«Sono nata, ormai, da così tanto tempo che ho avuto modo di abituarmici». Su Giorno di vacanza di Inès Cagnati

di Andrea Salvatore L’abisso affacciato sul nulla temporaneo che perimetra un giorno di vacanza è, salvo casi molto più fausti o molto più infelici della media condizione umana, esperienza solidalmente condivisa, foss’anche in un’unica occasione. In situazioni di particolare sadismo, vai a sapere se o fino a che punto involontario, la vittima può arrivare a […]

Che notte buia che c’è. Su Gentiluomo in mare di H. C. Lewis

di Andrea Salvatore Gli uomini, gli esseri umani, cadono. Cadono talvolta anche in acqua (perlopiù a largo), è vero – e la distinzione del campionario della letteratura mondiale, da Giona a Paolo Conte, sta lì a rimarcare la specificità di questa più circoscritta casistica, alla quale del resto appartiene anche il libretto che qui si […]

Cronache pannocchiesche, più qualcos’altro

di Andrea Salvatore Nelle stanze della storia della letteratura, non infrequentemente capita di imbattersi in affreschi di gigantomachie minori, perlopiù sbalzati corrivamente con tratti di lustrata miserabilità, e tuttavia a loro modo rappresentativi. In uno di questi, un articolato cartiglio di mano nabokoviana, leggibile solo in parte, corre lungo la parete che richiama l’ultimo secolo, […]

Mašen’ka o dell’istante

di Andrea Salvatore È noto il fremente e divertito anatema con cui Nabokov ha inteso liquidare divinità e adepti della psicanalisi: “Se gli ingenui e il volgo continuano a credere che tutti i malanni mentali si possano guarire con un’applicazione quotidiana di vecchi miti greci alle parti intime, facciano pure. La cosa non mi tocca” […]

“Cos’è lo stato di eccezione”, un estratto

Pubblichiamo un estratto dal libro di Mariano Croce e Andrea Salvatore Cos’è lo stato di eccezione, in uscita per Nottetempo. Ringraziamo editore e autori. Nel tardo Impero Romano, “la violenza giudiziaria era normale – meglio, meritata (in effetti, persino i testimoni venivano solitamente torturati, a meno che non appartenessero all’élite); e il ricco la passava […]