hoban
La figlia dell’altra di A.M. Homes
Alta fedeltà di Nick Hornby
Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini
Le particelle elementari di Michel Houellebecq
La possibilità di un’isola di Michel Houellebecq
Inserzione per una casa in cui non voglio più abitare di Bohumil Hrabal
Ho servito il re d’Inghilterra di Bohumil Hrabal
I miserabili di Victor Hugo
Quello che ho amato di Siri Hustvedt
Ricordi, sogni, riflessioni di Carl G. Jung
It di Stephen King
Mucchio d’ossa di Stephen King
Clessidra di Danilo Kiš
Princess Daisy di Judith Krantz
Ieri di Agota Kristof
L’altra parte. Un romanzo fantastico di Alfred Kubin
Hotel New Hampshire di John Irving
Le due zitelle di Tommaso Landolfi
Devozione di Antonella Lattanzi
Io ero l’Africa di Roberta Lepri
Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi
Tutti i romanzi e i racconti di Howard P. Lovecraft
Il testamento francese di Andreï Makine
Il commesso di Bernard Malamud
Le vite di Dubin di Bernard Malamud
Le braci di Sándor Márai
Epistolario. Le lettere a John Middleton Murry 1913-1922 di Katherine Mansfield
Tutti i racconti di Katherine Mansfield
L’autunno del patriarca di Gabríel Gárcia Marquez
Io sono leggenda di Richard Mateson
Tutti i racconti di Richard Mateson
Meridiano di sangue Cormac McCarthy
Le mille luci di New York di Jay McInerney
Eureka Street di Robert McLiam Wilson
Winnie-the-Pooh di A.A. Milne
I ragazzi della via Pal di Ferenc Molnar
Aracoeli di Elsa Morante
Canti del caos di Antonio Moresco
La scimmia nuda di Desmond Morris
Dissipatio H.G. di Guido Morselli
Accabadora di Michela Murgia
Il giovane Törless di Robert Musil
Norwegian Wood. Tokyo Blues di Haruki Murakami
L’uccello che girava le viti del mondo di Haruki Murakami
Ada o ardore di Vladimir Nabokov
Suite francese di Irène Némirovsky
Diari di Anaïs Nin
A volte ritorno di John Niven
Odissea di Omero
Il cardillo addolorato di Anna Maria Ortese
Il porto di Toledo di Anna Maria Ortese
Ricorda con rabbia di John Osborne
Le metamorfosi di Ovidio
Boccalone: storia vera piena di bugie di Enrico Palandri
Tanta vita di Alejandro Palomas
Tra donne sole di Cesare Pavese
Pedro Páramo di Juan Rulfo
Sillabari di Goffredo Parise
Respirazione artificiale di Ricardo Piglia
L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello
Buona Apocalisse a tutti! di Terry Pratchett e Neil Gaiman
Il diavolo in corpo di Raymond Radiguet
Praga magica di Angelo Maria Ripellino
Piccola guerra lampo per radere al suolo la Sicilia di Giuseppe Rizzo
Il riposo del guerriero di Christiane Rochefort
L’opera poetica di Amelia Rosselli
Fuga senza fine. Una storia vera di Joseph Roth
L’animale morente di Philip Roth
Everyman di Philip Roth
Patrimonio di Philip Roth
Sopra eroi e tombe di Ernesto Sabato
Nove racconti di J.D. Salinger
Cecità di José Saramago
Storia dell’assedio di Lisbona di José Saramago
La zattera di pietra di José Saramago
La nausea di Jean-Paul Sartre
L’invenzione dei giovani di Jon Savage
Oscar e la dama in rosa di Eric-Emmanuel Schmitt
Le botteghe color cannella di Bruno Schulz
Peanuts di Charles M. Schulz
La scomparsa di Majorana di Leonardo Sciascia
Ultima fermata Brooklyn di Hubert Selby Jr.
Macbeth di William Shakespeare
Frankenstein di Mary Shelley
Fontamara di Ignazio Silone
Il borgomastro di Furnes di Georges Simenon
La finestra di fronte di Georges Simenon
Tre camere a Manhattan di Georges Simenon
Zoo o lettere non d’amore di Viktor Sklovskij
La tristezza degli angeli di Jón Kalman Stefánsson
Autobiografia di tutti di Gertrude Stein
Furore di John Steinbeck
L’inverno del nostro scontento di John Steinbeck
Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo di Laurence Sterne
Bone di Jeff Smith
I ragazzi Burgess di Elizabeth Strout
La coscienza di Zeno di Italo Svevo
Dio di illusioni di Donna Tartt
The White Hotel di D M Thomas
Guerra e pace di Lev Tolstoj
Sonata a Kreutzer di Lev Tolstoj
Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli
Una banda di idioti di John Kennedy Toole
Con totale abnegazione di Tristan Tzara
I principi demoni di Jack Vance
Avventure della ragazza cattiva di Mario Vargas Llosa
L’ombra e la grazia di Simone Weil
La casa della gioia di Edith Wharton
L’età dell’innocenza di Edith Wharton
Il potere del cane di Don Winslow
Cassandra di Christa Wolf
Il cielo diviso di Christa Wolf
Il fucile da caccia di Inoue Yasushi
L’amante di Abraham Yehoshua
Amrita di Banana Yoshimoto
È nata a Bolzano e ha vissuto ad Algeri e Palermo. Abita tra Roma e New York, dove traduce e scrive di libri, cinema e fumetti per La Repubblica, Il venerdì e D. Ha tradotto, tra gli altri, Charles Bukowski, Tom Wolfe, Jacques Derrida, A.M. Homes, Douglas Coupland, James Franco, Lillian Roxon e Lena Dunham, e ha tradotto e curato la nuova edizione italiana di Jim entra nel campo di basket di Jim Carroll (minimum fax, 2012). Insieme a Daniele Marotta è autrice del graphic novel Superzelda. La vita disegnata di Zelda Fitzgerald (minimum fax, 2011), pubblicato anche in Spagna, Sudamerica, Stati Uniti, Canada e Francia.
La cosa bella, di questa classifica e di questo gioco, è che ci sono libri di tutte le epoche. Ogni epoca un’avventura e una sfida degne di essere affrontate.
grandissima lista!
godibilissimi libri!
felicità! e viva la vita!
Raccolgo il suggerimento, 🙂 chiuderò gli occhi, punterò il dito sulla lista e leggerò il libro che il mio dito avrà scelto.
Non c’è Beckett. Il che è già grave di suo, tanto più che è stato ristampato di recente (prima era fuori catalogo da un bel po’), ma non in maniera integrale. Sono sicuro che quantomeno L’innominabile sia ancora irreperibile, se non in biblioteca o in lingua originale ovviamente.
il bello di questa lista non sta solo nei tanti suggerimenti di lettura.
a me fa venire tantissima voglia di conoscere le persone che hanno indicato Martin Eden e Hotel New Hampshire, che sono due dei miei libri preferiti. e proprio perché già indicati, posso finalmente lasciare qui il mio #onebook: “Il libro di Ebenezer Le Page”, G.B. Edwards (e ingenuamente/stupidamente spero piaccia a quegli amici potenziali che hanno amato London e Irving).
Alcuni mesi fa ci sono rimasta malissimo a scoprire che l’Enaudi non pubblica più le Poesie di Svendborg di Brecht. L’unico modo per leggerle è comprare la raccolta completa delle sue poesie (che mi sembra siano due volumi ognuno dal costo di circa 80 euro) oppure leggerne qualcuna (ma ne mancano parecchie delle più belle) nell’antologia “Poesie”…
A me è capitato di cercare un libro del 2011 (!) di Philip Roth, «Ho sempre voluto che ammiraste il mio digiuno» ovvero, guardando Kafka”. non c’è in nessuna libreria feltrinelli di roma. c’è solo in e-book, e a me piace troppo la carta.
…grazie Tiziana!
Questo articolo di Tiziana Lo Porto è commovente.
Commuove tutto questo suo amore – quasi “fisico”, direi – per i libri.
Questo preoccuparsi per loro, come ci si potrebbe preoccupare per dei figli.
Molti libri di questa lista mi sono sconosciuti. Ora un pò meno.
Li vedo girare il mondo – in un via vai di pagine – magari con una lettera scritta a mano tra le righe.
Vien da seguirli.
E credo che comincerò col cercare Marivaux.
Il mio è uno di quelli “di m.”.
Ne sono sicuro per autostima.
In ogni caso sono felice di aver partecipato alla sperimentazione umana e anche di aver letto qualche opera di quelle in classifica, non solo quella segnalata da me.
Poteva andarmi peggio.
Grazie Tiziana.-
Ben detto Zelda! Infatti il libro che ho scelto è fuori produzione da anni e per averlo ho dovuto accontentarmi di una copia del ’76 trovata ai mercatini dell’usato. Un omicidio narrativo, praticamente.
Di Tiziana più che l’amore per i libri commuove la grazia e la gentilezza della scrittura.
E’ curioso tuttavia che su centinaia di preferenze nessuno abbia nominato “Il grande Meulnes” di Alain Fournier, romanzo che ha ispirato più di un sopravvalutato epigono.
La verità è che è sparito anche lui.
che belli questi commenti! grazie 🙂
Corrige: Meulnes=Meaulnes
In realtà si trova, spedizione in 24 ore. Il fatto è che feltrinelli è morta:
http://www.ibs.it/code/9788831714426/marivaux-pierre-de-zzz99/trionfo-dell-amore-testo-francese.html
Ferito a morte, Raffaele La Capria
è morta anche l’einaudi. un libro di uno scrittore molto noto, di tre anni fa, che già non si trova più…
è vero, ibs ha anche roth. ritiro le accuse a einaudi e confermo, marco, che feltrinelli è morta.
complimenti a tiziana, comunque.
Ne aggiungo uno, che dovrebbe esserci nella mia lista di libri da salvare:
L’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.
si potrebbe dire che senza non avrei scoperto tanta letteratura e nemmeno Fabrizio De Andrè o Fernanda Pivano.
e la mia adolescenza sarebbe stata parecchio diversa.
Mi piange il cuore, mi manca Kerouac…. però la gente legge e non potrei essere più felice.
Grazie, Tiziana. Per l’idea, per i tanti suggerimenti di lwttura e per l’amore per i libri che traspare nell’articolo. Sapendo di essere fuori tempo massimo, dico anche il mio libro preferito: “natura morta con picchio” di Tom Robbins.
Complimenti per l’articolo, ed in fondo sì, anche per la lista; pur in ritardo, aggiungerei -mi pare non ci sia- I beati anni del castigo di Fleur Jaeggy.
Quanti bei titoli, meglio dei 100 libri che devi leggere prima di morire o di tutte le liste fatte in quel modo. È accogliendo il consiglio di continuare a proporre titoli: il mio è Principianti di Raymond Carver.
Ho segnato su un foglietto 4 libri che leggeró 🙂 Grande idea!
La vie de marianne, su amazon. Download gratuito
Ciao!
Veramente grazie alla rete tutti questi libri saranno sempre più accessibili e sempre più gratuiti (legalmente). Tipo la vie di Marianne:
http://www.amazon.it/vie-Marianne-Marivaux-ebook/dp/B005R5DZ4G/ref=sr_1_1?s=english-books&ie=UTF8&qid=1390313358&sr=1-1&keywords=marivaux+la+vie+de+marianne
In francese… 🙁
figuriamoci…ieri in rete ho trovato un sito con tutti i racconti di kafka. il problema è che non posso rinunciare alla carta per kobo, e feltrinelli sta puntando sull’e-book.
il mio libro è Auto da fé di Elias Canetti
beh diciamo che mi manca in questa lista quello che avevo messo io e che ripropongo come oceano mare di baricco, la divina commedia dante, wilde il fantasma di canterville, poi ho trovato i miserabili, la trilogia calvino, odissea, il richiamo della foresta, il maestro e margherita, il profumo, l’amante di lady chatterley. complimenti a tiziana e al suo articolo. poetico e infonde speranza.
io decido di stampare la lista e d’ora in poi, non andare “alla cieca” in libreria o leggere le recensioni dei nuovi usciti..ma leggerli tutti!!iniziando dal più quotato 🙂
Horcynus Orca, di S.D’Arrigo, che anche quello è un libro che non esiste più…
sono uno studente di illustrazione e vi cito cosa hanno detto a fabian negrin , illustratore affermato , alla sua proposta dei romanzi di salgari illustrati ” no grazie, i libri di salgari non vendono.”
Tutti i bambini tranne uno, di Philippe Forest
Per Jacopo che cerca il libro di Roth, volevo dirti che lo trovi tranquillamente su ebay!
grazie, flo. si trova anche su ibs e forse anche nella libreria ibs.
flo, tu l’hai letto?
Chi cazzo è Marivaux?
“Marivaux lo leggi e non lo bruceresti mai”
Frase top/stronza del millennio
Sto pezzo meriterebbe un trattamento per l’autrice tipo la recensione a Henry Pioggia di sangue in “Caro diario”
Bellissimo!
Io penso che bisogna partire da 2 considerazioni. La prima è che non è un caso che l’ispirazione per questo post venga dalla visione di un film francese e non di un film italiano: “La vita di Adele di Abdellatif Kechiche” e dal fatto che vi si vede la protagonista che legge un classico del ‘700: “La vie de Marianne” di Marivaux. Più in generale i francesi rimangono molto legati ai loro classici: lo dimostra anche il film francese “Molière in bicicletta” (che in originale si chiamava “Alceste à bicyclette” semza altra specificazione perché tutti sanno che Alceste è il nome del protagonista del Misantropo di Molière). In Italia non si vede un simile attaccamento ai classici del passato e tanto meno nella maggioranza degli adolescenti. Per questo vedere scene simili in un film italiano sarebbe molto difficile e forse le percepiremmo come una cosa singolare. In Francia invece la lettura di un classico da parte di un adolescente è una cosa normale, anche perché in Francia non esiste il problema della sparizione dal commercio dei romanzi del ‘700 o dell’800. Vale a dire: è un problema soprattutto italiano, che è l’effetto congiunto di varie cose messe insieme: il fatto che la scuola non riesca in molti casi (a volte però sì) a trasmettere la passione per i classici. Risultato: il pubblico giovanile legge Volo, e non i classici. Poi in Italia la sparizione dei classici è dovuta anche alle scelte degli editori. Da una ricerca sul catalogo nazionale SBN sembra che il romanzo La vita di Marianna sia stato tradotto solo una volta nel 1951 nella vecchia BUR, quando era fatta di volumetti grigi. Non solo non sembra essere stato mai più ristampato ma neppure ritradotta da altri editori. Nella produzione ditoriale italiana e nelle librerie italiane c’è quindi un problema di bibliodiversità: di estinzione dei classici e appiattimento culturale e temporale. I libri hanno una vita sempre più effimera anche perché gli editori non ristampano. La conseguenza è quella di librerie poverissime di classici. Ma non solo le librerie, perché poi tante cose non si trovano neppure tramite le librerie online. Soluzioni per ritrovare il rapporto con i classici: 1) cercare nelle librerie online dell’usato e quando neppure lì si trova provare su eBay dove spesso si trovano moltissime cose, anche se certo non tutto quello che si vorrebbe; 2) leggere le opere straniere nella lingua originale: non solo per la qualità letteraria, ma anche perché è molto facile trovare i classici in varie edizioni. All’estero l’editoria, e quindi le librerie, non mostrano, perlomeno non in maniera così pronunciata come in Italia, il fenomeno dell’appiattimento culturale. I classici si trovano in quantità.
Ulteriore ottimo motivo per evitare le Feltrinelli.
Non ho trovato il mio libro preferito nella lista, è stata una bella sorpresa trovarlo nei commenti!
“Il grande Meaulnes” di Alain Fournier
Pierfranco, hai ragione.
Jacopo confesso che non l’ho letto, anche se amo profondamente Roth e ho letto quasi tutto quel che ha pubblicato in Italia. Però lo farò, anche solo per completezza, nonostante mi abbiano detto non essere un suo testo fondamentale. Anche tu appassionato di Roth?
per flo.
non sono un grande appassionato di roth, cerco il libro per un amico appassionato di kafka.
non so se è stato nominato..e non è un romanzo.. non è nemmeno il “mio libro” preferito. ma è la raccolta di racconti che più mi ha lasciato il segno nel tempo, “Storie di una dolce terra”. E “Momenti di essere” di Virginia Woolf. Ce ne sarebbero molti altri, tra cui forse, il libro a me più caro, i diari di Sylvia Plath. Come si fa a a sceglierne uno?
Beh.. uno è poco, ma se si comincia una lista non si finisce più..
direi La morte della Pizia, di Durrenmatt .. che magari è considerato “complicato” e invece ti cattura e ti fagocita e lo puoi rileggere mille volte…
Artemisia, di Anna Banti
e L’infinito numero di Vassalli
sarebbe poi bello che fosse più diffuso in Italia Tom Robbins, soprattutto “Profumo di Jitterbug”
…
Nessuno di questi è considerato un classico, ma è un vero peccato, possono dire molto più di tanti altri libri e possono, a mio avviso, essere utilizzati anche come letture scolastiche, magari alle superiori, il che li rende libri importanti, secondo me.
E’ vero, e il fenomeno è preoccupante. Gli editori di oggi sembrano sempre più presenzialisti e molti classici vengono trascurati o dimenticati. Bisognerebbe fare qualcosa. Per esempio: perché il ministero della pubblica istruzione non da un contributo per la ristampa di classici in via d’estinzione facendo poi dono di una copia alle biblioteche scolastiche e comunali che ne facciano richiesta?
Cercherò Miravaux e diffonderò il verbo….i libri sono la mia vita ed io non sarei la stessa senza tutti i libri che ho letto
Per Gustavo Micheletti: pare che il problema per le case editrici non siano tanto i costi di ristampa ma i costi generali di magazzino che inducono le case editrici a fare calcoli oculati su quello che secondo loro conviene tenere sempre disponibile e quello che non converrebbe tenere. Questo per lo meno è quello che ho saputo da una libreria Einaudi quando ho chiesto in merito, dato che Einaudi è tra gli editori che ha forse il più ricco catalogo di classici, italiani e tradotti, tra cui vari titoli di grande valore letterario che non sono più in commercio da tempo. Un esempio solo tra tanti: la traduzione fatta da Agostino Villa dei racconti di Cechov (non tutti perché il numero è enorme, ma un buon numero dei più celebri): questa traduzione, probabilmente la più bella traduzione italiana di racconti di Cechov, appena un poco desueta ma molto bella da leggere, è stata stampata per l’ultima volta da Einaudi negli anni ’70 nella collana Gli Struzzi in 5 volumi. Da allora non è più in commercio. Nel Natale scorso l’editore ISBN ha pubblicato una nuova edizione di una traduzione di Agostino Villa dell’opera di Tolstoj “I quattro libri di lettura”. Adelphi ha fatto una operazione di recupero per Landolfi (tutto, compreso le traduzioni magnifiche da Gogol). Chissà se c’è qualcuno o lo stesso Isbn che vuole continuare su questa strada e ripubblicare le traduzioni di Agostino Villa di tutti i racconti di Cechov? Chi vorrà/potrà farlo avrà in catalogo traduzioni molto superiori a quelle che circolano nei tascabili, come per es. BUR che ripubblica traduzioni di Alfredo Polledro molto datate. Si è parlato tanto dei racconti di Cechov nel caso di Munro, ma non si può dire che in Italia oggi l’offerta editoriale della produzione di racconti di questo autore sia al livello che dovrebbe avere.
tutti, con i titoli preferiti sto cercando di mettere su una biblioteca virtuale, che sta venendo più un’opera pop
la aggiornerò ogni giorno, che i libri son tantissimi e tutti insieme non ce la faccio
http://ilibriselvaggi.blogspot.it
se ogni tanto date un occhio troverete dei libri, link, copertine, citazioni in più
e se volete contribuire mandando contenuti di ogni sorta (appunto: copertine, citazioni, video, disegni, quel che vi pare) ho creato un apposito indirizzo email che è ilibriselvaggi@gmail.com
oppure li postate direttamente sul blog, nei commenti
ciao
…”L’ho chiesto su Facebook e su Twitter, perché non è sempre vero che i social network siano postacci. I social network certe volte sono postacci, altre volte sono bei posti pieni di gente che legge, e che legge bei libri.”..
Vero, c’è, a tal proposito, Anobii, social network di lettori nato precedentemente rispetto ai due citati..
Potenza del Web: lascio sul comodino il libro iniziato di Brancati (altro scomparso), non posso fare a meno di iniziare Il villan rifatto di Marivaux
🙂 ben fatto
“quando esce un libro nuovo, leggine uno vecchio”.
arno schmidt
questo forse può interessare
http://tysm.org/?p=10576
L’isola di Arturo
Il sito http://ilibriselvaggi.blogspot.it è come un Pinterest dei libri. Ma perché questi libri sarebbero “selvaggi”? A me questa discussione fa pensare semmai a quello che alcuni definiscono il “comfort book”: quello che rileggeresti tante volte, da cui non ti separeresti, per cui senti un legame affettivo, insomma, un libro che è una specie di coperta di Linus. Aggiungo: “La storia di Genji”, di Murasaki Shikibu, nella traduzione italiana (dal giapponese antico) di Maria Teresa Orsi (Torino: Einaudi, 2012): http://www.einaudi.it/libri/libro/murasaki-shikibu/la-storia-di-genji/978880614690
Varie immagini a: http://genjimonogatari.wordpress.com/2012/05/07/prime-impressioni-sul-volume-la-storia-di-genji-curato-dalla-prof-m-t-orsi/
Lascio qui Possessione, di Antonia Byatt, molto amato insieme a molti altri. Diciamo che è il primo “amore” che mi viene in mente.
Solo a leggere la lista pubblicata, nome del libro e nome dell’autore, ho provato momenti di vera nostalgia, il sentimento che a volte si prova rivedendo le foto dei vecchi amori di cui non si è più saputo nulla.
Andando, porto con me Il trionfo dell’amore che non ho mai letto. E non posso più non leggerlo. Devo.
pierfranco, c’hai ragione anche tu, però spesso per quanto letti e riletti e belli oltre ogni bellezza sono libri scomparsi dalle librerie, e nonostante questo sopravvivono, per questo sono selvaggi, che poi il selvaggi del titolo era un omaggio ai detective di bolano, tutto qui
Bellissima iniziativa. Non ho fatto in tempo a scrivere su Twitter il mio preferito. Ce ne sarebbero diversi così mi sono messa a pensarci, a ricordare il perché e non ho più contribuito. Malgrado il titolo “scamuffo” ha vinto Il ragazzo giusto di Vikram Seth, un’India per me inedita e meravigliosa.
Riguardo ad anobii devo però segnalare che da mesi mi dà problemi di accesso e spesso ci sono stati questi problemi. Twitter e FB, sono più efficienti, niente da fare.
Grazie ancora per l’iniziativa.
Capito Tiziana. Però, rilancio, allora non dovrebbero trovare posto sulla bacheca solo casi di libri amatissimi ma scomparsi? Così il detective un po’ c’entrerebbe. Libri amati e introvabili. È più suggestivo, più intrigante dei libri solo amati ma che è facilissimo trovare. Anche perché l’amato ma introvabile stuzzica di più la curiosità degli altri. Una lista dei veri introvabili potrebbe servire anche agli editori. Poi qualcuno potrebbe avvistarli su una bancarella, o a casa propria o nella libreria di un parente o amico, e allora potrebbe lanciare il messaggio: libro introvabile avvistato a… A quel punto sarebbe bello aggiornare la bacheca online con la geolocalizzazione del libro avvistato per ritrovarlo su una cartina. Però allora nella bacheca http://ilibriselvaggi.blogspot.it/ non dovrebbero esserci Don Chisciotte, Cime tempestose, ecc. ma solo gli autentici introvabili.
Una cosa simile la fa la trasmissione di RadioTRE Farenheit nella rubrica Caccia al libro http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/caccia.cfm con cui vorrebbe mettere in contatto chi cerca e chi ce l’ha ed è disposto a offrirlo (regalarlo). Quelli di Farenheit hanno anche messo sul loro spazio web un listone dei libri introvabili segnalati dagli ascoltatori: http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/puntate.cfm?Q_TIP_ID=230. Però una bacheca stile Pinterest sarebbe molto più bella del semplice listone di Farenheit. In più ci sarebbe spazio per linkarlgi la spiegazione del perché è così amato.
…Ma grazie ad Anobii (a cui accedo tranquillamente), ed al nostro gruppo romano (Maddecheaoh) ci si vede da 7 anni regolarmente ogni mese per leggere e discutere insieme spesso di libri dimenticati e fuori catalogo, non confinando all’etereo e incorporeo mondo virtuale il nostro bisogno di socializzare..
scrittura collettiva?
http://tysm.org/?p=10587
Per Pierfranco: capisco il problema dei costi di magazzino. Ma com’è possibile che un editore come Einaudi o come Feltrinelli non riescano a stivare nei loro magazzini quelle mille copie di riserva che potrebbero essere ai magazzini destinate su una ristampa di 200 copie? E come si regolano con tante pubblicazioni di dubbio gusto per un numero di copie ben maggiore? Io ho l’impressione che sia in realtà una questione di linee editoriali e di politiche culturali…
Un saluto.
Gustavo
Ops… ho scritto 200… ma era chiaramente 2000…
Gustavo: la spiegazione potrebbe essere, anzi probabilmente è, duplice: linee editoriali e costi. Il punto è che non conosco nessuna fonte che spieghi il funzionamento di queste cose e che risponda alla grande domanda che viene spontanea da quando esiste un mezzo chiamato Amazon che offre una fonte di informazione rapida su quanto esiste in commercio nel mondo: perché è molto raro nel caso di testi angloamericani trovare casi di edizioni esaurite e non più reperibili, mentre nel caso italiano è una esperienza continua, che riguarda un numero molto elevato di testi, e mi riferisco anche solo a testi degli ultimi 20/25 anni. Esiste una disparità molto elevata tra la durata di una edizione americana e di una edizione italiana e questa disparità pone il lettore italiano in grande svantaggio, anche perché il gap aumenta costantemente. Capire come stanno le cose e chiedere correttivi è fondamentale se si vuole poter scegliere cosa leggere piuttosto che ridursi a scegliere solo tra ciò che è disponibile: una quota di titoli che è solo apparentemente elevata a motivo della immissione sul mercato di 60.000 nuovi titoli all’anno. In realtà questi titoli hanno ognuno una durata sempre più effimera, salvo poche eccezioni. Per fortuna esistono il mercato dell’usato e le biblioteche garantiscono la disponibilità e quindi la durata delle edizioni, e così garantiscono la bibliodiversità, che invece le librerie faranno sempre più fatica a garantire.
anche io, dopo aver visto l vita di adele sono corsa alla feltrinelli di bari x acquistare la vita di marianna. È sono rimasta sconcertata quando mi sono sentita dire che il libro non è stato tradotto in italiano. Penso che la letteratura sia storia e come tale tutti hanno il diritto di conoscerla. Ho trovato comunque una sua opera teatrale: il gioco dell’amore e del caso, le false confidenze e L’ho subito comprato.
In realtà la “Vie de Marianne” è stato tradotto 2 volte in italiano. La prima volta subito: stampato a Venezia negli anni 1746-1748 (era uscito in Francia negli anni 1731-1742). La seconda traduzione, moderna, è uscita nel 1951 in due volumetti della BUR di Rizzoli che anche se non sono più in commercio sono reperibili in più di 100 biblioteche sparse in tutta Italia. Basta recarsi in una biblioteca vicina e se non è tra quelle che non lo possiedono lo si fa arrivare tramite il servizio di prestito interbibliotecario. Qui il link al catalogo nazionale che dice quali biblioteche lo possiedono e quali lo spediscono in prestito interbibliotecario: http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=IT\ICCU\BIA002664 E qui il link alla descrizione della prima traduzione settecentesca: http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=IT\ICCU\VEAE35084
Non mi pare di averlo trovato nella lista… L’uomo che ride (di Victor Hugo), che personalmente se la gioca con L’Idiota di Dostoevskij per il titolo romanzo più bello di tutti i tempi. La cosa buffa è che entrambi sono stati pubblicati nel 1869.
Ok l’ho letto. Bellissimo. E ora???
Bisognava dirlo subito che è un romanzo incompiuto!!!
Vi prego aprite un sondaggio tra chi ha letto “La vie de Marianne” e
elaboriamo una fine convincente, perché ci sono rimasta troppo male…
Mi pare che manchi il grande Will. William Shakespeare voglio dire. O è una lista di soli romanzi?
A scuola non si leggono i classici stranieri appunto perché sono stranieri. L’ insegnante di letteratura italiana fa leggere libri di letteratura italiana Ed è bene che sia così. Una volta ho litigato di brutto con la collega di italiano ( io insegno inglese) perché aveva fatto infarcito gli studenti di stupidaggini assurde su Shakespeare. Se sei laureato in lettere italiane insegna la letteratura italiana e lascia quella di altre lingue a chi si è laureato in quella letteratura specifica.
La scuola poi non può fare tutto.Ho sempre notato che i ragazzi che leggono sono quelli i cui genitori leggono. Anch’io ho sempre amato leggere perché i miei genitori ( diploma di quinta elementare) leggevano e compravano libri a me e alle mie sorelle.
La scuola può fare anche disastri: io ho odiato Marcovaldo
di Calvino letto in seconda media e non ho mai più letto Calvino in vita mia….
Buona lettura a tutti