Intervista a Eraldo Affinati

Da Veglia d’armi al recente Berlin, l’opera di Eraldo Affinati mostra una compattezza e una coerenza che ne fanno, piuttosto che una collezione di libri indipendenti, un campo di ricerca poetica, etica e politica in continuo movimento. Invece di fermarmi sulle soste obbligate, sui tagli che il momento della pubblicazione rappresenta all’interno della continuità di questo già lungo percorso letterario, nella mia intervista ho preferito osservare il disegno complessivo. Quello che mi è parso più interessante, nel lavoro di Affinati, è il modo in cui esigenze e pulsioni apparentemente contraddittorie si affrontano, confliggono e agitano una scrittura tra le più originali e stimolanti della nostra attuale scena letteraria. Il tema del meticciato, dell’ibridazione, dell’intersezione dei modi e delle misure antropologiche, culturali e stilistiche, è forse il tratto più caratteristico di una visione che dal piano delle forme letterarie si riflette in una viva volontà di scommettere, nonostante tutto e senza rinunciare a sciogliere i grovigli più inquietanti, sul futuro del mondo e della globalizzazione. La vocazione pedagogica di Affinati, la sua esperienza d’insegnamento alla Città dei ragazzi e alla scuola Penny Wirton, da lui recentemente fondata nella capitale, riassume e rilancia la «promessa di felicità» che riconosciamo nei suoi libri. Forse per questo, oltre che per la ancora recente pubblicazione del romanzo, La città dei ragazzi è il libro al quale nell’intervista lo scrittore si rivolge con più frequenza, premura e fiducia. Non soltanto è uno dei suoi libri migliori, è anche quello dove «le ragioni del ritorno» si presentano con più chiarezza, più calore e con la fermezza che soltanto la coscienza di un’esperienza assolutamente necessaria può donare alla parola scritta.

L’immigrazione e le sue retoriche: intervista ad Alessandro Dal Lago

La redazione di minimum fax intervista Alessandro Dal Lago, per anni professore e rettore all’Università di Genova ed esperto sociologo impegnato nella ricerca sulle migrazioni internazionali e sul conflitto nella metropoli. Poiché ieri è stato approvato in via definitiva dal Senato il pacchetto sicurezza, che introduce nel nostro paese il reato di clandestinità (oltre a […]